Amon Amarth – Jomsviking
Il 16/02/2016, di Stefano Giorgianni.
Gruppo: Amon Amarth
Titolo Album: Jomsviking
Genere: Death Metal, Heavy Metal
Durata: 52 min.
Etichetta: Metal Blade
Distributore: Sony
Il truce vichingo sulla copertina del nuovo disco degli Amon Amarth segnala l’uscita di questa nuova fatica della band svedese. Diventati nel corso degli anni l’emblema del viking metal, i prodi guerrieri scandinavi scelgono questa volta, la prima nella loro carriera, la via del concept album. Costruito intorno alla leggendaria figura dei Vichinghi di Jomsborg, cruenti mercenari al soldo del miglior offerente durante il X sec. (presenti in diversi manoscritti antico-germanici), il full-length segue la linea stilistica di ‘Deceiver Of The Gods’ (2013), con un approccio che abbandona oramai totalmente l’estremo delle prime release e che abbraccia in maniera quasi definitiva il classic, salvo il cantanto in growl dello jarl del gruppo, il riconoscibilissimo Johan Hegg. Con ‘Jomsviking’ gli Amon Amarth tornano però a quella brutta abitudine, fatta di uscite dalla qualità altalenante che li contraddistingueva a cavallo del millennio, riuscendo a creare un disco sì di buona fattura, ma inferiore al precedente. Il songwriting dell’album in oggetto non sembra raggiungere i livelli ispirati della scorsa release, zoppicando in alcuni punti e ricordando da lontano ‘Surtur Rising’, un full-length accettabile ma in gran parte incompiuto. Per aprire la nuova opera la band sceglie ‘First Kill’, canzone rilasciata in anticipo con un video a supporto che punta tutto sulla potenza e sul chorus orecchiabile e trascinante; niente di trascendentale, un pezzo che verrà senza dubbi proposto in sede live per arringare le folle. Con ‘Wanderer’ il swedish death prende il sopravvento, tanto da poter confondere gli Amon Amarth con qualsiasi altra band di matrice svedese, o comunque scandinava. Le successive ‘On A Sea Of Blood’ e ‘One Against All’ gli Amon Amarth si dimostrano in grado di tener alta l’attenzione, pur non eccellendo per la varietà delle composizioni. La forza e l’irruenza ci sono, la prova di Hegg è superlativa, però manca quel pizzico di memorabilità che renderebbe ‘Jomsviking’ un classico della discografia dei Nostri vichinghi. Composizione anthemiche si susseguono e si avvicendano (‘The Way Of The Viking’), alternate a sprazzi di classic di maideniana memoria (‘At Dawns First Light’) per un ascolto che risulta piacevole. Un album ben fatto, ma non il migliore degli Amon Amarth.
Tracklist
01. First Kill
02. Wanderer
03. On A Sea Of Blood
04. One Against All
05. Raise Your Horns
06. The Way Of Vikings
07. At Dawn‘s First Light
08. One Thousand Burning Arrows
09. Vengeance Is My Name
10. A Dream That Cannot Be (Featuring Doro Pesch)
11. Back On Northern Shores
Lineup
Johan Hegg: vocals
Olavi Mikkonen: guitars
Ted Lundström: bass
Johan Söderberg: guitars