Ross The Boss – Hailstorm
Il 17/11/2010, di Fabio Magliano.
Gruppo: Ross The Boss
Titolo Album: Hailstorm
Genere: Heavy Metal
Durata: 45 min.
Etichetta: AFM
Distributore: Audioglobe
Ammetto di aver da sempre nutrito una sorta di arcana simpatia nei confronti di Ross The Boss, non tanto per il genere da lui suonato (de gustibus…) quanto per quel nome, tanto infantile da suscitare perfino tenerezza. Dal punto di vista musicale, poi, l’opinione è una montagna russa, pronta a ballonzolarmi tra l’ammirazione per aver scritto una pagina importante della storia del punk rock con i seminali The Dictators, e la circospezione per aver contribuito a creare i controversi Manowar. Band dalla quale, va detto, prende le debite distanze una volta appurato che i suoi compagni di battaglia non erano più in grado di scindere finzione da realtà, arrivando a prendere l’eterna lotta tra poser e defender fin troppo sul serio. Ma una band dalla quale Mr. Friedman mai è riuscito a separarsi davvero completamente, arrivando a rendere i suoi concerti, spesso e volentieri, una sorta di tributo ai Kings Of Metal. Una dimensione questa troppo stretta per un musicista comunque di talento e indubbiamente ambizioso, viene da sé che arrivi oggi a vedere la luce un disco di inediti firmato dal chitarrista del Bronx, un lavoro che puzza ancora un po’ di Manowar (titoli come ‘Kingdom Arise’, ‘Hailstorm’, ‘Empire’s Anthem’ odorano fortemente di mutandone di peluches) ma che, allo stesso tempo, cerca di aprirsi verso quello che è stato il passato remoto di Ross The Boss, quel rock che ne ha segnato gli inizi. Anche perché, per dirla tutta, cercare di scimmiottare i Manowar sarebbe stato un autentico suicidio non avendo a disposizione né il devastante impatto audio, né un cantante di livello come Eric Adams, essendo il singer Patrick Fuchs nulla più che un onesto mestierante. E’così che ‘Hailstorm’ viene fuori con un volto doppio, diviso com’è dalla necessità di rimanere ancorato in quanto a immagine, liriche e proclami ad una band in grado di riscuotere ancora fascino e grande successo, e dalla volontà di fare emergere qualcosa di differente, più genuino, forse persino più onesto. Ecco quindi che al fianco di tracce di chiaro stampo manowariano come l’epica ‘Kingdom Arise’ o la bellicosa ‘Empire’s Anthem’ trovano spazio le divertenti bordate tipicamente hard rock di ‘Burn Alive’, gli echi Settantiani di ‘Crom’ o le strazianti melodie della ballata ‘Among The Ruins’. Non capolavori, non brani in grado di sollevare ‘Hailstorm’ dallo status di lavoro modesto, ma tracce utili a restituire a Ross The Boss una forte dignità musicale sollevandolo dalla sgradevole dimensione di “tribute-man”.
Tracklist
01. I.A.G.
02. Kingdom Arise
03. Dead Man’s Curve
04. Hailstorm
05. Burn Alive
06. Crom
07. Behold The Kingdom
08. Great Gods Glorious
09. Shining Path
10. Among The Ruins
11. Empire’s Anthem
Lineup
Ross the Boss: guitar, keyboards, engineer
Patrick Fuchs: vocals, guitar
Carsten Kettering: bass
Matthias “Matze” Mayer: drums