Motorpsycho @ Santeria Toscana, Milano – 24 ottobre 2023
Il 26/10/2023, di Marina Fulco.
I Motorpsycho, band norvegese originaria di Trondheim, rappresentano una delle sorprese più piacevoli degli anni ’90, pur rimanendo relativamente sconosciuti al grande pubblico. Con una lunga e fruttuosa carriera alle spalle, traggono ispirazione da artisti del calibro di Pink Floyd, The Who, Sonic Youth e Dinosaur Jr., dando vita a sonorità a tratti sperimentali e spaziando con disinvoltura tra varietà di stili e generi musicali, esplorando anche territori inediti. Il loro repertorio spazia dall’alt rock al progressive, passando naturalmente anche attraverso la psichedelia.
Il sold out presso Santeria Toscana di Milano li conferma, se ce ne fosse bisogno, come un riferimento nel loro ambito. Inizio puntuale alle 21 quando i Motorpsycho sono saliti sul palco regalando al pubblico un set di ben due ore e mezza.
Il concerto è stato ben organizzato e strutturato. Durante la prima mezz’ora, la band ha eseguito brani acustici e lenti, tra cui alcuni tratti dal loro ultimo album ‘YAY!‘, uscito a giugno di quest’anno, e alcuni classici come ‘Sunchild’ (da ‘Demon Box’), ‘Mad Sun’ (da ‘Blissard’) e ‘Feel’ (da ‘Thimothy’s Monster’). Per la seconda parte della scaletta hanno privilegiato sonorità elettriche pescando dalla loro vasta discografia.
Durante l’esibizione, i membri della band indossavano abiti in stile anni ’70 e alle loro spalle venivano proiettati video con effetti psichedelici, sperimentali con il contributo di luci in costante movimento. Hanno cambiato strumentazione più volte durante il concerto, utilizzando anche chitarre a 12 corde.
Verso la fine di alcuni brani, i Motorpsycho si sono lasciati andare in improvvisazioni e jam session. Un’esplosione di suoni che ha trasportato il pubblico in un’altra dimensione, lasciandolo estasiato. Il pubblico ha risposto con entusiasmo all’esecuzione della traccia ‘Nothing To Say’, uno dei loro brani fra i più noti, cantandola a perdifiato.
Sono rimasta affascinata e mi sono lasciata trasportare dalla musica verso la fine del concerto, quando hanno eseguito ‘Mona Lisa/Azrael’, un brano lento che mi ha completamente rapito.
A fine concerto, i Motorpsycho sono stati richiamati sul palco per eseguire le splendide ‘Hogwash’ (da ‘Lobotomizer’) eseguita al posto di ‘Psychotzar’ (presente nella tracklist), per chiudere poi con ‘Plan #1’ (da ‘Demon Box’).
Azzeccata la scelta della location, che ha regalato un’atmosfera adeguata a una band di tale caratura.
Setlist:
- Dank State (YAY!)
- Sunchild (Demon Box)
- Patterns (YAY)
- Mad Sun (Blissard)
- Feel (Timothy’s Monster)
- Sentinels (YAY)
- Manmower (Blissard)
- Serpentine (It’s a Love Cult)
- Gullible’s Travails (Heavy Metal Fruit)
- Like Chrome (The All Is One)
- Superstooge (Trust Us)
- August (Still Life with Eggplant)
- Nothing To Say (Demon Box)
- The Alchemyst (Little Lucid Moments)
- Mona Lisa / Azrael (Ancient Astronauts)
- Psychotzar (The Crucible)
- Plan #1 (Demon Box)