Kreator – Gods Of Violence

Il 13/02/2017, di .

Gruppo: Kreator

Titolo Album: Gods Of Violence

Genere:

Durata: 52 min.

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

85

Ammettiamolo, facciamo del buon sano outing. Tanto fa fine e non impegna no? Personalmente non no ho mai amato alla follia i Kreator, ho amato ‘Pleasure To Kill’ e ‘Coma of Souls’ ma per il resto li ho persi nei meandri di una scena musicale in continua evoluzione mantenendo però un rispetto profondo per Mille Petrozza & Co. che hanno continuato imperterriti e con coerenza a sfornare dischi in oltre trent’anni di carriera. E quindi? Mi sono avvicinato a ‘Gods of Violence’ in punta di piedi, senza preconcetti e senza aspettarmi nulla se non un nuovo disco. Già il singolo, la title track ha rivelato qualche indizio di quello che è la loro nuova fatica: riff taglienti, drumming possente condito da un’insolita violenza sonora che riporta alla mente il thrash old school. Impressioni confermate nel successivo estratto ‘Satan Is Real’ in un’operazione di marketing ben riuscita: centellinare le informazioni e gli estratti video per creare quell’attesa nei fans per potersi finalmente ascoltare per intero tutto il disco. Ed a differenza di altre volte, questi due indizi hanno costituito una prova lampante di come ‘Gods Of Violence’ sia un album tellurico, suonato e concepito per deliziare i nostri padiglioni auricolari con il loro classico trademark attualizzato e reso godibile dalla produzione di Jens Bogren, uno che negli ultimi tempi sarebbe capace di far suonare ammaliante anche una campana stonata. Ed allora immergetevi nella violenza sonora di ‘Totalitarian Terror’, ‘Lion With Eagle Wings’ introdotto da un maligno carillon dove le chitarre di Sami Yli-Sirnio e Petrozza non lesinano intarsi finissimi ed allo stesso tempo rudi e taglienti, la lunga suite ‘Death Becomes My Light’: un intro semi acustico sfocia in un interessante up tempo dove le chitarre rappresentano un’epica cavalcata in un immaginario incontro tra il metal classico ed il thrash anni 80, anni in cui questo genere visse il suo massimo splendore facendo innamorare orde di fans in tutto il mondo, sottoscritto compreso.Nel complesso quindi possiamo tranquillamente affermare che ‘Gods of Violence’ sia un ottimo disco, un album che ci consegna un gruppo che non vuole dormire sugli allori e che guarda al futuro. Probabilmente, più di quanto non abbia potuto rappresentare il precedente ‘Phantom Antichrist’ questa nuova fatica sarà in grado di mettere d’accordo i vecchi fans con le nuove generazioni che per motivi anagrafici si sono avvicinati al combo tedesco solo ultimamente.

Tracklist

01. Apocalypticon
02. World War Now
03. Satan Is Real
04. Totalitarian Terror
05. Gods of Violence
06. Army of Storms
07. Hail to the Hordes
08. Lion with Eagle Wings
09. Fallen Brother
10. Side by Side
11. Death Becomes My Light

Lineup

Mille Petrozza: vocals, guitar
Sami Yli-Sirniö: guitar
Christian Giesler: bass
Ventor: drums