Sabaton – ‘The War To End All Wars – The Movie’ @ Museo del Risorgimento – Torino, 8 novembre 2023
Il 10/11/2023, di Fabio Magliano.
E’ stato varato ufficialmente il progetto ‘History Rocks’, l’evento che, dal 4 novembre, ha portato i Sabaton a sbarcare nei musei di tutto il mondo teatro, questi, scelti per la proiezione di ‘The War To End All Wars – The Movie’, un film di animazione che vede la band svedese dare voce (ma soprattutto suono) ad alcune delle battaglie più emblematiche della Prima Guerra Mondiale, che l’11 novembre celebrerà l’armistizio. E dopo tanto latitare, anche l’Italia ha avuto fortunatamente il suo palcoscenico, con il Forte Degenfeld di Pastrengo e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino ad aderire in extremis all’iniziativa dopo un lungo immobilismo tricolore. Metal Hammer non poteva mancare alla proiezione torinese, impreziosita dalla presenza di Pär Sundström, bassista e manager della band che, orgoglioso, ha portato ai fan italiani il frutto di tanto lavoro, sottoponendosi poi al fuoco incrociato degli appassionati, desiderosi di conoscere di più su questo ambizioso progetto. Affezionati che, nella giornata dell’8 novembre, sono accorsi numerosi nella sala cinema di questo incredibile museo situato all’interno dello storico Palazzo Carignano, già sede del Parlamento Subalpino e del primo Parlamento del Regno d’Italia. In quello che è più grande spazio espositivo di storia patria italiano, il più antico e importante museo dedicato al Risorgimento tricolore, dalle 16 hanno risuonato le note dell’ultimo lavoro della band svedese, ‘The War To End All Wars’ ad accompagnare le scene epiche create dal Yarnhub Animation Studios andando a tessere una ideale colonna sonora per quegli eventi storici narrati nel concept album originale. Sulle note di ‘Hellfighters’ si sono così rivissute le gesta del soldato Henry Johnson che, nel maggio del 1918 di guardia alla foresta delle Argonne, respinse un’incursione tedesca in un combattimento corpo a corpo dimostrandosi di fatto un vero eroe, condizione che non gli evitò la morte in povertà una volta congedatosi. O quelle di Adrian Carton de Wiart, il generale belga naturalizzato inglese il quale, senza un occhio e senza una mano, combatté con valore nella battaglia della Somme tanto da meritarsi il soprannome ‘The Unkillable Soldier’. Altrettanto affascinanti le figure di Milunka Savić, la donna combattente più decorata nella storia della guerra narrata in ‘Lady Of The Dark’, e quella del Generale Vazov, eroe nazionale bulgaro che guidò le forze armate del suo Paese durante la vittoriosa battaglia di Doiran contro gli inglesi cantata in ‘The Valley Of Death’. E poi ancora la ferocia dell’esercito imperiale tedesco, Stoßtrupp all’assalto sulle note di ‘Stormtroopers’, la tragedia del venerdì bianco, il 13 dicembre 1916 quando un’enorme serie di valanghe uccise oltre quattromila soldati impegnati sul fronte dolomitico e l’epopea delle ‘Dreadnought’, le corazzate monocalibro che ebbero il loro apice nello scontro tra le flotta inglese e quella tedesca nella battaglia dello Jutland (31 maggio–1º giugno 1916). Sino ad arrivare ad uno dei momenti più belli e intensi del lavoro, la “tregua di Natale’ sulle note di ‘Christmas Truce’, il momento in cui i militari tedeschi e britannici contravvenendo agli ordini superiori, cessarono il fuoco in occasione del Natale scambiandosi doni, vivande e improvvisando una partita di calcio in trincea. Storie e personaggi sono qui legati da una lettera svolazzante che, come la piuma di Forrest Gump, attraversa spazio e tempo sino ad arrivare tra le mani di un Joakim Brodén in carne ed ossa (nel film è presente in formato cartoon insieme agli altri Sabaton sul campo di battaglia) che, con un po’ di amarezza, vi legge la fallace speranza “Questa sia la guerra che porrà fine a tutte le guerre”.
