Septicflesh @ Odeon di Erode Attico, Atene, 28 settembre 2024

Il 06/10/2024, di .

Septicflesh @ Odeon di Erode Attico, Atene, 28 settembre 2024

Rimettere piede ad Atene è sempre una grande emozione, in questo caso amplificata dall’hype terribile che ci ha accompagnati fin dall’annuncio dell’evento symphonic metal dell’anno: il concerto, sold out in pochi giorni, ai piedi dell’Acropoli dei Septicflesh affiancati dall’Athens State Orchestra guidata dal maestro Koen Schoots. Un evento che in molti aspettavano da tempo.

L’atmosfera suggestiva, le temperature estive, la maestosità dell’Herodion, l’entusiasmo del pubblico: uno sfondo perfetto per uno spettacolo intenso ed emozionante che ha messo in luce, con solennità e imponenza, il perfetto connubio tra musica classica e musica estrema. Per la prima volta nella storia è stato accordato il permesso ad una band metal di esibirsi in una location così prestigiosa, un sito archeologico emblematico, tra le cui pietre ha preso vita l’antica mitologia spesso ispirazione dei fratelli Antoniou. Ascoltare alcuni dei più bei brani della band, finalmente accompagnati da più di sessanta musicisti e dal coro, ha infine reso giustizia alla complessità delle orchestrazioni di Christos Antoniou e alla ricchezza della loro Dark Art.

Un Sotiris in splendida forma ci ha regalato una performance oscura e potente, una Fany Melfi da brividi soprattutto sul clean femminile di ‘A Great Mass of Death’ ha impreziosito un concerto già di per se sbalorditivo, Seth emozionato, oltre a non risparmiarsi neanche su una nota, non ha trattenuto le parole, ringraziando orchestra e pubblico più e più volte e dilettandosi in un lungo discorso in greco di cui avrei voluto capire il contenuto, Kerim chirurgico e marziale come sempre, chiuso nel plexiglass in mezzo all’orchestra, ha tenuto bene le redini di ogni brano. Dino e Christos brillanti alle chitarre hanno reso ogni riff e ogni assolo unico e indimenticabile, fondendosi al maelstrom sonoro creato dall’orchestra.

Esplosioni di giubilo commosso e ovazioni per le iconiche ‘Persepolis’, ‘Prometheus’ e ‘Anubis’ così come per le più giovani ‘Martyr’, ‘Dark Art’ e ‘Hierophant’, una scaletta apprezzata e bilanciata, arricchita da ‘Coming Storm’, suonata live per la prima volta. Non ci è mancato il non poter pogare, non ci sono mancati la birra e i volumi spaccatimpani. Ognuno dei quasi 5000 spettatori ha avuto un grande rispetto per il sito e si è lasciato trasportare con palese coinvolgimento dallo spettacolo di suoni e luci e scenografia, ammaliati dalla professionalità e dalla perfetta sincronia tra band e orchestra. Un’oscura armonia l’ha fatta da padrone, serpeggiando dagli strumenti a ogni posto in platea, avvolgendoci in un’aura mistica e cupa che si è impossessata di noi tutti per le ore a venire.

Due ore di spettacolo sono volate, quasi non ci sono bastate, il sentimento che più ho visto disegnato sulle facce sia del pubblico sia della band è stata gratitudine, forse per aver reso possibile un sogno di molti, in primis dei Septicflesh, soprattutto perché a casa loro e non oltreoceano, ovvero creare un evento culturale, dar vita ad un symphonic metal viscerale e ieratico, suonato magistralmente in compagnia di un’orchestra in un posto grondante storia e leggenda. Da brividi.
La storia l’hanno fatta i Septicflesh stasera, e resterà senza dubbio impressa a fuoco negli occhi, nelle orecchie e nel cuore di chi c’era.

 

Galleria fotografica a cura di Giacomo Calviello e Manolis Varouchas

Setlist:
The Vampire from Nazareth
Neuromancer
Pyramid God
Portrait of a Headless Man
Coming Storm (Live debut)
Martyr
A Desert Throne
A Great Mass of Death
Prometheus
Communion
Hierophant
Persepolis
Anubis
Dark Art

 

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