Septem + Game Over + Path Of Sorrow + Adrenaline + Between The Parts – Penta Metal Fest @ Shake Live Club La Spezia 11.08.2023
Il 19/08/2023, di Alessandro Ebuli.
Gli eventi live sono sempre una grande incognita in cui le aspettative possono rischiare di essere deluse e il Penta Metal Fest svoltosi nella giornata di venerdì 11 agosto allo Shake Live Club della Spezia ha in parte deluso e in parte soddisfatto le molte aspettative del pubblico presente in una serata che ha visto avvicendarsi sul palco cinque band, con gli spezzini Septem in veste di headliner.
Alcuni problemi non trascurabili si sono avuti all’impianto audio che hanno messo in grande difficoltà i musicisti per tutta la durata dell’evento, ma “The show must go on”, lo sappiamo, quindi alle 20:30 in punto tocca alla prima band aprire le danze: i Between The Parts, che ci offrono uno show carico di adrenalina con una formazione a cinque elementi a doppia voce, pulita e growl. La band toscana propone un Metalcore piuttosto classico in cui è l’alternanza delle due voci a fare la differenza; con suoni compatti e potenti e soprattutto un’ottima presenza scenica scaldano la prima mezz’ora del festival. Risolti i primi problemi tecnici alle voci il concerto prosegue, con sei brani in scaletta che infiammano il pubblico soprattutto sulla conclusiva ‘Beyond Horizons’. Buona prestazione per i Between The Parts che si portano a casa i meritati applausi.
Setlist Between The Parts:
01. Intro – Yomi
02. Hellhound
03. A Fool’s Tale
04. The Hunt
05. Requiem
06. Beyond Horizons
Il pubblico inizia ad affluire sempre più numeroso mentre il palco viene occupato dalla seconda band in cartellone: gli Adrenaline, fautori di un Hard/Heavy Rock vigoroso e denso di groove. Anche qui ottima presenza scenica e un vocalist coinvolgente e carismatico che riesce a conquistare il pubblico ed è probabilmente da questo momento che la serata inizia davvero a animarsi. Anche con gli Adrenaline qualche problema tecnico al microfono risolto in breve tempo dal fonico. Sono sette i brani in setlist per circa quaranta minuti di show, ‘This Is War’ e ‘Bomb’ i migliori del lotto.
Setlist Adrenaline:
01. Livin’ A Lie
02. This Is War
03. The Cage
04. Take A Look
05. Bound To Me
06. Bomb
07. Reckless
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Velocissimo cambio strumentazione e sul palco salgono i genovesi Path Of Sorrow, dediti a uno Swedish Death Metal tecnico e devastante. Formazione a sei elementi peraltro piuttosto stretti su un palco di dimensioni ridotte, tra tutti spicca la batterista, il motore del gruppo, una vera e propria macchina da guerra. Il suo drumming preciso è potente e al contempo divertente, che in sede live un po’ di spettacolo non guasta. Il vocalist mescola il cantato pulito al growl con scioltezza anche se in alcuni frangenti la sua voce è stata penalizzata dal muro di chitarre e batteria. Comunque una prova eccezionale – peraltro supportati da una nutrita delegazione di fan genovesi – che lascia tutti entusiasti. Sette brani in scaletta comprensivi di Intro. La serata procede alla grande, il pubblico è scatenato e quando la band termina la propria performance è un tripudio di corna alzate al cielo.
