Eclipse, Remedy: si va in Svezia, passando dalla Danimarca – III capitolo
Il 25/01/2025, di Andrea Lami.
Chi di voi ha letto le mie vicende del tour spagnolo insieme ad Eclipse e Remedy, si ricorderà che io, mercoledì 11 dicembre avevo chiamato Fredrik Karlberg (batterista dei Remedy) per parlare della data di Malmö del 10 gennaio. La mia idea di andare a Malmö era nata per due ragioni fondamentali. L’ottima ‘combo’ Eclipse/Remedy ed il fatto che a Malmö vive Tezzi, la cantante degli Hell In The Club e Venus5. Queste due ragioni mi hanno spinto a guardare i voli ed a pensare ad un un weekend musicale in Svezia. Quindi, una volta finito il tour spagnolo, quattro giorni di splendida musica, location, posti e persone nuove da conoscere… dopo essere tornato a casa il primissimo pensiero fu relativo alla mia piena soddisfazione di ciò che avevo appena fatto, al punto di quasi pensare di non andare più a Malmö perché la mia voglia di assistere a questi live era stata pienamente appagata. Peccato che sono bastati due o tre giorni di vita normale, di sentir bussare i ricordi, le sensazioni ed il divertimento provato in Spagna, che questa mia soddisfazione è stata subito accantonata e mi sono attivato per organizzarmi ed andare a Malmö.
Prima cosa da sapere, se volete andare a Malmö, la via più comoda è passando da Copenaghen in Danimarca, perché le due nazioni sono collegate da un ponte (chiamato Ponte di Øresund – Øresundsbron) che passa sopra al Mar Baltico nel quale possono passare sia treni che auto. Il mio consiglio è di prendere il treno (15€ a tratta) anche perché la stazione dei treni è nello stesso posto dell’aeroporto ed allo stesso tempo, se fate la traversata di giorno, potrete vivere l’emozione di attraversare il mare.
Giovedì 09
Sono le 2 del mattino quando suona la sveglia e si parte. Dopo varie peripezie che hanno fatto sì che io perdessi – anche per mia colpa – il primo volo (h.06.15 del mattino), devo necessariamente prendere il volo successivo che è fissato alle h. 18,40. Visto il meteo ad Orio, avrei potuto ingannare il tempo andando a fare un giro ad Orio Center, ma l’idea di beccarmi la pioggia al ritorno (il collegamento è davvero breve) per poi viaggiare con i vestiti bagnati, mi ha fatto desistere. Quindi sono rimasto non proprio serenamente all’interno dell’aeroporto per ben dodici ore. Tempo nel quale mi sono sentito un po’ Tom Hanks in ‘The Terminal’. Nell’arco di questo lunghissimo tempo ho fatto in tempo a dormire (vedi prima foto), mangiare ed imparare bene il funzionamento e la sistemazione di ogni cosa. Il mio problema principale, oltre a quello di far passare del tempo, è stato quello di mantenere la carica del cellulare perché una volta arrivato a Copenaghen ne avrei avuto bisogno sia per localizzare il treno, sia per l’acquisto del biglietto ma soprattutto perché arrivato a destinazione in qualche modo sarei dovuto arrivare all’hotel.
