Cauchemar – Chapelle Ardente
Il 31/10/2016, di Redazione.
Gruppo: Cauchemar
Titolo Album: Chapelle Ardente
Genere: Doom Metal, Pagan Metal, Progressive Rock
Durata: 40 min.
Etichetta: Nuclear War Now! Productions
I Cauchemar sono canadesi e praticano l’occult rock. Niente di più tipico in questo momento, n’est pas? Però attenzione! Tra una decina di anni, quando tutta questa epidemia di neo-paganesimo sarà solo un ricordo, sicuramente tra le dieci, dodici band che gli storici della musica citeranno, i Cauchemar ci saranno.
Quello che fanno ora è un misto di progressive e psichedelia rock anni 70, mescolati alle durezze asprigne del primo heavy metal britannico; più i Cirith Ungol e Blue Oyster Cult.
La cantante Annick Giroux è un personaggio molto attivo nell’underground di Montréal e nella cucina di casa sua. Il libro ‘Hellbent for Cooking: The Heavy Metal Cookbook’ è un successo sulle borchie in padella. Non siamo certi che l’autrice sia questa gran cuoca, ma nessuno le nega il pregio di aver messo in pratica un’idea geniale prima di tanti altri.
Come cantante non è granché e per dirla tutta può risultare sciatta e insopportabile se si è immuni alla sua magia. Ha una vocetta borbottosa che raramente si slancia in melodie incantatorie e in generale è piuttosto monotona e ordinaria. Questo però non significa che rappresenti il punto debole del Cauchemar sound; anzi, è l’opposto. Se la band ha uno stile riconoscibile, è tutto merito di questa ragazzona consapevole dei propri limiti e che colma le lacune tecniche e lo scarso carisma interpretativo con l’estro creativo di compositrice versatile (tra synth, tastiere e vocalizzi), la personalità forte, l’efficace gestazione del franzoso come idioma metal atipico ma senza dubbio vincente in un contesto paganoscuro.
Annick, inoltre, è capace di scrivere liriche (ammesso sia lei l’autrice) coinvolgenti e poetiche, paurose e suggestive su roba tipo antichi imperi avvolti in brume stregate; strade magiche dove avanzano conturbanti megere; zombie romantici e gloriose mani rinsecchite; misteriose case balneari piene di polvere d’incubo.
Il disco ‘Chapelle Ardente’ è senza dubbio il punto più alto dei Cauchemar. Stilisticamente siamo in mezzo a un pantano di doom, epic metal, psych rock e NWOBHM, ma impolpettato con più equilibrio e inventiva rispetto a ‘Tenebrario’. Alle sgroppate occult classiche e immancabili come ‘Necromancie’ o ‘Main de glorie’ si aggiungono poi composizioni più lunghe e atmosferiche (il capolavoro ‘La Nuit des âmes’), l’omaggio dark-blues Celiniano ‘Voyage au bout de la nuit’ (ma chissà se centri davvero qualcosa col romanzo?) e il picco gotico dominato dall’hammond funereo di ‘Étoile d’argent’, con dedica struggente allo scomparso Terry Jones, storico singer dei Pagan Altar.
Tracklist
01. Nécromancie
02. Sepolta viva
03. Funérailles célestes
04. Main de gloire
05. Voyage au bout de la nuit
06. La Vallée des rois
07. L’Oiseau de feu
08. Étoile d’argent
09. La Nuit des âmes
Lineup
François Patry: guitar
Andres Arango: bass
Xavier Berthiaume: drums