Kee Marcello performs Europe PT 2 @ Sweden Tour, 10-13 aprile 2024
Il 18/04/2024, di Andrea Lami.
Seconda parte del tour diary di questa stupenda esperienza che mi ha portato a Nord come mai mi ero spinto nel corso della mia vita. Un’esperienza incredibile perchè per dieci giorni ho potuto vivere fianco a fianco con questi straordinari musicisti, riuscendo a instaurare un rapporto di amicizia con alcuni dei miei eroi di gioventù, arrivando al termine di questo viaggio ad apprezzarli non solo da un punto di vista puramente musicale ma anche umano. Kee Marcello, insieme a un autentico super gruppo, ha portato in giro per la Svezia i successi tratti dagli album degli Europe ai quali ha messo mano, ‘Out Of This World’ e ‘Prisoners In Paradise’; questo è il resoconto di un tour che, speriamo, possa approdare presto anche in Italia.
Mercoledì 10 aprile Gävle – Centralteatern
Dopo due giorni di day off, utilissimi per ricaricare le batterie e per dedicarsi un po’ a sé stessi (alle fidanzate, alla famiglia, alla propria casa e, per il sottoscritto, al cazzeggio…) ci rimettiamo in pista di primissima mattina perché la prossima tappa è Gävle, a quasi 600 chilometri da Göteborg e per il nostro driver Liro sarà una bella sfacchinata. Salutiamo il tour manager Robin, accogliamo Andreas che sarà l’angelo custode della band per le restanti date del tour e ci mettiamo in viaggio. Kee, che in questi giorni è stato a casa sua così come Ken, si presenta all’appuntamento con una borsata di snack utilissimi per “spezzare” un viaggio di oltre sei ore poi, una volta preso posto davanti accanto al driver, ci mettiamo in viaggio. Sono trasferimenti utilissimi per poter scoprire il lato “umano” dei musicisti nonché funzionali allo show, perché durante il tragitto spesso ci si trova a discutere su come suonare certe parti dei brani, su come gestire determinate situazioni dello spettacolo…tutte cose che verranno poi messe in pratica al momento del soundcheck e che consentiranno allo show, data dopo data, di crescere e migliorare. Arriviamo in quella che sarà la venue di questa sera e, ad accoglierci, troviamo un Teatro. Andreas, che viaggia un’ora avanti rispetto al gruppo, è già al locale ad attenderci e a controllare che sia tutto a posto una volta arrivata la band: dal catering al palco tutto è perfetto e questo consente ai musicisti di doversi concentrare unicamente su ciò che devono fare: suonare. Vista la particolarità della location il concerto di questa sera viene ripreso da una troupe con quattro telecamere fisse e una mobile, perché l’intenzione è quella di ricavare un DVD live da questo show. Come sempre in apertura troviamo i Remedy che scaldano il pubblico a dovere destando non poca curiosità, tant’è che a fine concerto saranno in molti a venire al banchetto del merch affidato al sottoscritto per l’occasione, a chiedere informazioni sul gruppo. Kee Marcello e la sua band, dal canto loro, sfoderano ancora una volta una prestazione impeccabile. Jakob sui palchi grossi si scatena confermandosi un autentico animale da palcoscenico, la sezione ritmica è davvero poderosa, Michele copre perfettamente il doppio ruolo di cantante e tastierista suonando tutte le parti e cantando da solista (purtroppo) solamente in ‘Just The Beginning’, purtroppo perché il pubblico dimostra ogni sera di apprezzare tantissimo le prove vocali del “nostro” cantante. E Kee? Kee è in forma strepitosa, non sbaglia una nota, le sue esecuzioni sono di una precisione chirurgica e la sua velocità è pazzesca. Uno spettacolo nello spettacolo. A fine concerto i musicisti con grande disponibilità si fermano a firmare autografi ai numerosi fan presenti, quindi allo scoccare della mezzanotte tutti in albergo. Nonostante la stanchezza, al nostro arrivo troviamo ad accoglierci un Forza 4 che attiva la competitività di Michele, che conoscendo il mio valore in questo gioco mi sfida…e vince. Perché lui è un vincente e tutto quello che fa gli riesce bene. E’ la sua forza e non posso che ammirarlo. Dopo un’altra sconfitta mi rintano in camera, domani abbiamo altri 200 Km da fare e non sono pochi… Buona notte!