Una volta localizzate delle postazioni che con 2 euro danno la possibilità di ricaricare, il problema è stato risolto, anche se, avendo tutto il tempo a disposizione, mi sono ingegnato per trovare altre soluzioni, non tanto più economiche, quanto più durature. Questo perché se alle dieci del mattino avevo la batteria bassa, non avrei potuto utilizzare il telefono come ‘passatempo’. Visto che a Madrid c’erano delle postazioni gratuite libere, ne sono andato alla ricerca per trovarle. Il problema quindi è stato risolto alla grande, il telefono con tutto quello che contiene mi avrebbe tenuto compagnia per le mie dodici ore. L’altro problema era quello di soddisfare il mio appetito. Tutti sappiamo che all’interno dell’aeroporto i prezzi sono più elevati e a quel punto non rimaneva che far scegliere il palato. Passeggiando tra i negozi e scrutando la piantina dell’aeroporto, trovo un McDonald. La scelta è quindi ricaduta sul Mc scoprendo che i prezzi sono simili all’esterno e scoprendo altresì che in alcune postazioni c’è la presa per ricaricare. Tra il mangiare, il giocare, lo scrivere e rispondere a vari messaggi o vocali, il tempo passa e si arriva alle 17.53. La chiamata del gate non è ancora stata effettuata ma il mio sesto senso mi dice di andare verso quella che sarà la coda e praticamente sono il primo. Imbarco, decollo, breve riposino ed atterraggio alle 20.30 all’aeroporto di Copenaghen. Suggerimento: questo aeroporto è enorme, se dovete andarci, tenetene conto. Grazie alle indicazioni trovo la partenza dei treni, scendo al binario e cerco una macchinetta per fare i biglietti. Purtroppo non c’è e bisogna farlo con una app (Skanetrafiken). Vuoi non avere qualche problema anche con questa cosa? Ebbene sì, la mia banca mi manda un codice, ma l’app non mi fa andare avanti per inserirlo. Il treno arriva, scende il controllore al quale spiego la situazione e lo stesso mi dice di salire e riprovare. Riprovo ancora un paio di volte ma niente. Lo cerco, lo facciamo ancora insieme ma il risultato è sempre lo stesso. Il controllore mi dice di sedermi, di respirare e di stare tranquillo. Gli spiego che venendo dall’Italia se vuole ho degli euro e sono disponibilissimo a pagare, lui mi ripete di stare tranquillo. Wow!!! Anche in Italia succede così!!! Mi rilasso e, prima di lasciarlo andare gli chiedo dove poter comprare il biglietto per il ritorno che farò domenica non volendo ricadere nello stesso problema. Lui mi spiega il tutto e prosegue nei suoi controlli. Primo contatto umano in Danimarca: voto dieci!!!
Arrivo in stazione centrale (Malmö Centralen o Malmö C) intorno alle 22, grazie a Google Maps in 10 minuti sono dall’hotel, il tempo di sistemare due cose e mandare due messaggi e sono pronto per andare a bere qualcosa insieme a Tezzi. Ci godiamo qualche birra insieme ad una buona pizza chiacchierando un po’ della mia giornata ma anche della splendida novità: Robin McAuley (ex-MSG, ex-Survivor) ha fatto uscire un singolo le cui lyric sono di Tezzi!! Una giornata da ricordare.
Venerdì 10
Il primo appuntamento della giornata: breakfast compreso nella mia prenotazione. Colazione internazionale come da programma. Il menù è variegato tra salato e dolce. Personalmente il salato al mattino non è il massimo per me, ma da quando lavoro su turni, mi capita di svegliarmi e di pranzare, quindi inizio da lì per poi passare al dolce (vedrete qualche foto). Finito la colazione/pranzo mi incammino verso i primi negozi di cd. Il primo (Rundgång) ha molti vinili, ma il problema del bagaglio a mano per il volo mi frena. Mi faccio indicare la zona dei cd Hard Rock ed inizio a spulciare trovando un cd degli Extreme, un miniCD degli Steelheart ed un cd dei Crashdiet. I prezzi sono abbordabili quindi procedo. Ho anche visto qualche 45 giri degli Europe e Talisman ma un po’ il costo ed un po’ la fragilità nell’eventuale trasporto mi ha fatto desistere. Il secondo negozio (Skivesset Records) è quello che anche Tezzi mi aveva consigliato, questo è di sicuro il migliore dei tre che ho visitato e potrete trovare cd, vinili, libri, fumetti ed altro. La parte dei CD usati è davvero fornitissima e con molta pazienza me la guardo tutta trovando un cd