Milady Metal Fest 6 @ Arci Tom, Mantova, 20 gennaio 2024

Il 25/01/2024, di .

Milady Metal Fest 6 @ Arci Tom, Mantova, 20 gennaio 2024

Sesta edizione per il Milady Metal Fest, ricca rassegna mantovana caratterizzata da band con sole voci femminili, per la quale personalmente ancora fresco è il ricordo della scorsa edizione, che se da un lato aveva vinto per quell’amalgama di condivisione musicale venutosi a creare tra i gruppi partecipanti, facendo in modo che ad uscirne vincitore fosse proprio il festival, dall’altro non potè nascondere quell’unica pecca organizzativa che, tra i vari cambi palco, aveva portato ad un accumulo di ritardo che trascinò gli headliner Illumishade ad esibirsi con un’ora di ritardo.
Come sarà andata questa volta?

Le premesse, in quanto a tempistiche, non sono delle migliori quando intorno alle 17:00 molta gente è ancora in fila per le scale che portano all’ Arci Tom, desiderosa di pagare il biglietto, e le porte, la cui apertura era prevista per le 16:00, sono ancora chiuse, con l’ovvia conseguenza che la band d’apertura, i Demetra’s Scars, debba iniziare un pò dopo l’orario perstabilito. Poco male, perchè bisogna ammettere che come opener il quartetto è rispettabilissimo e scalda subito i presenti sin dal primo pezzo ‘The Monster I Used To Be’, e nonostante qualche problemino di suoni porta a casa egregiamente lo spettacolo, grazie ad un alternative Metal spesso rabbioso grazie anche al violento drumming di Yassir Belfartas. Tra i brani in scaletta, spicca il nuovo singolo ‘They Taught Me’, uscito lo scorso dieci gennaio, e la reinterpretazione del brano di Rockwell ‘Somebody’s Watching Me’.

E se i problemi tecnici avevano colpito solo leggermente i Demetra’s Scars, quando arriva l’ora delle Hellfox questi sembrano presentarsi in tutta la loro furia. Dispiace molto, infatti, che la prova del quartetto alternative Metal tutto al femminile (l’unico della serata) sia stata pesantemente condizionata da problemi audio, con la voce a sovrastare spesso il tutto, e continui tentativi di taratura che hanno influenzato uno show per il quale, tuttavia, l’enorme buona volontà delle ragazze è stata sufficiente a portarlo a casa. Peccato, perchè il sottoscritto riserbava un bel ricordo dopo l’esibizione assieme ai Deathless Legacy vista neanche un anno fa a Ranica, nel bergamasco: da rivedere il prima possibile in un’occasione più fortunata.

Tocca quindi ai lombardi Degrees Of Truth portare on stage il loro symphonic Metal. La band, fresca dell’ultima fatica in studio ‘Alchemists’ (pubblicata a giugno scorso) sin dall’opener ‘Godless Symphony’ dimostra tutta la sua versatilità musicale, fatta di un genere che sa pescare un pò ovunque, da sinfonie cinematografiche care a Hans Zimmer sino al symphonic Metal degli Epica. Sugli scudi il soprano Claudia Beltrame, camaleontica nella sua prova vocale e ben supportata dal resto della band. Una piacevole conferma di classe sopraffina; speriamo che lungo questo 2024 le occasioni non manchino ai Degrees Of Truth per farsi conoscere maggiormente lungo lo stivale.

Setlist:
Intro
Godless Symphony
Over The Tide
Finite Infinite
Flightmare
Long Way
Alchemists
World
Tiny Box Of Horrors
Proximate

Inutile nascondere che in molti aspettavano la prima esibizione italiana degli Alterivm; qualcuno è venuto giustamente apposta per la nuova band di Nicoletta Rosellini (Kalidia, Walk In Darkness), che l’otto marzo prossimo debutterà per AFM Records con il full lenght ‘Of War And Flames’. Ed è forse questa l’unica pecca di un’esibizione perfetta: con un disco ancora da pubblicare, nonostante il vivo interesse e la calda partecipazione del pubblico, dispiace dover attendere ancora un pò per poter assaporare la prima prova in studio del quintetto (questa sera, purtroppo, orfano del chitarrista Paolo Campitelli per problemi di salute), le cui copie ad esibizione terminata sarebbero altrimenti andate a ruba allo stand del merchandise. Ciò nonostante, come già scritto la band è apprezzata e si fa apprezzare, i tre singoli estratti ‘Drag Me To Hell’, ‘Siren’s Call’ e ‘Of War And Flames’, oltre alla cover dei Sabaton ‘Bismarck’, non solo vengono ben accolti, ma c’è chi già li canta, ed il tutto viene reso ancor più piacevole quando ai lati del palco salgono Alessandro Jacobi (Elvenking, Moonlight Haze) e Stefano Sbrignadello (Great Master), accorsi a dare man forte a Nicoletta ornando i cori della setlist, dopo quelli già registrati su ‘Of War And Flames’. Concerto più che positivo, che altro non ha fatto se non sperare che l’otto marzo arrivi presto.

