Tuomas Holopainen – The Life And Times Of Scrooge (Music Inspired by)
Il 09/04/2014, di Stefano Giorgianni.
Gruppo: Tuomas Holopainen
Titolo Album: The Life And Times Of Scrooge (Music Inspired by)
Genere: Classica/Sinfonica
Durata: 54 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
Che Tuomas Holopainen non sia mai sazio di scrivere, suonare e sperimentare musica lo si era capito. Ora si è davanti ad un nuovo tentativo di innovazione dell’oramai celebre tastierista finlandese. Credo che tutti conoscano il personaggio disneyano di Zio Paperone (o Paperon de’ Paperoni, in originale inglese Scrooge McDuck) creato da Carl Banks nel 1947. Ricco ed avaro, è una delle figure più amate e di maggior successo di casa Disney, trova le sue origini nello scorbutico dickensiano Ebenezer Scrooge di A Christmas Carol. Alcuni hanno inoltre sottolineato la somiglianza, quantomeno probabile, con Andrew Carnegie, miliardario scozzese emigrato negli Stati Uniti d’America. Questa premessa è necessaria ad introdurre la sinfonia holopaineniana di ‘The Life and Times of Scrooge’, basata sull’omonima opera a fumetti di Don Rosa. Si è detto sinfonia perché di quella si tratta, questo disco non è metal e non vuole esserlo, caratteristica che mette in notevole difficoltà il sottoscritto nel giudicare l’album, ma questo lo si vedrà alla fine della recensione. Non ci sono in effetti parametri stabiliti o dischi su cui basarsi, qui si è davanti ad una colonna sonora che, se ascoltata osservando le illustrazioni di Rosa, crea pressoché un tutt’uno, stile cinematografico. Le canzoni contenute in ‘The Life and Times of Scrooge’ seguono dunque gli episodi della vita di Scrooge McDuck narrati in immagini dal fumettista statunitense, accompagnando quello che stavolta non deve essere solo un ascoltatore. Si è usato il verbo dovere perché senza seguire la parte visiva dell’opera l’ascolto rimarrà inevitabilmente parziale, quasi danneggiato, rischiando di sottovalutare il lavoro di Holopainen o magari di fraintenderlo. Detto questo passiamo al disco in sé stesso. Il tastierista e compositore finlandese ha speso quasi tutto lo scorso anno a scrivere e produrre l’album ed i risultati dello sforzo si sentono a pieno. Egli ha anche dichiarato: “Questo è il mio sogno di lunga data che si avvera, 14 anni di lavoro. Un omaggio ad uno dei migliori narratori del nostro tempo.” L’opera musicale è divisa in dieci capitoli narranti la vita di Scrooge, ricalcando la trama stabilita da Rosa, partendo dai primi anni di vita nel 19o secolo in Scozia (secondo la storia illustrata Paperone nasce nel 1867 a Glasgow) e passando per tutte le avventure intorno al mondo sino al 1950. L’album vede la presenza di Tony Kakko, Johanna Iivanainen, Pip Williams, che continua la collaborazione cominciata già con i Nightwish dai tempi di Once, oltre a musicisti della London Orchestra e a diversi strumentisti di vario genere.
‘The Life and Times of Scrooge’ si apre con ‘Glasgow 1877′, anno in cui Scrooge lavora da lustrascarpe ed ottiene la famigerata Numero Uno. La canzone vede una breve introduzione con narrazione, le cornamuse di Troy Donockley a dare un tono spiccatamente scozzese e la voce femminile che contribuisce a creare un’ atmosfera sognante dettata dalla composizione sinfonica di Holopainen. ‘Into the West’ segue il trasferimento di Scrooge negli Stati Uniti, il brano è introdotto dal cantato della vocalist, per poi trasformarsi in un pezzo sinfonico con passaggi di piano e banjo. ‘Duel & Cloudscapes’ è una composizione potente, assimilabile ad una colonna sonora (qui lo stile Nightwish si sente), l’orchestrazione è veramente apprezzabile, a momenti sembra proprio richiamare un cartone animato. Il momento della storia è verosimilmente quello delle prime avventure di Scrooge con lo zio Angus. Dreamtime si fa notare per la presenza del didgeridoo, tipico strumento degli aborigeni australiani, qui suonato da Teho Majamäki. ‘Cold Heart of the Klondike’, che ricorda chiaramente la Corsa all’oro di Scrooge in territorio canadese, è inaugurata da un giro di piano che apre la strada a Tony Kakko in una delle poche canzoni cantate del disco. L’orchestrazione di Holopainen è sempre degna di nota, in grado di coinvolgere l’ascoltatore ed immergerlo nelle illustrazioni di Don Rosa. ‘The Last Sled’ vede una nuova narrazione coadiuvata dal cantato femminile, il resto della canzone è pura sinfonia. ‘Goodbye, Papa’ è probabilmente incentrata sul momento in cui il padre di Scrooge, Fergus, sceglie di non trasferirsi con il figlio oramai miliardario a Paperopoli, ma di restare in Scozia, morendo la notte prima della partenza della famiglia. Il brano vede il piano come protagonista, oltre ai flauti e all’orchestrazione. La melodia alterna momenti di malinconia e tristezza ad altri più possenti ed energici. ‘To Be Rich’, anch’essa dal tono malinconico, si concentra sul momento in cui Scrooge è realizzato e trasformato in quell’avaro personaggio conosciuto da tutti. Una canzone incantata anche se di breve durata. A Lifetime of Adventure, singolo estratto dall’album, è probabilmente l’unico pezzo che si può distanziare dal resto del disco. La bella prestazione della voce femminile contribuisce a continuare quell’atmosfera sognante imbastita da Holopainen. ‘Go Slowly Now, Sands of Time’, cantata dal musicista folk scozzese Alan Reid, chiude l’opera in maniera quieta.
Conclusione, Tuomas Holopainen ha creato un album che probabilmente non ha e non avrà eguali, stratosferico dal punto di vista dell’idea e della composizione. In aggiunta la figura di Scrooge o Zio Paperone, chiamatelo come volete, è da sempre una delle mie preferite dell’intera creazione disneyana, come, credo, per molti di voi. Sono stato tentato per diverso tempo dall’adoperare la pratica del Senza Voto, qualsiasi giudizio mi sembrava o superfluo od eccessivo. Tuttavia non si può ignorare la portata dell’opera, specialmente se affiancata alle illustrazioni di Don Rosa (sono molto curioso di vedere il booklet, già l’artwork di copertina è stupendo) ed ho deciso di assegnare un voto così alla musica in per sé stessa, lasciando stare tutti i parametri preposti al recensore metallico. Che dire, complimenti a Tuomas Holopainen, lo aspettiamo nel luogo cui siamo più abituati a vederlo e giudicarlo, il Metal.
Nota a margine: in alcuni momenti ho dato la mia interpretazione dei momenti cui la musica si riferiva, ovviamente questa non è universale. Sta a voi crearvi una vostra immagine o idea del disco seguendo le immagini…
Tracklist
01. Glasgow 1877
02. Into The West
03. Duel & Cloudscapes
04. Dreamtime
05. Cold Heart Of The Klondike
06. The Last Sled
07. Goodbye, Papa
08. To Be Rich
09. A Lifetime Of Adventure
10. Go Slowly Now, Sands Of Time
Lineup
Tuomas Holopainen: keyboards, composition