The Aristocrats @ CrossRoads, Roma, 2 Dicembre 2023
Il 08/12/2023, di Federica Sarra.
Il super trio The Aristocrats, composto dall’incredibile Marco Minnemann (Joe Satriani, Steven Wilson) alla batteria, il virtuoso della chitarra Guthrie Govan (Steven Wilson) e il mago del basso Bryan Beller (Dethklok, Joe Satriani)
approda a Roma con il loro personalissimo progetto Fusion, ultima data del lungo Defrost Tour 2023.
I parcheggi straripanti di auto fanno da cornice alla lunga coda all’entrata del Crossroad, tutti in fila ordinatamente per uno degli spettacoli dal vivo più coinvolgenti e impressionanti del mondo a detta di molti.
Gli Aristocrats non si limitano a suonare, ne fanno una vera e propria performance. Combinano la musica con l’umorismo e interagendo con il pubblico, così nel tempo, hanno trasformato un concetto complesso come il genere strumentale, in qualcosa che vale la pena sperimentare. Per dirla con le loro stesse parole, “Se vi prendete troppo sul serio, non ne vale la pena“.
Dietro di me, in attesa di entrare, non posso fare a meno di notare quattro quindicenni, lo prendo come un buon termometro della situazione. Loro sono lì in attesa di veder suonare il loro idolo Guthrie Govan -piuttosto che rincoglionirsi con la trap come detta la tendenza-. Ci scambio due parole e penso che sì, sono davvero contenta che questi ragazzi abbiano una grande passione per la musica, quella buona. Sono l’eccezione e sono eccezionali, spererei di vederne sempre di più ai concerti.
Passato il momento della riflessione personale, finalmente la lunga fila defluisce all’interno del locale strapieno e di lì a poco, arrivano i nostri Govan, Minnemann e Beller, sorridenti e in vena.
È proprio Bryan Beller che dà il via alla performance, introducendo i pezzi e presentando i suoi compagni d’avventura. Ogni membro della band annuncia i brani con una storia personale -e solitamente divertenti- legate al motivo per cui sono stati scritti. Si capisce che qui si ha a che fare con musicisti pensanti di un altro pianeta che generano un sound fatto di forme sonore, contaminazioni di ogni genere, intermittenze e tutto risulta “morbido” ed espressivo. Beller ci introduce tre nuovi inediti contenuti nel prossimo disco in uscita il 16 Febbraio 2024 che si preannuncia l’ennesima delizia uditiva della band. Ovviamente la coinvolgente set list prevede numerosi brani del lontano passato. Dal 2011 al 2019, i magnifici tre snocciolano con una tale facilità pezzi articolatissimi come ‘Blues Fuckers’ -che non è un insulto al Blues, chiariamo-, ‘Bad Asteroids’, ‘Furtive Jack’ -da ‘The Aristocrats’- e l’incredibile ‘The Ballad of Bonnie and Clyde’ dal più recente ‘You Know What?…?
C’è una forte interazione con il pubblico e una gioia contagiosa del trio nel suonare dal vivo, è palese ed è una meraviglia poterla vedere così chiaramente, un must per ogni fan di questo gruppo spettacolare. Vedo Marco Minnemann che sorride mentre suona, e come suona! Splendidamente appassionato e allo stesso puro, non si risparmia mai e regala al pubblico un drum solo che lascia tutti i presenti stupefatti.
Non è solo divertente guardare questa band live, è uno spettacolo coinvolgente su molti livelli. C’è l’estasi pura mentre suonano, c’è la goliardia, e poi c’è, lui, Guthrie Govan, che a chitarra spenta prova le sue parti in maniera maniacale mentre Beller, l’anima scanzonata della band insieme a Minnemann, chiacchera con il pubblico.
Ognuno di questi musicisti è oltre il top di quello che fa ed è in bella mostra fin dall’inizio con arresti e partenze, cambi di tempo, assolo pazzeschi, ogni canzone permette al trio di brillare nel modo più splendido.
A volte stenti a credere che siano solo in tre. Ma loro sono “I TRE” fra i migliori musicisti al mondo.
Galleria a cura di Alberto Gandolfo @ASSOCIAZIONE TEATRALE ORFEO