Setlist:
Intro
Drag Me To Hell
Circe’s Spell
Siren’s Call
Frozen Throne
Of War And Flames
Bismarck
Firebringer
Crossroads Inn
Hear My Voice

Con tutto il rispetto per chi si è esibito fino a qui, è palese che quando ad introduzione conclusa i co-headliner White Skull intonano ‘High Treason’, l’asticella si alzi parecchio. D’altronde la ciurma capitanata da Tony “Mad” Fontò, come ricorderà Federica “Sister” De Boni durante lo show, è attiva dal 1988, e la gavetta oltre che l’esperienza non è un qualcosa che si compra al mercato. Parliamo di una band nella top ten del Metal tricolore per quanto acciaio rovente ha saputo donare nei decenni, e questa sera lo ha dimostrato. Lo show è tirato, i brani selezionati micidiali e il quintetto (causa influenza, non è purtroppo della partita il bassista Giovanni Raddi) semplicemente perfetto, da un Valentino Francavilla che fa piovere riff e cavalcate a go go con la sua sei corde, alla precisione maniacale di Alex Mantiero dietro le pelli (batterista della serata per distacco), ad Alexandros Muscio che fa capire quanto le tastiere siano fondamentali nel sound dei vicentini, sino al carisma di Federica “Sister” De Boni, vocalmente potente e grottesca al tempo stesso. ‘Tales From The North’, venticinque anni il prossimo ventisei febbraio, viene saccheggiato con la titletrack, ‘The Killing Queen’ e la conclusiva ‘Asgard’, mentre ‘Ad Maiora Semper’, ‘Skull In The Closet’ e ‘Black Ship’ sono un coro continuo con il pubblico, ‘The Roman Empire’ non fa prigionieri, ed i White Skull si confermano, almeno personalmente, la migliore band della serata.

Setlist:
Intro
High Treason
Metal Never Rusts
Tales From The North
I Am Your Queen
Ad Maiora Semper
The Killing Queen
Red Devil
Skull In The Closet
The Roman Empire
Black Ship

Encore:
Asgard

Ed è quasi mezzanotte quando il quintetto dei Temperance sale velocemente sul palco; bisogna constatare come molti, tra il pubblico, date le t-shirt indossate siano lì per il gruppo guidato dall’ugola americana Kristin Starkey, volenteroso di inizare bene l’anno con quella che è l’unica data italiana in supporto al nuovo album ‘Hermitage: Daruma’s Eyes Pt.2′, a cui seguiranno parecchie date all’estero nella prima metà di quest’anno. La band è ben coadiuavata, precisa e al tempo stesso abile nel sapersi muovere sul palco e nella continua interazione con il pubblico. Luca Negro è una gioia per gli occhi e le orecchie di tutti i bassisti, mentre i due cantanti Kristin Starkey e Michele Guaitoli, ben coadiuvati dalla terza voce del chitarrista Marco Pastorino, non smettono di cercarsi, in uno show che sembra una colonna sonora tutta da raccontare. I brani sono talmente valevoli ed efficienti che nessuno sembra volersi prendere lo scettro di highlight, e la conclusiva ‘Pure Life Unfolds’ lascia sicuramente contenti i presenti, per un’altra edizione di questo Milady Metal Fest che, come lo scorso anno, ha visto sicuramente le solite luci presentate da una line up valevole, capace di regalare qualche ora di egregio metallo italiano (che, come penso da sempre, non ha nulla da invidiare a quello estero) e che dimostra come ogni anno il festival sia tappa obbligatoria in costante crescita (le presenze, rispetto alla scorsa edizione, questa volta erano maggiori). Sono tuttavia apparse anche le solite ombre, date da qualche problema tecnico che come lo scorso anno ha portato l’ultimo gruppo ad esibirsi con un’ora di ritardo, ed a concludere lo show all’una di notte. Con la speranza che tutto ciò venga risolto nel 2025, ci si rivede tra 364 giorni!

Setlist:
Daruma
Last Hope In a World Of Hopes
No Return
Start Another Round
A Hero Reborn
Diamanti
Welcome To Hermitage
I Am The Fire
Glorious
Full Of Memories
Darkness Is Just a Drawing
Into The Void
My Demons Can’t Sleep
Of Jupiter & Moons
Pure Life Unfolds

 

FOTO DI ERIC DALLARI

 

 

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