In Flames – Sounds From The Heart Of Gothenburg
Il 02/10/2016, di Stefano Pera.
Gruppo: In Flames
Titolo Album: Sounds From The Heart Of Gothenburg
Genere: Alternative Metal, Melodic Heavy Metal
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
Per festeggiare il deal con Nuclear Blast e a poca distanza dal nuovo album imminente , gli svedesi In Flames ne approfittano per un doppio live + DVD. Che dire? I live sono sempre una cosa strana. Sono istantanee sfocate di un momento, dovrebbero catturare a pieno l’energia delle esibizioni di una band, ma alla fine ci riescono sempre solo in parte. Vedere una band dal vivo è sempre e comunque un’altra cosa. Tutta la carica emozionale del concerto va persa e ci si ritrova invece fra le mani un prodotto che possiamo analizzare a freddo, soppesare in ogni più piccolo dettaglio e sezionare come un cadavere nelle mani di un patologo. La band svedese live è sempre una garanzia e non fa eccezione nemmeno questa volta. Come testimoniano le immagini video gli In Flames sono una band convicente e solida, con anni e anni di esperienza alle spalle e un vasto repertorio cui attingere. Però qualcosa non torna. La verità è che dei venti brani messi insieme per questo live alcuni sono proprio dei filler della loro carriera e non dei capisaldi (e ne avrebbero di brani da usare). La scelta di inserire ben 7 brani dell’ultimo album non ha quasi eguali. Anzi sono proprio i dati statistici che ci sembrano discutibili: oltre ai 7 di ‘Siren Charms’ (‘In Plain View’, Everything’s Gone’, ‘With Eyes Wide Open’, ‘Paralyzed’, ‘Through Oblivion’, ‘When the World Explodes’, con singer fermale ospite, e ‘Rusted Nail’) ne troviamo 4 di ‘Sound Of A Playground Fading’ (ottime scelte in questo caso, la stessa ‘Deliver Us’ ritenuta commerciale dai più che qui suona da paura), 3 di ‘Sense of Purpose’ (il loro disco peggiore, anche se i tre brani scelti hanno delle qualità), ‘In Quiet Place’ da ‘Soundtrack to Your Escape’, 2 da ‘Reroute to Remain (‘Trigger’ e ‘Clound Connected’) e le storiche ‘Resin’ da ‘Colony’, ‘Only for The Weak’ da ‘Clayman’ e ‘Take This Life’ da ‘Come Clarity’. Per una band che non rilascia un live da the ‘The Tokio Showdown’ all’indomani di Clayman nel 2000 è troppo poco. Dove sono finite… ehm… un sacco di canzoni? Solo ‘Come Clarity’ meriterebbe altri 3 o 4 brani in scaletta, i classici di Colony e Clayman qui sono appena citati con un brano per disco. Troppo poco. Non ci sono brani dei primi 3 album. E’ chiaro che ‘Whoracle’ è ormai anni luce lontano, tuttavia una citazione la meriterebbe. Oggi la band che fu di Jesper Stromblad è passata nelle mani di Bjorn Gelotte al 100%, ma il concetto stesso di band di Gothenburg non può prescidere da un percorso che si, è lungo, ma va salvaguardato nella sua totalità. Gli In Flames, qualunque cosa vogliano essere oggi, non possono dimenticare o omettere cosa sono stati ieri e (soprattutto) l’altro ieri. Anche guardando in positivo la loro evoluzione, e non volendo essere fra quelli che gridano al tradimento, sentire/vedere in un live una canzone priva di carattere come ‘Delight And Angers’ (carina in sé, ma niente di più, il refrain, poi, è stucchevole) e non vedere un classico come ‘Colony’ o perle come ‘Crawl Through Knives’: no, non va. Englin alla chitarra continua ad avere il sapore del session man (anche live). Contando poi che la band è ora orfana anche del batterista Daniel Svensson mai abbastanza apprezzato per il lavoro monumentale che ha svolto negli anni fa tremare le gambe La cosa migliore di questo live è sorprendentemente la voce di Friden che ha incertezze minime e tiene botta per tutta la scaletta. Un buon disco, ma non basta.
Tracklist
01. In Plain View
02. Everything’s Gone
03. Fear Is The Weakness
04. Trigger
05. Resin
06. Where The Dead Ships Dwell
07. With Eyes Wide Open
08. Paralyzed
09. Through Oblivion
10. Ropes
11. Delight And Angers
12. Cloud Connected
13. Only For The Weak
14. The Chosen Pessimist
15. The Quiet Place
16. When The World Explodes
17. Rusted Nail
18. The Mirror’s Truth
19. Deliver Us
20. Take This Life
Lineup
Anders Fridén: vocals
Björn Gelotte: lead guitar
Peter Iwers: bass
Niclas Engelin: rhythm guitar
Daniel Svensson: drums