Dynazty + Nanowar of Steel + Kilmara @ La Machine du Moulin Rouge, Parigi, 26 febbraio 2025

Il 07/03/2025, di .

Dynazty + Nanowar of Steel + Kilmara @ La Machine du Moulin Rouge, Parigi, 26 febbraio 2025

Siamo a Parigi nel quartiere di Pigalle, dove ci sono teatri e sale da concerto datati metà ‘800 che da sempre sono in attività con spettacoli per tutti i gusti; stasera ci dirigiamo alla Machine du Moulin Rouge, una piccola sala da concerto, giusto accanto alla porta principale del famoso Moulin Rouge.

La serata è aperta dal gruppo catalano Kilmara che propone un un metal energico, tra l’heavy e il power, in certi momenti mi fanno pensare al metal degli anni ‘90.
Tra una canzone e un’altra si prendono il tempo di interagire con il pubblico, hanno appena pubblicato il loro quarto album ‘Journey to the Sun’ (31 gennaio 2025) da cui hanno preso la maggior parte delle canzoni della setlist.
Anche se il loro set dura poco meno di un’ora, il quintetto riesce a trasmettere una bella energia, sono sinergici, spontanei e felici di essere a Parigi accanto al Moulin Rouge (cosa molto comprensibile). I Kilmara sono stati una bella scoperta musicale ed una buona scelta per il tour.

Alle 19:30 in punto è il turno dei Nanowar of Steel, e… c’è bisogno ancora di presentare questo gruppo atipico e sfrontato?
I romani attaccano forte con ‘Sober’ e ‘Stormwarrior of the Storm’, capiamo subito che siamo a metà strada tra la stand up e il concerto metal.
Piccola pausa per introdurre la canzone successiva: in effetti si parte in guerra e più precisamente negli Stati Uniti d’America con la canzone ‘Pasadena 1994’, brano che mi ha fatto fare un bel salto nel passato per quella grande finale di Campionato del Mondo di calcio persa ai rigori contro il Brasile; nonostante l’assenza di Joakim Broden, la canzone resta una bella prestazione live.
Per presentare il quarto titolo, grande speech da parte di Potowotominimak, che spiega cosa intendono per ‘Wall of Love’ (cover di George Michael): divide la sala in due parti, come un wall of death, ma non c’è da avere paura, perché al momento del via non ci si scontra gli uni con gli altri, ma ci si va sotto con baci e abbracci.
Si prosegue con la famigerata ‘Disco Metal’, con il pubblico che ormai è totalmente dentro allo spettacolo e non vede l’ora di proseguire.
Subito dopo è il turno di ‘HelloWorld.java’: sapendo che i Nanowar possono esprimersi anche in java, oltre all’italiano, l’inglese e in francese, si arriva ad una delle canzoni più attese della serata, ‘Il cacciatore della notte’, con l’entrata in scena del grande Barbagianni e gli spettatori non aspettavano altro che imitare i suoi movimenti durante la canzone.
Visto che siamo in Francia, non hanno potuto fare a meno di cantare ‘Brave Margot’ (ovviamente in francese), cover del celebre Georges Brassens.
Alla domanda “qual’è il piatto preferito degli italiani?”, la risposta è molto semplice: ‘La polenta Taragnarock’.
Il set dei Nanowar si chiude sulla grandiosa e instancabile ‘Valhalleluja’.
Una prestazione fuori norma dei nostri amici romani fuori di testa, con uno spettacolo ritmato con brio e un pubblico infaticabile e che chiedeva sempre di più.
Lo show l’ho trovato migliorato rispetto ad un anno fa al Trianon di Parigi, più rapido, più simpatico, con più interazione.

