Korn – The Serenity Of Suffering
Il 20/10/2016, di Stefano Giorgianni.
Pensate, ventitre anni di storia… vi rendete conto? I Korn esistono da ventitre anni, pare ieri che Jonathan Davis&C. si presentavano agli addetti ai lavori con l’album intitolato, uscito nell’oramai lontano 1994. Allora si stava entrando nella rivoluzionaria era del Nu Metal, che ora è irrimediabilmente diventato l’Old-Nu Metal con i mostri sacri del genere che stanno ancora qui a resistere con la baionetta sguainata (salutiamo caldamente i System Of A Down e i loro tour da “The End” sabbathiano). Diversi lustri e undici dischi dopo i Korn ci riprovano con ‘The Serenity Of Suffering’ dopo l’arrancante (potete dissentire) ‘The Paradigm Shift’, e lo fanno tornando alla Roadrunner Records.
Ora non si cominci a dire “non sono più i Korn di ‘Life Is Peachy’, ‘Follow The Leader’, ‘Issues'” ecc., la band si è visibilmente evoluta, pur con dei saliscendi qualitativi non di poco conto, e questo ‘The Serenity Of Suffering’ non è di certo un’eccezione; abbiamo però un’eccezione in positivo, almeno sotto certi punti di vista. Certo, non era molto difficile fare un passo in avanti dopo il già menzionato ‘The Paradigm Shift’, disco abbastanza zoppicante (giuro, non lo scrivo più) e intonso (nel senso che ascoltato una volta lo si rimette al suo posto, come – fare finta di – leggere un libro di… meglio non fare nomi), però i cinque di Bakersfield ce l’hanno messa stavolta, creando dei pezzi niente male. Alcuni di questi li avete fra l’altro già sentiti, ‘Insane’, ‘Rotting In Vain’, ‘A Different World’ e ‘Take Me’, tutti buoni brani apripista dall’appeal non trascurabile e che strizzano comunque l’occhio alla rotazione radio (oculatezza korniana). Affrontando questi pezzi e gli altri di ‘The Serenity Of Suffering’ non aspettate di trovarvi grandi novità, qui dentro ci sono i Korn, quelli dell’ultimo periodo, quelli che conosciamo bene, quelli che alcuni amano e altri odiano, una band che si dimostra in ogni caso in forma smagliante. Del contenuto si può affermare che potenza e melodia sgorgano in egual misura, rendendo il full-length equilibrato e piacevole, svelando pian piano brani che sono delle vere e proprie sorprese come ‘Die Yet Another Night’, ‘When You’re Not There’ e ‘Next In Line’. Nota a margine è, dopo diversi ascolti, la mancanza di filler; tutte le canzoni, pur non assestandosi sullo stesso livello, risultano godibili e senza alcun dubbio in sede live, uno dei punti di forza dei Korn, si faranno rispettare al cospetto dei “vecchi” classici. ‘The Serenity Of Suffering’ non è paradigma di sofferenza, è invece il suo antonimo.
Tracklist
01. Insane
02. Rotting In Vain
o3. Black Is The Soul
04. The Hating
05. A Different World (feat. Corey Taylor)
06. Take Me
07. Everything Falls Apart
08. Die Yet Another Night
09. When You’re Not There
10. Next In Line
11. Please Come For Me
Lineup
Jonathan Davis: lead vocals
James “Munky” Shaffer: guitars
Reginald “Fieldy” Arvizu: bass
Brian “Head” Welch: guitars
Ray Luzier: drums, percussions