Megadeth+Lacuna Coil+Katatonia+Messa@t AMA Music Festival, Domenica 27 Agosto
Il 07/09/2023, di Marghe.
“Un viaggio di più giorni dove occhi, cuore e orecchie arrivano ovunque…”
Questo é il biglietto da visita con cui si presenta l’AMA Music Festival, evento ogni anno molto atteso in Veneto ( la storica città di Asolo luogo di nascita esattamente nel 2015), che definire come “serie di concerti” sembra quasi riduttivo.
Meglio parlare di viaggi quindi, perché un viaggio è un esperienza di più tappe e più giorni, di più paesaggi e più volti…perché si sa, la musica non conosce limiti, divieti o inibizioni.
Un cammino di 7 giorni iniziato a luglio, precisamente con The Chemical Brothers, e che attraverso Verdena, Colle Der Fomento ed Articolo 31 ci ha portato direttamente alla tanto attesa data metal con cui si è chiuso lo stesso festival nella serata di domenica.
Sarò sincera: dopo aver monitorato il meteo su più siti ed essere arrivata all’area press con varie precauzioni per la pioggia, mi dirigo verso la zona stage situata nel cuore del parco di Villa Cà Cornaro, constatando la clemenza di alcune innocue nubi di passaggio.
I Messa non potevano chiedere di meglio di una fioca luce al tramonto schermata da un cielo nuvoloso, perfetta cornice per il loro profondo ed intenso doom.
Visti personalmente per la prima volta all’edizione del 2019 dell’Hellfest, la giovanissima band del bassanese è riuscita a farsi conoscere all’estero nel giro di pochi anni, esportando le proprie sonorità cupe su cui danza una vellutata voce femminile.
E l’ultimo album, ‘Close’, non ha fatto altro che fungere da degno trampolino di lancio verso un olimpo dal quale, ormai…chi li schioda più?
Molto acclamati e attesi anche i successivi Katatonia, che, in perfetto orario, tengono incollato il pubblico sulle note del loro malinconico progressive/doom…nel momento in cui inizia una lieve e rinfrescante pioggia a cadere rifletto sul fatto di come certe band, italiane e non, siano una vera e propria rappresentazione, a tratti cruda, a tratti mistica, di alcune situazioni e condizioni mentali su cui tuttora esiste quell’abnorme, insensato, stigma sociale che le rende tanto conosciute e note quanto obsolete. Un susseguirsi di ossimori? mm..ascoltatevi ‘Dark Horse’ dei Messa o direttamente il pacchetto completo di ‘Sky Void of Stars’ degli svedesi Katatonia, e vi meraviglierete di quanto alcuni di questi pezzi, regalati live, siano sentitissimi.
Si ritorna in Italia con i milanesi Lacuna Coil: milanesi fino ad un certo punto, la stessa Scabbia ci confida che il Veneto era la terra d’origine dei genitori e che tornare qui, è un po’ come tornare a casa. E via allora con i classici ‘Heaven’s A Lie’, ‘Enjoy The Silence’, ma anche ‘Swamped XX’ e ‘Tight Rope XX’ fino a suggellare la serata con ‘Nothing Stay In Our Way’: super acclamati, regalano uno spettacolo davvero coinvolgente ad un pubblico che, alle ore 21.00, occupava ogni singolo angolo del meraviglioso parco Ca’ Cornaro.
Molto apprezzati alcuni frammenti di interloquio da parte dei rispettivi frontman e frontwoman con il pubblico: Sara dei Messa che ringrazia per il sostegno italiano mai mancato a casa ed all’estero, Jonas Renkse che sottolinea le bellezze, artistiche ed enogastronomiche del Bel Paese, Cristina Scabbia che ricorda i propri genitori,e…nientepopodimeno Dave Mustaine che ci accoglie in qualità di neighbours dopo aver comprato casa nuova in Italia (non stupitevi poi se lo vedete alla finestra di qualche villetta mentre vi stava osservando sorseggiando un espresso…vi avevamo avvertito).
E allora via, dopo la classica ‘Prince Of Darkness’, con ‘Hangar 18’: lo show è diretto magistralmente da Loureiro e Mustaine che, in un’intesa rodata, tengono incollato il pubblico, forse non ancora abituato però, nonostante gli anni, a non vedere più Ellefson alla destra del microfono…
James LoMenzo non necessita di molte presentazioni, ormai i fans non lo percepiscono più in qualità di ‘sostituito’ ma di degno componente di uno dei quartetti più thrash di sempre.
Si vola quindi con ‘We’ll Be Back’, dall’ultimo ‘The Sick, the Dying… and the Dead!’, ‘Weak Up Dead’, ‘My Darkest Hour’, ‘Sweating Bullets’, ‘Tornado Of Souls’: praticamente perfetta ‘A Tout Le Monde’ addolcita ed allo stesso tempo temprata dalla voce, suadente e di carattere della Scabbia, che più volte ha sottolineato di adorare questo pezzo, la cui versione con lei è ormai più amata dell’originale.
La serata si conclude con il masterpiece di ‘Symphony Of Destruction’, il cui intro iniziale scatena un vero e proprio boato: i Megadeth si sa, citando quasi un nostro politico italiano ferrato in inglese, sono i Megadeth ed il loro fondatore è una delle figure più amate nel panorama metal…complice quell’autoironia, simpatia e testardaggine d’acciaio che nemmeno mille lotte personali, sfide di salute, e dissidi di lavoro hanno saputo mettere in crisi.
Perché si sa, la vita non é ciò che ti capita ma ciò che reagisci e decidi di essere.
Ed il nostro Dave Mustaine in questo ne è l’esempio più grande.
Grazie AMA Music Festival, al prossimo anno.