Ormai la sala della Machine du Moulin Rouge è di umore ottimale per accogliere gli svedesi Dynazty, che escono sulla scena alle 21:10 su di una intro della canzone ‘Divano’ del progetto musicale francese ERA.
Appena gli artisti sono al loro posto, il set comincia con ‘Fortune Favors the Brave’ e ‘Game of Faces’, tratte dall’ultimo album ‘Game of Faces’ uscito il 14 febbraio 2025.
Si può notare che durante il concerto il frontman Nils Molin riesce ad esprimere tutto il suo potenziale canoro rispetto a quando è con gli Amaranthe, con una voce potente e squillante che in un certo senso mi ricorda Timo Kotipelto degli Stratovarius.
Il set continua con le canzoni ‘Natural Born Killer’, ‘The Grey’ e ‘Waterfall’.
Come per i NanowaR, il pubblico è totalmente assorbito dal concerto e dall’energia scatenata dal gruppo stesso, in effetti ogni membro dei Dynazty ha il suo spazio per mettersi in evidenza, ad ognuno il suo turno, con degli assoli di chitarra, basso e di batteria.
Per una decina di minuti c’è una digressione con due medley: il primo con ‘Instinct’, ‘The White’ (dell’album Final Advent) e ‘Highway Star’, il secondo di matrice acustica. Questa cosa ha suscitato il mio interesse, per il semplice fatto che non si vedono spesso gruppi che si prodigano in questo esercizio stilistico (a mia memoria l’ultima volta che ho visto un medley è stato al concerto degli Helloween negli anni 2010 a Parigi, senza la parte acustica) ed è stato semplicemente fantastico.
Il set normale riprende e prosegue con ‘Yours’, poi con ‘Call of the Night’, terzo titolo della serata preso dall’ultimo album.
Prima di attaccare la fase finale del concerto, il batterista Georg Härnsten Egg esegue un assolo di batteria e il gruppo prosegue con ‘Presence of Mind’ e ‘The Human Paradox’, arrivando alla penultima canzone del set: ‘Dream of Spring’ (sempre dell’ultimo album).
Giusto prima di suonare l’ultima canzone della serata, Nils fa partecipare il pubblico a un coro, dividendo la sala in due parti e su una frase cantata, i due gruppi di spettatori lo devono imitare, dandosi al massimo. Si può notare il puro divertimento che coinvolge tutti quanti.
Dopo questo momento di convivialità, i Dynazty attaccano con il loro tanto atteso cavallo di battaglia ‘Heartless Madness’, mandando il pubblico in estasi più totale.

Visto l’andamento della serata, mi pongo questa domanda: le persone presenti sono venute per Dynazty o per i NanowaR? In teoria per gli svedesi, ma effettivamente sono venuti per tutti e due: vedendo le reazioni in tempo reale del pubblico sono stato sorpreso, forse anche perché i NanonwaR li avevo già visti (rivisti con un vero piacere da parte mia) ed ero più curioso di assistere al concerto degli svedesi.
Una grande serata alla Machine du Moulin Rouge, sotto il segno del power metal con un’energia positiva, un’ottima scelta di gruppi per accompagnare i Dynazty nel loro tour europeo, con gli spettatori assorbiti sin dalla prima nota dei Kilmara e con una prima escalation sull’uscita su scena dei romani NanowaR e poi una seconda con i Dyanzty stessi.

Foto e testo a cura di Luca Liguori

Setlist Nanowar
1. Sober
2. Stormwarrior of the Storm
3. Pasadena 1994
4. Wall of Love (George Michael cover) (Based on Careless Whisper)
5. Disco Metal
6. … And Then I Noticed That She Was a Gargoyle
7. Uranus
8. HelloWorld.java
9. Il cacciatore della notte
10. Norwegian Reggaeton
11. Brave Margot (Georges Brassens cover)
12. La Polenta Taragnarock (piatto preferito degli italiani)
13. Valhalleluja

Setlist Dynazty
1. Intro (Divano di Era)
2. Fortune Favors the Brave
3. Game of Faces
4. Natural Born Killer
5. The Grey
6. Waterfall
7. Instinct / The White / Highway Star
8. Acoustic Medley
9. Yours
10. Call of the Night
11. Drum Solo
12. Presence of Mind
13. The Human Paradox
14. Dream of Spring
15. Heartless Madness
16. Outro

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