Enepsigos – Plague Of Plagues

Il 20/02/2017, di .

Gruppo: Enepsigos

Titolo Album: Plague Of Plagues

Genere:

Durata: 58 min.

Etichetta: Drakkar Productions

76

A guardare a prima vista questo disco degli Enepsigos, mi è balzato alla mente quel passo dove Giovanni della Croce, il presbitero spagnolo, parlava dell’amore e della piaga che affligge l’uomo.

Oh, deliziosa piaga!

Piaga dunque più gradita, quanto più elevato e sublime è il fuoco d’odio che l’ha prodotta. Iniziamo con una blasfemia letteraria, dunque, cambiando le parole di un beato della Chiesa e scambiando il termine amore con odio, il medesimo odio, presente in quantità enormi e qualità solforiche in ‘Plague Of Plagues’, opera prima dei norvegesi Enepsigos.

Il gruppo è stato fondato nel 2015, per volontà di personaggi noti all’interno della scena black metal: Doedsvangr (in questo progetto col nome di V.I.T.H.R.), già cantante degli interessanti Nordjevel, autori lo scorso anno del pregevole album autointitolato, Straff (ex-membro dei Sarkom) e Thorns, drummer iperattivo e orgoglio italico (Blut aus Nord, Frostmoon Eclipse, Moloch). Una band possente e da rispettare sulla carta, che non si accontenta del nobile retaggio e sforna un debut putridamente sublime, seguendo i dettami del black più stoico, tanto da proporsi con quella blasonata e caustica, talvolta abusata, definizione, ovvero True Norwegian Black Metal. Questa descrizione, specialmente se assegnata in autonomia, può far paura e spingere gli ascoltatori e rifiutare la proposta quanto l’acqua santa e il crocifisso. Per gli Enepsigos questo non vale, il disco fila via liscio, come la vita che fluisce da un corpo esanime. Il sound è soffocante, irrefrenabile, nel segno della tradizione.

Dalla maestosa title-track, aperta da un coro sommesso che fa da incipit alla furia caprina, alle diverse tracce, la maggior parte delle quali si snodano e superano i sette minuti, eccetto la seconda ‘Råtne Engler’, cui solo il titolo può far capire la marcia natura della traccia. Scegliete voi, accoliti, a chi equiparare gli Enepsigos, meglio non far nomi, ma la memoria norvegese è con cura conservata nei pezzi da loro plasmati. Tra i pezzi da non perdere ‘Massedrapssalmer’, dal riffing e dalla cadenza sabbathiani, e la maligna ‘Ghoul’.

Oh, deliziosa piaga!

Tracklist

01. Plague of Plagues
02. Råtne Engler
03. Pagan Rites
04. The Cold Bones
05. Manifestvm
06. Massedrapssalmer
07. Ghoul
08. Askenatt

Lineup

Thorns: drums
Straff: guitars, bass
V.I.T.H.R.: vocals