Fleshgod Apocalypse + Graveworm + Subhuman + Inner Code + Apocalyptic Salvation @ Firenze Metal, Viper Theatre, Firenze, 16 novembre 2024
Il 27/11/2024, di Nicola Picerno.
Il festival Metal autunnale tanto atteso è finalmente arrivato e ad accoglierlo sarà il club old school punto di riferimento nel capoluogo toscano. Il Viper Theatre è custodito in un parchetto della periferia di Firenze, ottima location per un evento del genere.
Ad aprire le danze saranno gli Apocalyptic Salvation, band emiliano-romagnola che ci delizia con un Thrash/Death distruttivo e impetuoso. Un ottimo inizio, dunque, che getta le basi per quella che sarà una serata all’insegna del metallo più dirompente. È la volta degli Inner Code, giovane band tutta fiorentina che presenta sonorità Metalcore unite all’elettronica, rivelandosi una piacevole sorpresa: tecnici, innovativi ed energici.
Con i Subhuman invece raggiungiamo livelli di divertimento e coinvolgimento altissimi. I pilastri del Thrash/Death underground italiano infatti si dimostrano abilissimi nel trascinare il pubblico all’interno dei loro testi spesso orientati alla perversione, anche sessuale, ovviamente mantenendo toni leggeri e umoristici. Durante la loro esibizione inizia anche improvvisamente a volteggiare sulle teste dei presenti una simpatica orca gonfiabile, il che dovrebbe far comprendere abbastanza chiaramente l’atmosfera presente nel locale.
Dopo una breve tregua, pausa sigaretta o pausa birretta che sia, siamo pronti per uno dei momenti più attesi della serata. Una band che ha fatto la storia del metallo italiano, un vero onore averli qui con noi in questa magnifica serata: i Graveworm, capitanati dal leggendario Stefan Fiori, sono pronti per far tremare il Viper. Il loro particolare e dirompente sound che unisce il Black al Death, tingendolo con note melodiche, cattura i presenti. Il punto di forza però del gruppo tirolese è l’aggressività e allora via ai numerosi poghi e circle-pit. Stefan invoca e si gode anche un fantastico wall of death. La loro esibizione è uno splenodre, per occhi e orecchie. I presenti saranno per sempre grati agli organizzatori per aver invitato una band del calibro dei Graveworm.
Ed eccoci giunti dunque agli headliner, ormai non hanno bisogno di presentazione o introduzione alcuna, hanno esportato una qualità eccelsa in tutto il mondo portando, letteralmente, alta la bandiera italiana: è il momento dei Fleshgod Apocalypse. Sono Francesco Ferrini e Veronica Bordacchini, che sventola il tricolore, a dare il via allo spettacolo e quale modo migliore se non un duetto tra voce e pianoforte. I nostri ci deliziano subito con pezzi incredibili come ‘I Can Never Die’ e ‘Sugar’, inutile parlare dell’esecuzione impeccabile e sconvolgente. Il pubblico è in delirio all’ascolto dell’intro di ‘Minotauro’, una delle canzoni-simbolo della band centroitaliana. Chicca della serata è senza alcun dubbio la modalità con cui i Fleshgod decicono di introdurre la nuovissima ma già amatissima ‘Morphine Waltz’. In poche parole, il nostro leader Francesco Paoli dà il via a un waltzer, il pubblico si divide quindi in coppie e comincia a danzare. Paoli però, subito dopo, ironicamente specifica che il waltez verterà a 290 (bpm), vi lascio immaginare il furore alle note virtuose del Maestro Ferrini! Performance fenomenale che ci lascia a bocca aperta e senza fiato. A seguire, le mastodontiche ‘Bloodclock’, ‘The Fool’ e ‘The Violation’.
Siamo giunti al termine, ma i nostri hanno un’ultima sorpresa in serbo per noi. I Fleshgod Apocalypse ci salutano sulle note dell’unica e inuguagliabile ‘Blue (Da Ba Dee)’.
Galleria fotografica a cura di Debora Zuccarelli