Laibach @ Link, Bologna, 28 febbraio 2025
Il 05/03/2025, di Gaetano Iannarelli.

La band slovena fa tappa anche in Italia per il suo ‘Opus Dei Tour’ presso il Link di Bologna. A distanza di quasi 40 anni dall’uscita di uno dei loro album più celebri che viene ristampato su vinile e riproposto in sede live. Era il lontano 1987 quando i Laibach pubblicarono il loro settimo album nell’arco di solo 7 anni dalla fondazione della band, quando l’Europa era un’altra cosa e l’arte dei sloveni era ancora più rivoluzionaria e “fastidiosa” di oggi. Senza arretrare di un millimetro, ma per tanti aspetti procedendo ostinatamente per la loro strada, la storica band slovena ne ha fatte negli ultimi decenni, questo tour sembra essere più un’occasione per ritrovare i fan più accaniti e consolidare quanto finora fatto. Nel Link il pubblico si ammassa sotto il palco che resta in standby per circa un’ora, nell’attesa dell’inizio dello show, con in loop ostinato del groove base di ‘Opus Dei’ ad indurre una specie di trance. La band guadagna il palco con parte della formazione, proponendo tre primi brani strumentali, per scaldare pubblico e impianto, particolarmente sollecitato dai decibel degli sloveni. Con Milan Fras sul palco il patos sale e inizia a scorrere la playlist di ‘Opus Dei’, ruvido, graffiante, epico e a tratti sinfonico, ben lontano dal sound degli ultimi tempi. Musica per orecchie allenate e menti più che aperte che possano apprezzare e cogliere la poetica degli sloveni, che non mancano di offrire immagini ad effetto e rimarcare i testi dei loro brani con video che costantemente accompagnano tutta la scaletta. Poco da aggiungere sui brani perfettamente proposti, solita presenza scenica, pochi gesti, ma carisma da vendere. Video dal passato e immagini più recenti, di popoli, fabbriche, città distrutte, niente di nuovo per i fan ma sicuramente d’aiuto nel costruire l’avvolgente atmosfera solita dei concerti dei Laibach. A completare e arricchire la serata, la coda con gli ultimi brani, alcuni tra i più recenti, come la bellissima ‘The Engine of Survival’ con la cantante Elk Eber a prendersi la scena con una voce che non conosce limiti. Chiude l’acida ‘Strange Fruit’, con tutte le basse che Milan può esprimere. Stupenda performance come ci si aspettava. Ogni live, un’opera d’arte.
1.Vier Personen
2.Država
3.Boji
4.Mi kujemo bodočnost
5.Smrt in pogin
6.Anti-Semitism
7.Ballad of a Thin Man (Bob Dylan cover)
8.Brat moj
9.Alle gegen Alle
10.Leben heißt Leben (Opus cover)
11.Trans-National
12.F.I.A.T.
13.How the West Was Won
14.The Great Seal
15.Geburt einer Nation (Queen cover)
16.Opus Dei / Leben heißt Leben
Encore:
17.The Engine of Survival
18.Each Man Kills the Thing He Loves (Jeanne Moreau cover)
19.I Want to Know What Love Is (Foreigner cover)
20.Strange Fruit