Setlist Path Of Sorrow:
01. Intro
02. Horror Museum
03. Feral Hunt
04. This Is The Entrance
05. The Butcher
06. The Night Came Suddendly
07. Nobody Live
Giusto il tempo di farsi un paio di birre – perché non dobbiamo dimenticare che ai live ci si deve abbeverare – il palco viene occupato dai ferraresi Game Over, un quartetto dedito ad un Thrash Metal old school attivo da quasi quindici anni con diversi album già pubblicati. La band spinge immediatamente sull’acceleratore, già dal primo brano ’33 Park Street’, nonostante i soliti problemi tecnici anche questa volta legati alla voce (e c’è da dire che dal punto di vista dell’audio i Game Over sono stati sicuramente i più fortunati del bill, soltanto in alcuni momenti la voce è risultata essere un po’ troppo bassa), si intuisce che la loro sarà un’esibizione esaltante. Drumming nervoso, chitarre taglienti e in un attimo ci ritroviamo viaggiatori del tempo indietro fino agli eigthes del grande Thrash di Megadeth, Testament, Overkill, Sodom, Tankard, Nuclear Assault, Exodus. La loro è stata la performance più coinvolgente e precisa della serata, oltre che la più violenta in termini di impatto scenico. Scaletta di nove brani tra i quali spiccano ‘Neon Maniacs’, ‘Master Of Control’ e la poderosa ‘Another Dose Of Thrash’. I Game Over ci regalano anche l’inedito ‘Synthetic Dream’ dalla tracklist del nuovo album in uscita il prossimo ottobre. È quasi mezzanotte quando concludono il loro show per lasciare finalmente il palco agli headliner Septem.
Setlist Game Over:
01. 33 Park Street
02. Seven Doors To Hell
03. Last Before The End
04. Master Of Control
05. Another Dose Of Thrash
06. Synthetic Dream (Inedito)
07. Dawn Of The Dead
08. Overgrill (El Grillador Loco)
09. Neon Maniacs
Ed eccoci arrivati allo show più atteso della serata, il live per festeggiare i vent’anni di attività dei Septem. Appena saliti sul palco si verificano i primi problemi tecnici, volumi sbilanciati, casse spia invertite, la voce quasi coperta dalle chitarre, tanto che i primi due brani sembrano degli strumentali. Il disappunto dei musicisti è palpabile e visibile a tutti. Sembra che il fonico abbia dimenticato i fondamentali del proprio ruolo, ma i Septem dimostrano grande professionalità e continuano a suonare con trasporto. Sono molti i brani conosciuti dal pubblico: ‘Lord Of The Wasteland’, ‘Midnight Sky’, ‘Blood And Soul’, ‘Purified’. In particolare il vocalist Daniele Armanini coinvolge i fan e tenta di far passare in secondo piano l’audio indecente. Ma alla fine si va per sentire musica e se l’audio non è professionale il concerto può essere un disastro, che si raggiunge a metà del brano ‘Sa Femmina Accabadora’ (tratto dall’ultimo album studio ‘Pseudonica’ del 2021) quando va via la corrente e il concerto deve essere interrotto par qualche minuto. Dispiace sia successo proprio su quella canzone evocativa e magnetica. Quando riprendono a suonare appaiono piuttosto nervosi, ma in un istante la professionalità ha la meglio e il gruppo riprende a pestare duro. I problemi rimangono purtroppo irrisolti tanto che Armanini è costretto a scendere dal palco e continuare a cantare mescolato al pubblico, l’unico punto dal quale riesce a sentire la propria voce. ‘The Other Side’, ‘Cielo Drive’, la splendida ‘Living Storm’ scivolano via e siamo tutti rapiti dalla carica e dall’energia della band, fino alle conclusive ‘Choose Your Death’ e ‘Journey To Eternity’ che chiudono un’esibizione piena di problemi ma soprattutto di grande heavy metal suonato con passione e sudore.
Setlist Septem:
01. Intro
02. Lord Of The Wasteland
03. Pseudonica
04. Midnight Sky
05. Purified
06. Blood And Soul
07. Sa Femmina Accabadora
08. The Other Side
09. Cielo Drive
10. Living Storm
11. Choose Your Death
12. Journey To Eternity
Si conclude così una serata che ha riscontrato numerosi problemi tecnici e perplessità da parte di tutti i musicisti, ma in fondo il pubblico si è divertito. Ancora una volta il buon vecchio Metal ha unito appassionati arrivati anche da molto lontano ed è questo che conta, divertirsi nel sacro verbo del Metal. Certo ci si augura che per la prossima edizione i musicisti possano concentrarsi sull’esecuzione dei brani e non a richiamare l’attenzione del fonico che peraltro, in alcuni momenti, sembrava totalmente assente.
Foto di Iacopo Ebuli e Marina Fulco