Quando si accendono le luci, una platea decisamente varia, con diversi bambini presenti a conferma di come questa iniziativa possa fare avvicinare anche i più giovani non solo al mondo del rock ma anche a quella storia forse un po’ troppo bistrattata nelle scuole, è pronta a togliersi ogni sorta di curiosità, con Pär estremamente disponibile nel rispondere al suo pubblico. “Significa molto per me vedere quanti fan hanno risposto all’iniziativa, e sono orgoglioso di essere in un museo incredibile come questo di Torino – afferma – Uno dei nostri obiettivi era quello di portare i fan al museo, convincere un nuovo pubblico a visitare i musei, soprattutto quelli militari e storici. Bisogna imparare a comprendere l’importanza della storia e siamo felici se riusciamo a farlo attraverso il nostro lavoro”. L’importanza dei fan è tale che, come svela lo stesso Pär, spesso i suggerimenti per i temi che verranno tratti dalle canzoni dei Sabaton giungono dai fan stessi e, stuzzicato da un presente che suggeriva il nome di Enrico Toti come possibile eroe di guerra da trattare in un futuro brano, afferma “Riceviamo moltissime mail di fan che ci suggeriscono un personaggio o un evento legato alla storia. Noi veniamo dalla Svezia, abbiamo una visuale molto ristretta riguardo a quella che è stata la storia, quindi questi suggerimenti sono preziosissimi per noi, perchè ci invitano ad andare oltre, a documentarci, a approfondire l’argomento e, magari, a trasformare tutto in una canzone”. La presenza di diversi bambini in sala ha fatto riflettere su come, un’iniziativa del genere, possa aiutare a far avvicinare i più giovani alla storia “Io ho sempre visto i Sabaton come un’aggiunta, un qualcosa che va oltre i metodi tradizionali di insegnare la storia -afferma – Noi abbiamo la musica, che rende tutto più semplice, perchè invece che leggere un libro che ti entra in testa direttamente, noi abbiniamo le parole alla melodia quindi fare entrare in testa un concetto risulta più semplice”. Infine, sulla possibilità di vedere un giorno ‘The War To End All Wars – The Movie’ distribuito su altre piattaforme a livello mondiale, spiega “Adesso il film è in distribuzione nei musei e questa sarà una fase cruciale per il futuro del film. Quando saranno finite tutte le proiezioni verranno raccolti i pareri dei vari musei, degli addetti ai lavori, dei giornalisti…e sulla base di questi responsi andremo a bussare alle porte di Amazon, Netflix o di altre piattaforme per cercare una distribuzione. Era un lavoro che avevo già fatto ma mi era stato detto che il film avrebbe dovuto avere una storia alle spalle, una prima, degli ascolti…Avevo provato a presentarlo anche a alcuni festival cinematografici ma proprio in quel periodo era scoppiata la guerra in Ucraina e mi era stato detto che non volevano film di guerra. Quindi ho optato per i musei con grande soddisfazione, poi finita questa serie di proiezioni tireremo le somme e vedremo cosa succederà”.
Da qui un rapido spostamento nel salone che avrebbe dovuto ospitare la nuova Camera dei Deputati del Regno d’Italia dove, davanti a grandi tele raffiguranti l’epica militare dal 1848 al 1860 i fan hanno potuto posare con il musicista davanti a imponenti scene di battaglie testando nuovamente la grande gentilezza del “nostro”. Che, prima di sottoporsi al terzo grado di Metal Hammer, si concede ancora una passeggiata tra i corridoi di questo meraviglioso museo pregno di storia, per poi fermarsi estasiato davanti all’enorme dipinto raffigurante l’assedio di Torino “E’ incredibile – sussurra – potrei guardarlo ogni giorno, per anni, e ci troverei sempre un qualcosa di nuovo. Magnifico. Magnifico”. E noi non possiamo che essere felici di aver regalato un’emozione a questo piccolo, grande uomo.
Foto Melissa Ghezzo