Giovedì 11 aprile Sundsvall – Centralen
Partiamo di mattina presto alla volta di Sundsvall, il tempo è clemente e il viaggio ne beneficia. Costeggiamo un lago ghiacciato e non nego che, essendo abituato alle temperature attuali in Italia, la cosa mi fa un po’ effetto ma allo stesso tempo è affascinante. A bordo strada ci sono mucchi di neve un po’ ovunque, mi aspettavo di trovare pinguini e orsi polari ma con piacere vedo che la temperatura è accettabile, come stare a Sestriere a settembre. Quando arriviamo in albergo riceviamo la piacevole sorpresa che, a questo giro, i pasti sono compresi. Addio quindi agli hamburger e ai panini che ci hanno spesso fatto compagnia durante queste giornate e ci possiamo gustare un’ottimo pesce fritto con patate, apportando una ghiotta variazione al nostro menu. Dopo il teatro di ieri, il locale che ci ospita oggi è il Centralen, una location davvero bella con il ristorante al pian terreno mentre, a -2, si raggiunge quella che pare essere un’ex discoteca, un locale da concerti con un palco molto bello e ampio. Dopo un’ottima prova dei Remedy, sempre più rodati e amalgamati, tocca alla Kee Marcello Band che, come sempre, offre uno spettacolo preciso come un orologio svizzero. Da segnalare la prova strepitosa di Michele Luppi su ‘Just The Beginning’ tanto che, alla fine, il banchetto del merch è preso d’assalto dai fan che vogliono saperne di più su questo incredibile cantante. A fine show tappa rapida in un pub ma duriamo poco, domani mattina sveglia alle sette.
Venerdì 12 aprile Umeå – Toontrack
Il ritrovo oggi è alle 7.50 nella hall. I nostri spostamenti sono scanditi da MasterTour, una app sulla quale è presente l’intera tabella di viaggio del tour. Tutto è organizzato al secondo: ritrovi, partenze, arrivi, pasti, dati dei locali dove suoneremo, mappe… in questo modo errori e contrattempi dovrebbero essere ridotti all’osso. Personalmente cerco di trovarmi nella hall dell’albergo sempre per primo, sono ospite e non voglio in alcun modo rallentare la band, eppure nonostante ce la metta tutta per essere primo, trovo sempre Kee già pronto e preparato. Oggi mi attendeva facendo una colazione piccante: è bello vedere on the road i gusti differenti, anche gastronomici, delle persone straniere. Quando prendiamo posto sul van a 9 posti cerco sempre di variare posto in modo da poter dialogare un po’ con tutti. Kee si siede sempre davanti e, durante gli spostamenti, si dedica all’attività social, andandosi a leggere i report, commentando le foto, condividendo e rispondendo alle mail. Non posso fare a meno di osservare le dita della sua mano sinistra, costantemente in movimento quasi volesse tenerle calde. Darby solitamente alla partenza si presenta carico, parla di musica, scherza…poi strada facendo si chiude nei suoi pensieri. Oggi viaggio insieme a Jakob, e ne approfittiamo per parlare dei nomi delle band, da quelli più belli a quelli meno riusciti. Concordiamo che Led Zeppelin sia un nome davvero cool, mentre mi dice che ‘The Poodles’ (barboncino) come nome fa abbastanza schifo, però alla fine funzionava. Durante il tragitto fiancheggiamo il Mare del Nord ed è davvero uno spettacolo della natura. Quando dopo quattro ore di viaggio arriviamo al Droskan, una sorta ristorante con al piano di sotto lo spazio per i concerti. Al mio arrivo al locale trovo tutto il merchandise a destinazione, devo solo allestire il banchetto: ci sono le felpe, le magliette (quelle nere di Kee vanno a ruba), i CD, il disco dei Killing Touch, i vinili di Jakob…è bello vedere la professionalità dell’organizzazione anche nella predisposizione del banchetto, con