Madball + Caged + Bislers @ Circolo Blackstar – Ferrara, 2 luglio 2024
Il 04/07/2024, di Francesco Faniello.
Il Blackstar Garden si conferma luogo ideale per la dimensione live “estiva”, laddove lo spazio interno lo è per quella della stagione invernale. Gli esempi in merito in questi anni non sono mancati, a partire dall’unplugged (!) dei Nabat o dal set (acustico anche esso) di Fiumani in un periodo non facile qual era stato quello post lockdown.
Stavolta tocca al sound di matrice newyorkese di un gruppo come i Madball, tra i massimi esponenti in questo senso, e non potevamo non presenziare! Dopo l’hardcore viscerale e dalle tinte stradaiole dei locali Bislers, tocca ai Caged e al loro set politicizzato di vegan sXe HC: una formula che è di per sé una dichiarazione di intenti, sia per i contenuti che per le sfumature. Siamo dinanzi a composizioni spigolose di matrice Snapcase, con una buona dose di sano thrash metal apportata dalla chitarra e da un rifferama in stile Slayer, ma il fulcro è la scelta militante che tuona contro il consumismo a suon di X sulle mani come non si vedeva da tempo, in Italia come a Washington DC. Un quartetto che sa il fatto suo, questo è certo.
È l’ora degli headliners e la folla delle grandi occasioni è qui tutta per loro: l’attacco dello show dei Madball ha un impatto allucinante, con il frontman Freddy Cricien (che a stento riconoscevo con una chioma più folta di quanto ricordassi) che salta da una parte all’altra del palco, offrendo dignità allo stage diving praticato a profusione sin dalle prime note del set. Di acqua sotto i ponti dall’uscita di ‘Demonstrating My Style’ ne è passata e i Nostri non sono più i newkids della scena, portando co sé l’esperienza dei veterani assieme all’orgoglio NYHC che passa anche attraverso la dichiarazione di come i vari membri abbiano origini italiane o più in generale “latine” nel sangue, o attraverso i doodle di trujilliana memoria, con un gradito accenno del frontman al classicone d’ordinanza di Domenico Modugno!
Un’attitudine che non cede un passo, reduce dal calderone dell’Hellfest e ora qui a Ferrara – come dichiarato dallo stesso Cricien – fautrice di un sound che è quasi una danza tribale dispiegata tra Harlem e il Queens passando per il CBGB da dove tutto ha avuto inizio. All’inno ‘Pride (Times Are Changing)’ e alle altrettanto anthemiche ‘Down by Law’ e ‘Streets of Hate’ va la palma dei pezzi che hanno segnato un set concentrato e dalla grande carica hardcore, degno antipasto di quanto ci attenderà all’annuale Distruggi La Bassa previsto per fine mese…