dei Dynazty che cercavo da tempo ed un cd dei D-A-D per un amico oltre ad una toppa per mio nipote e… il libro biografia di Kee Marcello a prezzo ridicolo al quale non ho potuto dire di no. Ora ne ho tre copie. Se penso che ai tempi non riuscivo neanche a trovarne uno!!! Mentre spulcio i CD, guardo fuori dai vetri e vedo che sta nevicando. La neve non si ferma ma la temperatura è davvero bassa. L’appuntamento alla venue è fissato alle 15 ed io mi faccio trovare puntuale. Saluti ed abbracci con i membri degli Eclipse e successivamente con quelli dei Remedy arrivati leggermente dopo. Dopo esserci raccontati un po’ di cose, loro si dedicano al soundcheck ed io a sistemare il merchandise in un angolino. Il materiale portato dagli Eclipse è esagerato. Non le ho contate ma a memoria posso dirvi di aver visto 4/5 t-shirt diverse senza contare quella praticamente nuova mai vista prima. Noi Remedy rispondiamo con due tipi di t-shirt ed i soliti vinili e cd. Per cena ci vengono consegnate delle piccole box (della grandezza di quelle dei nostri gelati da 200/250gr) contenenti le famosissime Köttbullar alias meatballs svedesi. Ero curiosissimo di assaggiarle perché me ne avevano parlato benissimo ed effettivamente le ho apprezzate tantissimo. Se all’Ikea ci sono, la prossima volta che passo vado a riassaporarle. Prima della cena, arriva Tezzi che presento a tutti anche se tra svedesi hanno iniziato a parlare tra di loro. Soundcheck fatto, cena finita, merchandise pronto… si possono aprire le porte e le persone iniziano ad arrivare. In brevissimo tempo il locale è imballato. Non abbiamo raggiunto il sold out, ma c’è mancato davvero pochissimo: la dimostrazione è stata che per fare le fotografie e guadagnare una posizione decente (alla sinistra del palco) ho quasi dovuto fare a botte soprattutto con uno tra il pubblico che era piantato e non lasciava passare. La fortuna di avere un fisico importante mi ha aiutato. Tra il pubblico anche qui ho visto alcuni amici (R.C. Sleaze presente ovunque e Janne Stark degli Merryweather Stark / Falling Hazard / Mountain Of Power / Costancia ed ex-Grand Design ma anche il batterista dei The Cruel Intention Robin ‘Robbe’ Nilsson). I Remedy partono alla grandissima regalandoci brani estratti da entrambi gli album. Come sicuramente vi ho già detto (col rischio di annoiarvi), ma brani come la carichissima ‘Living On The Edge’ è adatta per iniziare le danze. Si prosegue con ‘Marilyn’ introdotta dalle tastiere di Jonas, la potente ‘Sin For Me’ che ci accompagna verso la dolcissima ‘Sunday At Nine’.
Si riparte subito con botto con ‘I Wanna Have It All’ mentre l’allegra ‘Angelina’ ci accompagna verso ‘Thunder In The Dark’. Due brani ci separano dalla fine dell’esibizione dei Remedy e stiamo parlando di ‘Crying Heart’ e della loro hit che risponde al nome di ‘Moon Has The Night’, che come sapete ha la qualità di aver delle lyric modificate per colpa mia e di Fredrik. Questa volta oltre al ‘When The Bus Says ByeBye’… abbiamo aggiunto ‘When The Plane Says ByeBye’ facendo scattare le risate sul viso di Fredrik.
Cambio palco come sempre perfetto e veloce che permette agli Eclipse di partire a bomba con ‘Roses On Your Grave’ seguita da ‘Got It!’. Qualche problema per la chitarra di Erik risolto in un attimo dallo splendido Mattias, ma lo spettacolo non si ferma. ‘All I Want’, ‘Run For Cover’ e ‘The Storm’ fanno la gioia dei presenti. Il locale ha uno spazio basso sotto al palco e due altri spazi elevati, una sorta di scalone gigante. Piazzandomi alla sinistra del palco vedo quanto e come la gente ha riempito il locale in ogni ordine di posto e -soprattutto – li vedo cantare, ballare e divertirsi. ‘The Spark’ ha il dono di farci saltare tutti, complice il fatto che il bassista Victor è il primo a far partire questa danza e devo ammettere che anche dopo il tour spagnolo ogni volta che ho ascoltato questo brano la voglia di saltare si impadroniva di me. Immaginatevi che casino faccio quando la ascolto in macchina.
In mezzo a tutte queste happy song arriva il momento più intimo quando Erik ci canta e suona ‘Still My Hero’ in versione acustica. Ormai sappiamo già tutti il significato e la profondità di questa dedica.