il risultato che mi mettono nelle condizioni ideali per fare il mio lavoro senza pensare a nulla. Durante il pomeriggio ne approfittiamo per una visita ai Toontrack, una splendida villa su due piani, con una gigantografia di Darby Todd all’ingresso. In questo posto vengono realizzati programmi utilizzati dai musicisti e si respira musica in ogni angolo, dai flipper griffati Iron Maiden ai…bidoni della spazzatura con Lemmy e Black Sabbath! Il padrone di casa ci fa fare un giro turistico mostrandoci praticamente tutto, mentre nel megaschermo all’ingresso è proiettato il video del live della Kee Marcello’s band tenutosi a Stoccolma. Umeå è la città dove Kee è cresciuto, per questo riceviamo tantissime visite, come quella di Elwin Wikstroem, un bambino di 12 anni la cui nonna andava a scuola con la mamma di Kee Marcello, cresciuto a pane e Europe e grande fan di Kee proprio come la sua mamma Marinette. Elwin, con la chitarra a tracolla non nasconde l’emozione e il chitarrista lo accoglie con estrema disponibilità, non solo regalandogli una delle sue magliette e la setlist firmata da tutti, ma portandoselo sul palco e spiegandogli qualche accordo. Anche questa sera i biglietti della serata sono andati a ruba regalando alla band il sold out. Si parla di 500 persone più gli accrediti vari. L’entusiasmo è tangibile… siamo alla penultima data del tour e ormai la band si muove come un orologio svizzero nonostante l’immancabile stanchezza. Sarà difficile staccarmi da questi ragazzi e lasciarmi l’esperienza alle spalle, ma non pensiamoci, abbiamo ancora un’ultima data alle porte.
Sabato 13 aprile Luleå – O’Leary’s
Per l’ultima data ci spostiamo ancora più a nord. Il concerto della sera prima ha lasciato strascichi di spensieratezza. A fine concerto sono state davvero tante le persone che sono venute a salutare Kee e a ricordare i tempi passati, i sorrisi e le strette di mano si sono sprecate e abbiamo respirato davvero tanta positività. Oggi il ritrovo è alle otto, abbiamo davanti altre tre ore e mezza di viaggio per arrivare quasi alle porte della Finlandia, oltre 250 Km che scivolano via tra risate, battute e spensieratezza, tanto che arriviamo quasi senza accorgercene all’O’Leary’s, un locale pazzesco un po’ american bar, un po’ pub, un po’ casinò, un po’ pista da bowling, un po’ sala da concerti. Fantastico! Come di regola tocca ai Remedy ad aprire le danze con la loro energia sprigionata da canzoni come ‘Living On The Edge’ oppure ‘I Wanna Have It All’, brani nei quali io abbandono il banchetto del merchandise per andare a cantare e ballare insieme alla band. Il rapporto creato con loro è una delle altre note positive di questo tour, cinque ragazzi con voglia di divertirsi, sempre sorridenti che spero di rincontrare al più presto. Durante la loro esibizione succede una cosa del tutto particolare e cioè un signore con una splendida barba bianca (Peter) si avvicina al banchetto, iniziamo a chiacchierare ed entriamo subito in sintonia, tanto che dopo avergli raccontato la mia storia ha voluto abbracciarmi, se per me non fosse stato un problema. Cosa che non è stata e così ci siamo trovati abbracciati più di una volta. Questo gesto mi ha colpito davvero un sacco al punto da chiedergli una fotografia ed un contatto perché traspariva dai suoi occhi la felicità nel vedermi realizzare un sogno (e lui non sapeva che al ritorno ne avrei realizzato uno ancora più grande!). E’ stato davvero toccante non solo trasmettere il mio entusiasmo, ma vedere che una persona che qualche minuto prima era un estraneo, è entrato in empatia con me in quella maniera così forte. Che emozioni!
