Lacuna Coil – Delirium
Il 04/06/2016, di Angela Volpe.
Gruppo: Lacuna Coil
Titolo Album: Delirium
Genere: Alternative Metal
Durata: 44 min.
Etichetta: Century Media
Distributore: Sony
Dopo quasi vent’anni di carriera, i Lacuna Coil si sono messi in gioco con ‘Delirium’, rinnovando la loro energia e il loro stile, sviluppando una sorta di concept album dove tutte le tracce sono accumunate dallo stesso tema e dalla medesima atmosfera. La band ha lavorato per rendere i suoni più pesanti, con prevalenza di parti cantate in growl da Andrea Ferro, fiancheggiato ovviamente dalla vincitrice del Femal Metal Voices Fest Award (per l’album ‘Dark Adrenaline’) nel 2012, Cristina Scabbia. ‘Delirium’ tratta il tema serio e oscuro dei sanatori e oltre che nei testi, si respira nelle composizioni. Si ha l’impressione di trovarsi in un ambiente di sofferenza, talvolta quasi claustrofobico, dove regna un certo disagio di fondo. In alcuni brani, la voce di Cristina sembra emergere dall’oscurità, in linee vocali che talvolta appaiono come lamenti provenienti da altre dimensioni, in perfetto accordo con l’idea dell’album. ‘The House Of Shame’, in apertura, dà subito l’idea della nuova impronta che la band ha voluto dare a ‘Delirium’, mentre in ‘Ghost In The Mist’ ritroviamo riassunte le caratteristiche che hanno reso famosi i Lacuna Coil nel mondo: una strofa trascinante, sostenuta da un tappeto ritmico martellante, l’alternanza di growl e voce pulita, un ritornello dolce e malinconico. Non che fosse necessario, ma ‘Delirium’ è l’ennesima prova della bravura tecnica di Cristina, che risplende in pezzi come ‘My Demons’. I Lacuna Coil sono conosciuti musicalmente per le loro ritmiche mid-tempo, le importanti linee di chitarra e il contrasto tra la vocalità maschile e aggressiva a quella femminile e più leggera. Tutto questo ha da sempre caratterizzato il sound dei Lacuna Coil, ma ascoltando ‘Delirium’ si avverte una vena più heavy, linee di basso più presenti (osando, si potrebbe dire quasi alla Korn) e un’orchestralità non abusata, ma utilizzata in maniera intelligente. Non c’è in ‘Delirium’ un brano d’impatto come ‘Heaven’s a lie’, forse il pezzo che più di altri ha reso famosi i Lacuna Coil nel mondo, ma ciò si configura come una precisa scelta della band. Infatti, le tracce di ‘Delirium’ sono legate l’una all’altra sia musicalmente che concettualmente e per questo motivo non ve n’è una che predomina sulle altre. I nostri connazionali hanno voluto sviluppare un album che avesse senso ascoltato dall’inizio alla fine, distanziandosi dai precedenti lavori per struttura, suono e intenzione, senza però snaturare o rinnegare le peculiarità che da sempre hanno caratterizzato i Lacuna Coil. C’è del nuovo quindi, in ‘Delirium’, certamente la ricerca di nuove sonorità, ma anche e soprattutto nell’atteggiamento con cui la band si propone. L’ultimo album dei Lacuna Coil è forse il più profondo, intimo e personale che la band abbia realizzato finora.
Tracklist
01. The House Of Shame
02. Broken Things
03. Delirium
04. Blood, Tears, Dust
05. Downfall
06. Take Me Home
07. You Love Me ‘Cause I Hate You
08. Ghost In The Mist
09. My Demons
10. Claustrophobia
11. Ultima Ratio
Lineup
Cristina Scabbia: vocals
Andrea Ferro: vocals
Marco Coti Zelati: bass, guitars, keyboards
Ryan Blake Folden: drums