Altri due brani (‘Downfall Of Eden’ e ‘Masquerade’) ci accompagnano verso l’assolo di batteria di Philip sempre coinvolgente e divertente allo stesso tempo. Anche se oggi è venerdì, la prossima canzone intitolata ‘Saturday Night’ fa breccia nel pubblico presente, esattamente come i due mid-tempo (‘Anthem’, ‘BlackRain’) e le sempre piacevoli ‘Never Look Back’ e ‘Twilight’. A questo punto a concerto finito sarebbe l’ora dei bis, che vengono praticamente eseguiti subito e la serata si chiude con il super singolo ‘Viva la Vittoria’ che fa felici tutti, compresa la ragazza che ha tenuto il cartellone con la richiesta di questa canzone praticamente per tutto il concerto.
A fine concerto arriva il nostro momento, quello delle vendite presso i banchetti del merchandise. Chiacchiere, sorrisi, vendite, autografi, fa tutto parte di questo ultimo atto della serata fino a quando tutto il pubblico piano piano defluisce verso l’uscita. Le band con le relative crew impacchettano tutto e siamo pronti per andare nei vari hotel, non prima di aver giocato a dadi con Erik e Magnus. Il gioco è semplice, se esce il numero che dichiari fai penitenza. Ho partecipato perché avevo visto uno di loro (non vi dirò mai chi) che ha perso ed ha dovuto saltare/ballare calandosi parte dei pantaloni mostrando mezzo sedere. Quindi partecipo anch’io. La mia penalità inizialmente era la stessa di cui sopra ma poi si è trasformata nel dover spezzare in due gli spaghetti e di aggiungere della panna al sugo. Accetto. Dichiaro il tre… ed esce… il tre. Quindi una volta tornato a casa dovrò pagare pegno e manderò il video ai diretti interessati. Una scommessa è una scommessa.
Sabato 11
La giornata di oggi viene così divisa: tarda mattina super mega colazione / pranzo. Pomeriggio trascorso insieme a Jonas e Fredrick dei Remedy. Nel raggiungere il loro hotel passo tra una via e l’altra seguendo Google Maps ed ogni tanto mi capita di infilarmi in qualche sorta di galleria piena di negozi inserita tra i vari palazzi. Trovo la cosa carina anche per il freddo che c’è fuori e la mia riflessione è stata che molto probabilmente la scelta di fare queste gallerie è proprio dovuta al meteo ed alle condizioni esterne. L’idea iniziale era di girare per la città, ma il vento ed il freddo ce la fa cambiare al punto da andare in un Lion Pub (birre a 35 corone, un po’ meno di 3,5€, tenetene conto!!) a berci un po’ di birre e ridere insieme. Come sempre, essendo in un posto nuovo mi guardo intorno e vengo colpito dalle differenze rispetto all’Italia. Sono le 15 circa e il pub ha i tavoli quasi tutti pieni con birre che scorrono a fiumi. Praticamente è la versione italiana di ‘prendiamoci un caffè’, ma molto più rilassata perché il caffè è molto sbrigativo e difficilmente ti fermi ad un tavolino, mentre qui sono tutti tranquilli a sorseggiare birre. Sono le 17 quando loro due si dirigono verso Malmö C ed io vado verso l’ultimo negozio di cd (Blue Desert Music) sempre con l’aiuto di Google Maps. Piccolo consiglio, se non fa freddo, nevica o piove, le distanze non sono esagerate e si possono coprire a piedi, soprattutto per chi ha due ginocchia funzionanti, non come me!! Arrivo che il titolare mi dice che ho 10 minuti prima che lui chiuda. Gli dico che vengo dall’Italia e che sono a Malmö per un concerto e per vedere i vari cd store, finisce che guardo tutto quello che di hard rock ha nel negozio e, un po’ perché non mi ricordo l’avevo già comprato o meno, ma mi compro Talisman ‘Talisman’ con cinque bonus tracks live. Scoprirò a casa di averlo già ma con nove bonus tracks. Pazienza, rimane un bel souvenir da Malmö. Dopo venti minuti lascio il negozio (gli avrò fatto pena) e mi dirigo verso il pub per passare ancora un po’ di tempo con Tezzi. Il locale è pieno, tanto che mi accomodo con altri quattro ragazzi con i quali inizierò a chiacchierare complice la maglia degli Hell In The Club. Mentre ceno con un’altra specialità svedese (maiale a fette con salsa ‘nonsodirvicosasiamaricordocipolle’ e i soliti mirtilli) mi diletto a guardare due ragazze che si giocano una bevuta a freccette tanto che poi una mi chiede se voglio partecipare anch’io. Non sto a dirvi il mio risultato patetico. La serata è appena iniziata ma ammetto di essere davvero stanco quindi saluto e mi abbraccio forte Tezzi e mi dirigo verso l’hotel in modo da riposare il più possibile.