Le due esibizioni di questa sera sono un po’ per tutti all’insegna della nostalgia sotto tutti i punti di vista, perché l’avventura volge al termine e perchè la scaletta della Kee Marcello’s band è stata per molti anni la colonna sonora della mia vita. Quando il concerto attacca con ‘Break Free’ ho la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che questa non è una semplice tribute band ma un gruppo con gli attributi, che è andato cementandosi data dopo data, e già nella seconda canzone ‘More Than Meets The Eye’ il successo è un dato di fatto. La chitarra di Kee Marcello è quasi impeccabile, e quando esegue i fantastici assoli di chitarra in ‘Ready or Not’ e ‘Sign Of The Times’ è difficile credere che questo uomo abbia compiuto 64 anni. Oltre allo stesso Kee, la band non sbaglia un colpo per tutta la durata del concerto. Jakob dal canto suo butta sul palco tutta la sua esperienza con un linguaggio scenico che ricorda i migliori Coverdale, Tyler ma anche Tempest. Fa piacere sentire ancora dal vivo una serie di canzoni che, spesso, gli Europe avevano trascurato. Brani come ‘Bad Blood’, ‘Girl From Lebanon’ e ‘Halfway To Heaven’ sono tra i migliori degli Europe e vengono proposti stasera in versioni che sono quanto di più vicino all’originale si possa ottenere. Anche ‘Got Your Mind In the Gutter’ e la un po’ dimenticata ‘Just The Beginning’ resa unica dalla performance vocale di Michele, suonano meglio che su disco, e le ballate ‘Homeland’ e ‘Prisoners In Paradise’ sono tra i momenti migliori della serata grazie ai gustosi assoli di chitarra di Kee e alla splendida voce di Samuel. Mentre il finale obbligatorio di ‘Superstitious’ e l’impertinente bis di ‘Yesterday’s News’ riverberano tra la folla, è chiaro che Kee Marcello performs Europe è molto più di uno stanco atto di nostalgia. È un tributo affettuoso a un periodo straordinario della storia degli Europe. E non solo.
La serata volge al termine con i ragazzi della band che vengono al banchetto per i classici selfie ed autografi senza lasciare nessuno insoddisfatto. La grande professionalità unita alla disponibilità ha reso questo tour indimenticabile per chiunque sia venuto a dividere qualche ora con noi.
Questi dieci giorni in Svezia, al seguito di musicisti che ho sempre ammirato rimarranno una delle esperienze più belle della mia vita. Tutti i dubbi relativi al creare e gestire rapporti con i partecipanti a questo tour, saper risolvere i problemi relativi a spostamenti vari (voli partenza ed arrivo), cercare di essere preciso e puntuale nel dare una mano o il semplicemente non essere d’impaccio, sono le problematiche che mi giravano in testa prima di partire e che, in un batter d’occhio sono svanite, un po’ per la professionalità dei musicisti (ma anche degli addetti ai lavori) ed un po’ per il fattore umano che è stato messo in campo. Certo, avere un musicista italiano (e che musicista!) come Michele Luppi nella band mi ha agevolato parecchio, ma la complicità che giorno dopo giorno si è creata con la band mi ha sicuramente stupito ma allo stesso modo reso felice. La stessa complicità che ho creato sia con il driver/backliner (Liro) ma anche con i tour manager (Robin/Andreas) e soprattutto con i Remedy, i quali, nell’ultima serata hanno voluto avvolgermi in uno splendido abbraccio immortalato da una fotografia che conserverò gelosamente. Un po’ come conserverò il ricordo e la fotografia che Jakob ha voluto solo con me in aeroporto o gli abbracci e le parole che Kee mi ha riservato quando gli ho fatto un resoconto delle vendite prima dei saluti finali.
Come mi ha detto Peter appena finito il mio racconto, non dimenticatevi mai di inseguite i vostri sogni. Inseguiteli sempre. Lui non lo sapeva ma io al ritorno avevo un altro sogno che mi stava aspettando e che si sarebbe realizzato di lì a poco. Le sue parole mi hanno regalato ancora più determinazione. Amo ascoltare le persone con più esperienza, c’è sempre da imparare. Let the good times rock