Soen + Molybaron + Terra @ Locomotiv Club, Bologna, 30 Settembre 2023
Il 04/10/2023, di Federica Sarra.
Chi mi conosce sa che non amo i live report didascalici, specialmente quando durante alcuni show, si crea quella sorta di magico scambio. L’emozione forte e palpabile di un pubblico appassionato, quella non puoi ridurla alla scaletta dei brani eseguiti.
Sarà perché seguo i Soen da oltre dieci anni, di conseguenza con il tempo si è stretto un rapporto amicale e ho potuto assistere in prima persona alla loro ascesa. Ho visto crescere il pubblico, passando da venue piccole a locali sempre più gremiti di fan, fino ad arrivare al tutto esaurito della data bolognese e a dover aggiungere altre due date in Italia – 10 e 11 Ottobre 2024 rispettivamente all’Orion di Roma e al Live Club di Trezzo sull’Adda -.
Oggi vorrei provare a raccontarvi perché assistere ad un live dei Soen è una di quelle esperienze da provare almeno una volta.
Ma andiamo per ordine.
I primi a salire sul palco del Locomotiv Club sono i Terra, band romana attiva dal 2018 che ha attirato la curiosità di molti dei presenti, inclusa della sottoscritta.
“Signori, avevate la mia curiosità ma ora avete la mia attenzione.”
Il quartetto romano sfoggia una formula fenomenale talmente innovativa e affascinante che non riesci a staccare gli occhi dal palco neanche per un secondo. Il pubblico presente sembra apprezzare particolarmente quel loro mix incredibilmente ben riuscito che mescola sonorità etniche, inflessioni distintive di paesi non occidentali, ritmi tribali e tanto Metal ben suonato. Una fusione di elementi ben calibrati e uno stile unico che dal vivo raggiunge la sua espressione massima.
Ritengo che uno show curato ad hoc sia necessario per permettere ai Terra di tirare fuori tutto il loro enorme potenziale. Il loro live show va ben oltre “il concerto”, assistiamo ad una vera e propria performance artistica.
“Belli de casa!” come direbbe la Sora Lella, sono più che certa che ne sentiremo parlare ancora molto e molto presto…
Dopo di che, ai Molybaron spetta un compito arduo e non vorrei mai essere nei loro panni. “Mica facile suonare dopo lo spettacolo dei Terra e prima dei Soen!”
La proposta musicale della band francese, ad essere onesta, non rientra nei miei ascolti, dunque non riesco ad apprezzare a pieno lo show. Tecnicamente bravi, noto che hanno una buona fetta di audience molto attenta e ricettiva.
Io, purtroppo o per fortuna, ho ancora l’esibizione dei Terra in testa. In sottofondo, i Molybaron svolgono con scioltezza un compitino senza infamia e senza lode.
Arriviamo senza intoppi al cambio palco, a quel punto il Locomotiv è gremito. L’unica cosa che desideri è che quel cambio palco avvenga nel modo più rapido possibile e conti i minuti che ti separano dai i Soen.
Questi sono i sentimenti che chiunque può leggere facilmente negli occhi dei fan della band svedese. Occhi che diventano lucidi e brillanti quando Joel e soci salgono sul palco e la musica, in tutta la sua forza, irrompe e prende il sopravvento.
La loro intesa con il pubblico è da sempre qualcosa di speciale, non sono molte le band che riescono a stabilire una connessione così potente. La set list è ben ponderata, tanto da accontentare giovani, meno giovani, nuovi e vecchi fan. Insomma ce n’è per tutti. Sento i commenti, ascolto le chiacchiere post-concerto, e mi chiedo “Ma come fanno i Soen a catalizzare tutto questo amore?”
Ovviamente il primo fattore di un live ben riuscito è come suoni, e sotto quel punto di vista siamo vicinissimi alla perfezione. Poi naturalmente ci sono i brani che devono essere interpretati in modo da arrivarti dritti nel petto e metterti in subbuglio lo stomaco. In quel caso la bella alchimia fra i membri della band fa la sua parte e soprattutto nessuno mette il pilota automatico.
Sapete, può capitare che uno vada in modalità “pilota automatico” dopo che suona gli stessi pezzi per oltre un mese. Questa è una cosa che non ho mai notato nei Soen.
Infine, credo ci sia una componente umana che va al di là della musica stessa. Joel, Martin, Cody, Lars e Zlatoyar sono dei giganti sul palco e fuori. Non si fanno problemi a concedersi per foto e autografi, non importa quanto stanchi e sudati siano. Mostrano un rispetto profondo per il proprio pubblico che puntualmente viene ricambiato.
Ecco perché un concerto dei Soen con tutte le sue componenti, diventa un’esperienza da vivere.
E per chi non può farne più a meno, da rivivere ogni volta.