The Great Old Ones – EOD: A Tale of Dark Legacy
Il 05/02/2017, di Mara Cappelletto.
Gruppo: The Great Old Ones
Titolo Album: EOD: A Tale Of Dark Legacy
Genere: Black Metal
Durata: 44 min.
Etichetta: Season of Mist
Distributore: Audioglobe
Quante band hanno provato a far proprio il mondo di Lovecraft? Quante di loro sono riuscite a farlo e quante invece hanno fallito? The great old ones riescono ad attirarci nell’oscurità dell’abisso a ogni traccia di questo ‘EOD – A Tale of Dark Legacy’ che, sebbene non abbia mantenuto la semplicità e l’impatto immediato degli album precedenti, propone sonorità dilatate e si dirige verso territori più atmosferici e plumbei del black metal moderno, pur mantenendo saldo il legame con gli Immortal.
Il concept è una sorta di fan-fiction dove si ipotizza un sequel del romanzo ‘The shadow over Innsmouth’ del 1936 e, anche se il pericolo di cadere nel ridicolo quando si ha a che fare con le visioni di H.P.Lovecraft è dietro l’angolo, la storia regge, sostenuta da atmosfere e composizioni degne. Si può notare la continuità con i due lavori precedenti anche se EOD, forte di una produzione iper-compressa e curata, potrebbe sembrare che manchi di passione e di ferocia. Il massiccio utilizzo di tastiere, specialmente delle canzoni finali, dona enfasi e profondità a tutto il lavoro. Vorrei evitare di parlare di “atmosfera lovecraftiana” perché rischierei di dare l’idea infantile e poco accurata di un album basato su creature mostruose e inconoscibili. Ma di Lovecraft non sono solo capaci di trasporre in musica la tensione e l’atmosfera surreale, i The Great Old Ones sono infatti capace di tradurne la sensazione di impotenza, la paura opprimente e il disagio.
Tracklist
01. Searching For R. Olmstead (Introduction)
02. The Shadow Over Innsmouth
03. When The Stars Align
04. The Ritual
05. Wanderings
06. In Screams And Flames
07. Mare Infinitum
Lineup
Benjamin Guerry: guitars, vocals
Jeff Grimal: guitars, vocals
Xavier Godart: guitars
Sébastien Lalanne: bass
Léo Isnard: drums