David Eugene Edward @ Biko Club, Milano, 5 Ottobre 2023
Il 11/10/2023, di Gaetano Iannarelli.
Il menestrello dei nostri tempi è passato da Milano, in un minuscolo locale nascosto tra condomini milanesi, per poi svanire. Un neo-folk è riecheggiato tra mura veramente troppo anguste per contenerne la grandezza artistica dell’opera di David Eugene Edwards e il suo nuovo progetto solista. Inaugurato con l’album ‘Hyacinth’, pubblicato questo 29 Settembre, lo stesso giorno dell’avvio del suo tour europeo che lo ha portato in Italia per tre date. Abbiamo assistito a quella milanese, impazienti di ascoltare dal vivo l’artista statunitense che da anni si aggirava per il Mondo e l’Europa senza mai varcare le Alpi e fare tappa nella nostra penisola.
Idolatrato da chi l’ha scoperto fin dai tempi di ‘Secret South’, anni ’90 con il progetto 16 Horsepower, forse di difficile comprensione per chi si avvicina per ascoltarlo, così radicato nel folk americano, così pronto a rielaborarlo e contaminarlo. Un palco allestito in modo essenziale, come anche la strumentazione utilizzata. Un proiettore per accompagnare la musica con immagini di sfondo, una spalla per l’elettronica e lui, David, con il suo antico banjo e chitarra classica, in piedi davanti al microfono con le sue movenze, sotto il suo cappello e nascosto dai suoi occhiali.
Il concerto ha inizio con ‘Hutterite Mile’, brano forse poco conosciuto contenuto in ‘Folklore’ di più di venti anni fa, sicuramente non una scelta a caso. Le parole del testo aprono il nuovo corso: ‘On from here walkin dreams awake/ I think not i think not/ The sky comes king blown in every direction/ And of no country/ I am straw/ It is no mystery/ I know my way from here”. Versione live meno austica, sottofondo di percussioni elettroniche la adattano al sound di questo nuovo capitolo della carriera dell’artista.
Apripista dei primi quattro brani del nuovo album. In ordine le prime quattro tracce di ‘Hyacinth’ vengono presentati in sede live, i suoni sono molto compressi, la chitarra squillante emerge del tappeto elettronico di synth e chitarra elettrica suonata con arco dall’unico elemento spalla, poi la voce calda e forte di Edwars. ‘Seraph’ perfetto intro anche in sede live, travolgente e dalle bellissime linee melodiche, seguita dalla magica ‘Howling flower’, qualità nella riproduzione e intensità garantita dalla carismatica presenza del frontman ormai navigato. Poi la traccia più lunga della nuova release ‘Celeste’, tutto scorre in un’atmosfera piena dell’aurea dell’artista, che ha catallizzato subito il pubblico. Edwards è qui tra noi, un palco alto poche decine di centimetri, separato dai suoi fan solo dalla sua chitarra e dall’asta del microfono. ‘Through the Lattice’ è un brano molto breve ma molto intenso, un folk molto oscuro, impreziosito da tutte le sfumature della voce di Edwards.
Salto nel passato con ‘Outlaw song’, quasi non riconoscibile, poi si ritorna al nuovo album con ‘Apparition’, altro brano dalle bellissime linee vocali, che fa da apripista a ‘Bright Boy’, traccia invece tra le più alternative rock di Hyacinth. L’artista nella seconda parte del concerto decide di alternare classici ai brani principali dell’ultimo album, attualizzando come sound i primi. Si assiste quindi a ‘Kingdom Ice’, ‘Hyacinth’, ‘Lionisis’, ‘Speaking Hands’ e ‘Weavers beam’ trattenendo il fiato. Gli ultimi due brani ‘Triptych’ e ‘All your waves’ chiudono un concerto impeccabile.
Piccola pausa per poi tornare sul palco e salutare tutti con ‘Whistling girl’ e pensare a quanti super-classici sono stati scartati nel comporre una scaletta già così sontuosa. Personalmente avrei inserito un ulteriore brano dall’ultimo album, ‘The Cuckoo’, cover di un brano folk del sedicesimo secolo che invito ad ascoltare. Sarebbe stata una chiusura perfetta in chiave folk. Dopo quasi trenta anni di carriera, quattro progetti e qualcosa come venti album tutti da ascoltare, cos’altro dire se non: “Grazie David”. Mito della scena rock mondiale.
Setlist:
Hutterite Mile
Seraph
Howling flower
Celeste
Through the Lattice
Outlaw song
Apparition
Bright Boy
Kingdom Ice
Hyacinth
Lionisis
Speaking Hands
Weavers beam
Triptych
All your waves
Whistling girl
FOTO: Silvia Giuntoli