Mr. Big + Jared James Nichols @ Live Club Trezzo 3 Aprile 2024
Il 10/04/2024, di Dario Cattaneo.
In un periodo in cui le band – soprattutto quelle ‘all’addio’, cioè alle prese con il loro supposto ultimo tour – tendono a fare un grande uso di scenografia e tecnologia, ecco invece un band che mostra di andare nella direzione opposta. Stiamo parlando dei Mr. Big, 36 anni di carriera, che proprio adesso stanno appunto girando (per l’ultima volta?) il mondo con i propri strumenti, portando uno show per una volta non fatto di luci, suoni e scenografie… ma di buona musica, maniche rimboccate e tanto sudore.
Prima di arrivare però al concerto di Martin, Sheehan e Gilbert, parliamo con piacere anche della figura il cui nome sul poster fa capolino subito sotto i Mr. Big, Jared James Nichols. Onesto e dotato mestierante della scena hard/blues, il buon Jared vanta infatti tre solidi album pubblicati a partire dal 2015, dai quali può attingere con comodità per gestire una setlist anche più lunga di quella a lui concessa in questa serata. Ma, si sa, il tempo talvolta è tiranno, e nei circa venti minuti a sua disposizione il Nostro, accompagnato dai fidi compagni Ryan Rice (batteria) e Brian Weaver (basso), si dedicano anima e corpo a cercare di far entrare nella testa dei presenti cinque o sei canzoni. Anche se non conosciamo bene i brani, l’opener ‘Easy Come, Easy Go’ ci colpisce per la sua freschezza, cosi come anche le vibrazioni blues di ‘Throw Me To The Wolves’, davvero carine. Applaudiamo anche l’idea di chiudere le danze con un infuocata versione del classico ‘War Pigs’ dei Sabs… un bellissimo regalo alla folla presente che – ricordiamo – come media ha anche una certa età.
Ci vuole però poco per ‘archiviare’ (in senso buono) il bravo Nichols, soprattutto se dopo di lui gente come Gilbert e Sheehan stanno per salire sul palco. Puntualissimi alle 21:30 si alzano le luci, e su un palco tutto sommato basico ecco presenti i quattro musicisti. Solo loro per due ore, niente coristi, niente comparsate, niente al di fuori della musica: solo quattro uomini e le loro note. Il concerto, costruito diciamo in tre parti, prevede prima la riproduzione rapida di alcuni cavalli di battaglia della band. Si entra poi nella fase di riproduzione per intero del capolavoro ‘Lean Into It’, per chiudere con una serie di sorprese (leggerete nel seguito) che hanno rappresentato la vera ciliegina sulla torta dell’intera serata. Come dicevamo, il primo quarto d’ora è dedicato a quei brani che sempre trovano posto nelle scalette dei Nostri… ‘Addicted To That Rush’ riscalda il pubblico con note provenienti da tre decadi fa, ‘Take Cover’ solletica le nostre corde vocali facendoci cantare su una delle più suadenti canzoni della band, mentre ‘The Price You Gotta Pay’ fa rockeggiare un po’, in attesa appunto di rivelare il piatto forte, ovvero la riproposizione del celebre terzo album ‘Lean Into It’. I vari brani del lavoro vengono suonati con simpatia e competenza, fornendo il giusto supporto a un Martin purtroppo un po’ sgolato, e non ponendo nessuno sul piedistallo più dei compagni: i Mr Big sono bravissimi a dividersi la scena da quel punto di vista. Che si tratti dei brani più sanguigni come ‘Alive and Kikin’ o ‘Voodoo Kiss’, di quelli più melodici come ‘Green Tinted Sixties Mind’ o ‘Just Take My Heart’ o degli anthem come ‘Never Say Never’ o ‘CDFF Lucky This Time’ i Nostri sono bravi a trovare il modo giusto di riproporceli, e se anche nessuno è veramente come da disco, l’impressione di aver sentito i musicisti divertirsi nel riproporcele è tangibile. La parte forse più divertente è però quella conclusiva, che come dicevamo esce un po’ dal concetto di concerto classico e ci presenta invero molte sorprese. Il primo regalo, forse atteso, è la famosa cover di ‘Wild World’ di Cat Stevens, cantata a gran voce da tutti i presenti e interpretata bene anche da Martin. Segue un pirotecnico assolo di Gilbert che sfocia poi nella scanzonata ‘Colorado Bulldog’. Senza nemmeno fermarsi il palco se lo prende Sheehan con un assolo di basso davvero mitragliante. Inizia poi un simpatico siparietto dove i quattro si cimentano in diverse cover… e dopo la riproposizione di ‘Shy Boy’ dei Talas (pima band di Sheehan), ecco un simpatico cambio di strumenti dove possiamo assiste alle esibizioni di Gilbert alla batteria, Martin al basso, D’Virgilio alla chitarra e il grande Sheenan alla voce, una trovata davvero divertente che chiude una serata dedicata appunto alla musica, decisamente ben suonata ma presentataci anche nella sua declinazione più divertente.
Mr Big setlist:
Addicted to That Rush
Take Cover
Price You Gotta Pay
Daddy, Brother, Lover, Little Boy (The Electric Drill Song)
Alive and Kickin’
Green-Tinted Sixties Mind
CDFF-Lucky This Time
Voodoo Kiss
Never Say Never
Just Take My Heart
My Kinda Woman
A Little Too Loose
Road To Ruin
To Be With You
Wild World (Cat Stevens cover)
Colorado Bulldog
Shy Boy (Talas cover)
30 Days In The Hole (Humble Pie cover)
Good Lovin’ (The Olympics cover)
Baba O’Riley (The Who cover)