Whitesnake – Good To Be Bad

Il 21/04/2008, di .

Gruppo: Whitesnake

Titolo Album: Good To Be Bad

Genere:

Durata: 59 min.

Etichetta: Steamhammer

Distributore: Audioglobe

88

“Mr. Loverman”. Con questo appellativo è conosciuto da sempre David Coverdale e, da buon amatore, il cantante britannico pare conoscere a menadito le regole del corteggiamento. Si fa desiderare… smorfioseggia…ammicca…lancia segnali…svela/non svela…ed alla fine affonda il colpo, quando la “preda” è ormai cotta a puntino. Inutile dire che la stessa tattica è stata negli ultimi anni adottata anche in campo musicale da Coverdale e dai suoi Whitesnake, con risultati eccellenti. Prima una reunion che proprio reunion non è, poi una serie di show accompagnati dalla promessa che prima o poi un nuovo disco targato Whitsnake vedrà la luce, quindi la pubblicazione di un DVD a suggellare il ritorno definitivo del “serpente bianco”, seguita dalla realizzazione di un live album contenente ben quattro inediti ad attestare che i Whitesnake sono in fase compositiva e che prima o poi il disco di inediti uscirà per davvero, però prima cade il ventennale del disco più celebre della band, ‘1987’, perciò è doveroso fare uscire un’edizione da collezione di quell’album, ovviamente sempre accompagnata dalla promessa che “…sì sì, il nuovo disco dei Whitesnake uscirà, state tranquilli”. Ed infatti a cinque anni di distanza dal clamoroso come-back, ‘Good To Be Bad’ vede la luce, tra sospiri sognanti ed altri da “scampato pericolo”. Come anche in chiave amorosa, però, se una volta agguantata la preda la “performance” non è di alto livello, tanti sforzi possono risultare nulli e ci si trova ad inciampare proprio sul più bello. Ma David Coverdale è “Mr. Loverman”, ricordate? Lui il significato della parola “cilecca” non sa cosa sia, ed ecco quindi che ‘Good To Be Bad’, come affondo, è di quelli da godimento puro. Il primo disco targato Whitesnake dai tempi di ‘Restless Heart’ (anche se in quella occasione si parlava di David Coverdale & Whitesnake) serpeggia con sapienza in quei lidi bramati da tutti i fan della band, strizzando ora l’occhio a ‘1987’, ora allo splendido ‘Slip Of The Tongue’, sviscerando quell’hard rock venato di blues che tanto tempo fa aveva decretato il successo dell’ex singer dei Deep Purple. Che oggi iniezioni di botulino pare essersene fatte anche alle corde vocali, visto la performance offerta per tutta la durata del disco, sia nei brani più robusti e rock oriented (saranno otto alla fine), sia nei momenti più rilassati ed ammiccanti, ottimamente coadiuvato, va detto, da una band rodata ed in buona forma, con un Doug Aldrich magnificamente ispirato. Difficile individuare il vero punto di forza di questo disco, visto che tutto ‘Good To Be Bad’ si muove sinuoso in una precisa direzione, certo è che se l’anthemica ‘Best Years’ pare studiata apposta per farci capire che i Whitesnake che oggi ci troviamo davanti non hanno nulla da invidiare a quelli che spopolavano negli anni Ottanta, la semi-ballad ‘All I Want All I Need’ fosse stata concepita nel periodo in cui MTV ancora faceva circolare buona musica avrebbe spopolato in un nano secondo. Ma impossibile rimanere indifferenti anche all’esplosione di potenza di ‘Call On Me’ con il duo Beach/Aldrich sugli scudi ed un refrain che non farà vittime soprattutto in sede live così come la contagiosa title track, alla stupenda ballata ‘Summer Rain’, song destinata a ricevere il pesante testimone di altri “pezzi da 90” come ‘Is This Love’ e ‘Here I Go Again’, all’hard blues vecchio stampo di ‘A Fool In Love’ o all’acustica ‘Til The End Of Time’, traccia venata di country blues dal grande impatto emotivo che consente alla voce di Coverdale di spiccare in tutta la sua classe. Ed alla fine un’altra tacca è stata posta da Mr. Loverman, che ha corteggiato, ha giocato con il suo pubblico ma alla fine lo ha conquistato a pieno. Anche perché, quando si dispone delle armi in possesso di David Coverdale, rimanerne indifferenti è davvero cosa impossibile.

Tracklist

01.Best Years
02.Can You Hear the Wind Blow
03.Call on Me
04.All I Want All I Need
05.Good to Be Bad
06.All for Love
07.Summer Rain
08.Lay Down Your Love
09.A Fool in Love
10.Got What You Need
11.’Til the End of Time

Lineup

David Coverdale: vocals
Doug Aldrich: guitars
Reb Beach: guitars
Timothy Drury: keyboards
Uriah Duffy: bass
Chris Frazier: drums