Haken – Visions
Il 22/02/2017, di Andrea Schwarz.
Gruppo: Haken
Titolo Album: Visions
Genere: Progressive Metal, Progressive Rock
Durata: 72 min.
Etichetta: Inside Out
Distributore: Audioglobe
Sull’onda dei buonissimi (e meritati) positivi riscontri ricevuti con la pubblicazione del recente ‘Affinity’, gli Haken rispolverano i primi due album pubblicandoli in versione doppio cd e vinile. Già, il vinile…quel supporto che può rendere ancora migliore e magico il sound di questa band proveniente dalla terra d’Albione. Come per il precedente ‘Acquarius’, anche ‘Visions’ si presenta rinvigorito dalla sapiente mano di Jens Bogren, nuovamente ‘in formato’ concept album ‘Visions’ riprende il filo da dove ci si era lasciati con il precedente debut album. Mentre ‘Acquarius’ è un platter dove la band mette maggiormente in evidenza le proprie doti tecnico compositive, ‘Visions’ si presenta come disco più dark e complesso ma non dal lato puramente tecnico. Il sound è sempre personale ed eclettico ma qui i sei musicisti coinvolti tendono a concentrarsi sul loro essere band e sulla melodia tralasciando piccoli dettagli che forse rivestono maggiore importanza nel momento in cui si lavora al proprio debutto anche se il sound ed il songwriting rimangono sempre imprevedibili ed aperti a nuovi orizzonti: il significato basico di progressive, loro lo incarnano alla perfezione. Questo non vuol dire che in ‘Visions’ gli Haken non pensino all’esecuzione tecnico-strumentale poichè l’album ha al suo interno moltissime parti strumentali e soliste ma queste sono organiche più che mai all’interno dei brani stessi. Forse l’esempio più lampante di tutto ciò è presente fin dal secondo pezzo in scaletta, ‘Nocturnal Conspiracy’: ci sono momenti in cui il suono si fa superbamente heavy mentre un attimo dopo questo si fa mellifluo grazie a partiture di chitarra che esaltano la stupenda voce di Ross Jennings, quasi quattordici minuti di puntellature armoniche e strumentali che trovano pochi eguali e che non annoiano mai, una canzone che scorre in maniera così fluida da non accorgersi del suo alto minutaggio. ‘The Mind’s Eye’ è un brano molto diretto e dalle forti tinte melodiche, ‘Portrait’ è invece un interessante pezzo interamente strumentale che ci porta per mano ad ascoltare la successiva ‘Shapeshifter’, canzone complessa ed abbastanza lunga, affascinante nella sua maestosità dosando alcuni gustosi momenti elettronici ad altri dal retrogusto circense. Ultima menzione per la title track, ventidue minuti di modern prog dove tutto è perfetto, le melodie sono assolutamente mozzafiato e la coesione di questi sei musicisti è assolutamente di primo livello. Come per il precedente album di debutto, anche quest’ultimo si presenta rimasterizzato da quel mago della console che è Jens Bogren a rendere pienamente omaggio ad un disco favoloso, già manifesto di un gruppo talentuoso come non mai che in dieci anni di carriera ha saputo sfornare quattro dischi che trasudano passione, eclettismo e talento come poche volte capita di assistere. ‘Visions’ è uscito ormai sei anni fa ma l’età è un dettaglio, non sfigura affatto di fronte a quell’autentico capolavoro che è ‘Affinity’….da avere, assolutamente.
Tracklist
01. Premonition
02. Nocturnal Conspiracy
03. Insomnia
04. The Mind’s Eye
05. Portals
06. Shapeshifter
07. Deathless
08. Visions
09. Visions (Instrumental Version)
Lineup
Ross Jennings: vocals
Richard Henshall: guitars, keyboards, backing vocals
Raymond Hearne: drums, backing vocals, tuba
Charles Griffiths: guitars, backing vocals
Diego Tejeida: keyboards, backing vocals
Conner Green: bass guitar, backing vocals