Ghost Iris – Blind World

Il 10/03/2017, di Dario Cattaneo.

Titolo Album: Blind World

Durata: 42 min.

Etichetta: SPV

Distributore: Audioglobe

Belli senz’anima. Questo ci viene da dire ascoltando ‘Blind World’, secondo album dei Ghost Iris, ‘la band più sentita in streaming tra le band danesi’, come ci dicono le note promozionali. Il motivo di tanto successo mediatico ci sarà, e possiamo individuarlo nell’assoluta perfezione tecnica di questi quattro ragazzi. Djent allo stato dell’arte, insomma, dalle poliritmie perfette, caratterizzato da performance perfette, con una produzione perfetta. Ma, in tutto questo, il fattore personalità dov’è? Beh, era facile indovinarlo, è proprio su questo fattore che casca il proverbiale asino del detto popolare. La personalità è proprio quello che manca a questi solchi, che risultano ben fatti, ma tutti – senza eccezione – ricordano fin troppo band o anche singoli brani che abbiamo già sentito. Possiamo definire ‘Blind World’ come un misto delle melodie dei Periphery, della strumentalità dei Veil Of Maya e delle sonorità di Tesseract o Protest The Hero, e il tutto, diciamo, senza impastare niente. I vari ingredienti sopracitati non sono amalgamati,non cambiano gusto… sono semplicemente messi insieme, mantenendo la loro granularità, e presentati così all’utente. Il risultato, l’avete capito, è una macedonia molto buona, il cui sapore dipende però dal boccone che si ha trai denti… e, almeno per noi, se vogliamo sentire i Periphery, o i Tesseract, ancora preferiamo rivolgerci alle band originali. Peccato, perchè sono molto bravi, e il disco in macchina non ci dispiace per nulla, ma per emergere in un panorama che si sta facendo affollato come quello del djent, ci vuole ben altro che perizia strumentale e minuziosità in studio.

Tracklist

01. Gods of Neglect
02. Save Yourself
03. The Flower of Life
04. Pinnacle
05. No Way Out
06. Blind World
07. Time Will Tell
08. The Silhouette
09. After the Sun Sets
10. Detached

Lineup

Nicklas: guitars, bass
Peter: guitars, bass
Jesper: vocals
Sebastian: drums