Greta Van Fleet @ Mantova, 7 luglio 2024
Il 13/07/2024, di Luigi Balzano.
Per la data estiva dello ‘Starcatcher World Tour’, i Greta Van Fleet toccano Mantova, ospiti dell’eccezionale location di piazza Sordello. L’attesa del tramonto porta un po’ di fresco e porge un piacevole preludio allo spettacolo che verrà.
Lo show inizia con il calare del giorno: il quartetto, accolto dalla folla esultante, si presenta al pubblico aprendo il concerto con due brani estratti dall’ultimo album. Il pubblico risponde bene e anche il terzo pezzo scorre tra tanto groove, virtuosismi tecnici e vocalizzi estremi.
Siamo ormai alle ultime luci del giorno, e una monumentale introduzione di chitarra acustica fa da ouverture alla ballad ‘Meeting the Master’, il primo singolo estratto da ‘Starcatcher’. Segue quindi ‘Heat Above’, un altro pezzo lento impreziosito da improvvisazioni di chitarra e voce, che vede Josh simpatizzare giocosamente con gli spettatori scherzando con due bicchierini (di whiskey?). Le canzoni sono intonate in armonia da tutto il pubblico, complice anche il volume moderato dell’intera esibizione. La performance è resa ulteriormente mistica dalle ombre dei tre fratelli che si stagliano allungandosi sulla facciata di Palazzo Bonacolsi, creando di fatto una scenografia parallela sul lato della piazza, con le silhouettes dei musicisti e dei loro strumenti che danzano sulla parete fin quasi a lambire i merli ghibellini, che insieme alla Torre della Gabbia incorniciano la scena.
La notte è arrivata, ed è quindi il momento di ‘Highway Tune’, ormai storico successo della band. L’esecuzione offre la prova della consolidata esperienza di palco del quartetto: prima è aggiunta una parte solista di basso, poi il cantante regala rose bianche al pubblico, quindi è il turno di un bel assolo di chitarra, mentre Josh mette in scena un simpatico siparietto con degli occhiali da sole che intanto sono volati sul palco, e dopo un improvviso stacco di batteria è offerto un altro refrain. Il pezzo soddisfa a pieno le aspettative, con l’imprevedibilità dell’esecuzione che rende la performance frizzante, trascinando gli spettatori in una energetica frenesia.
Dopo l’immancabile assolo di batteria è il turno di ‘Black Smoke Rising’, altro cavallo di battaglia del gruppo, ancora arricchito da un fantasioso assolo finale con stacchi sincopati e veloci fraseggi eseguiti con la chitarra dietro le spalle. Seguono altri tre brani estratti dall’ultimo album, eseguiti con precisione e tanta chimica di gruppo. Spicca fra le altre l’esibizione di ‘The Archer’, dove Jake dà prova di grande chitarrista con una complessa quanto lunga fuga strumentale accompagnata da giochi pirotecnici che ne esaltano l’impatto.
I ritmi rallentano con ‘Light my Love’ e tutta la piazza torna a cantare sulle note dei Greta Van Fleet, esplodendo all’unisono con fragore nei passaggi più catartici ed omaggiando gli artisti con lunghi applausi. La traccia finale di ‘Starcatcher’ è anche quella scelta dal quartetto per chiudere la serata, non senza salutare ancora una volta il proprio pubblico con tanto calore.
La band, gli spettatori e perfino i grandi palazzi della piazza hanno sincronizzato per una sera le loro vibrazioni, innescando una simpatia impalpabile eppure vividamente ardente.
Set list:
The Falling Sky
The Indigo Streak
Caravel
Meeting the Master
Heat Above
Highway Tune
Drum Solo
Black Smoke Rising
Fate of the Faithful
Sacred the Thread
The Archer
Light My Love
Farewell for Now
Galleria fotografica a cura di Francesco Consolini