Logical Terror – Ashes Of Fate
Il 18/06/2016, di Angela Volpe.
Gruppo: Logical Terror
Titolo Album: Ashes Of Fate
Genere: Industrial Metal, Modern Metal
Durata: 37 min.
Etichetta: DarkTunes Music Group
Distributore: Soulfood
Cinque anni dopo “Almost Human” i Logical Terror pubblicano “Ashes of fate” per l’etichetta tedesca darkTunes. I nove pezzi di “Ashes of fate” sono davvero un concentrato di potenza, che conquistano fin dalla prima traccia, ‘Ten thousand falls’, che apre con il suono massiccio della chitarra otto corde di Giulio Gualtieri, sostenuto e riempito dal basso di Roberto Pivanti. Il video pensato per questo brano richiama alla guerra e in effetti, la melodia del ritornello, pur nella sua ruvidità, dettata dalla voce graffiante di Emiliano Gozzi in alternanza al growl di Julius Morse Sic, ha un qualcosa di struggente che ben si lega alle immagini proposte nel videoclip. Questo primo brano si può prendere ad esempio per descrivere lo stile dei Logical Terror: la composizione e le strutture ben congegnate combinano in modo fluido parti heavy, riffing alla Dino Cazares (chitarrista dei Fear Factory e altri gruppi death/grind/industrial) a melodie davvero coinvolgenti. Certamente da menzionare anche la seconda in scaletta ‘The world was mine’, che ospita Björn Strid, cantante dei Soilwork, nota band melodic death metal svedese con la quale i Logical Terror hanno condiviso il palcoscenico. La voce del singer svedese arricchisce ulteriormente il pezzo, già di per sé molto accattivante. E siccome non c’è due senza tre, anche la terza traccia di “Ashes of fate” non delude. ‘Nowhere to nowhere’, oltre a essere decisamente un brano da headbanging, con interessanti spunti compositivi, esplode in un ritornello aggressivo quanto orchestrale. La title track è un brano a dir poco esaltante, enfatizzato dalla partecipazione di Jon Howard, dei Canadesi Threat Signal ed è praticamente impossibile restare immobili o impassibili.E come se la musica non fosse abbastanza, l’artwork dell’album porta la firma di Keerych Luminokaya, artista Indiano conosciuto per la sua collaborazione con i Meshuggah. Il quintetto emiliano ha riunito in “Ashes of fate” davvero tutti gli elementi necessari per produrre un disco energico, che appassiona e si ascolta con piacere.
Tracklist
01. Ten Thousand Falls
02. The World Was Mine
03. Nowhere To Nowhere
04. Shattered Crown
05. Ashes Of Fate
06. Darkest Night
07. The Long Descent
08. Another Day Gone
09. Coming Undone
Lineup
Emi: vocals
Sic: vocals
Ash: guitars
Sid: bass
Fede: drums