Domenica 12
Ultimo giorno, potevo non godere appieno del breakfast?? Credo che quando sono uscito dalla stanza abbiano tutti festeggiato la mia partenza. Però ben sapendo che sarei atterrato per le 19 ho pensato che era meglio riempirsi per bene il pancino. E’ mezzogiorno quando lascio la stanza, mi faccio un ultimo giro tra i negozi, mi prendo due souvenir e con tutta calma mi dirigo verso la stazione (Malmö C). Dal negozio che vende i biglietti, trovo un po’ di giornali rock (ben sette se ricordo bene) uno dei quali (Sweden Rock) ha in copertina Mike Portnoy. Posso non prenderlo? Col biglietto in mano vado verso il binario, prendo il mio treno. Entrando nella stazione mi accorgo che i binari sono sulla destra ma l’accesso è chiuso da porte di vetro automatiche. Mentre sulla sinistra ci sono i negozi. Anche qui immagino che il tutto sia stato fatto per il clima per fare in modo che le persone possano aspettare al caldo e non in un binario freddo. Una volta trovato il binario, scendo ed aspetto il treno. Questa volta essendo giorno vedo tutto e faccio le fotografie. Che roba strana il treno che attraversa il Mar Baltico nel quale sono piazzate delle pale eoliche. E’ proprio vero che in Italia per certe cose siamo decisamente indietro. Aeroporto, check-in e tutto il resto. Volo che parte alle 17.00 con gate che chiude alle 16.45. Sono le 16 quando mi muovo dalla mia postazione dove stavo ricaricando il cellulare. Vi ricordate che vi ho detto che l’aeroporto è enorme? Ottimo, il mio volo è in culoalsignore e ci metto circa 20 minuti ad arrivare al mio gate, con tutto che ho dovuto velocizzare il passo (causandomi non poche noie al mio ginocchio… pazienza, recupererò in Italia). Imbarco, volo, atterraggio e la vacanza è davvero finita.
Sono stato di nuovo benissimo con tutti tanto che oggi, a distanza di qualche giorno, ho di nuovo voglia di ripartire per altre mete. Segnatevi due cose: gli Eclipse non hanno bisogno di nessuna presentazione, sono anni che ci regalano splendide canzoni al punto che sono uno dei gruppi di punta dell’hard rock melodico svedese ed il successo che stanno riscuotendo un po’ ovunque ne è la dimostrazione. C’è chi li critica perché le canzoni spesso sono simili o si assomigliano, bene, da NON musicista vi posso dire che magari pur essendo simili, l’unica qualità che hanno è che sono BELLE!!! Ciò che voglio dirvi è che io ho ascoltato a febbraio/marzo dell’anno scorso i Remedy su cd per la recensione, band a me sconosciuta e consigliatami da un amico. Poi mi è capitato di vederli dai vivo per otto date (come già scritto qui e qui), successivamente sono andato in Spagna (qui e qui) per altre quattro ed ho chiuso (per ora… chissà…) con questa data in terra svedese. La band ha in due anni fatto dei passi da gigante regalandoci due ottimi album. La coesione tra i membri è decisamente elevata e la determinazione di questi ragazzi di imporsi nel mondo musicale è fortissima. Quindi segnatevi il nome dei Remedy e non dite che io non ve lo avevo detto!!!
Remedy:
Living On The Edge
Marilyn
Sin For Me
Sunday At Nine
I Wanna Have It All
Angelina
Thunder In The Dark
Crying Heart
Moon Has The Night
Eclipse:
Roses On Your Grave
Got It!
All I Want
Run For Cover
The Storm
The Spark
Falling To My Knees
Runaways
Still My Hero (acoustic)
Downfall Of Eden
Masquerade
—Drum solo—
Saturday Night
Anthem
Black Rain
Never Look Back
Twilight
—–
Battlegrounds
Hardest Part Is Losing You
Viva La Victoria