Luppolo in Rock 2023 @Parco Colonie Padane Cremona 20 luglio 2023
Il 23/07/2023, di Andrea Lami.
Primo giorno del superweekend dedicato all’hard and heavy in quel di Cremona al festival battezzato Luppolo in Rock, nato nel 2018 da un gruppo di amici e che ne corso degli anni è andato crescendo e migliorando sempre di più. Appena arrivati nella location, prima ancora di entrare, incontriamo degli amici che ci regalano la bruttisima notizia e cioè che i Crashdiet hanno perso l’aereo e non potranno essere presenti. Per chi, come il sottoscritto, era partito da casa proprio con la voglia di vedere live la band, autrice di due album decisamente ottimi, è una delusione non da poco. Ma sono cose che purtroppo possono capitare.
Archiviata la delusione, ci si concentra su chi c’è ed ha voglia di farci divertire. La bill del primo giorno è composta per lo più da band hard rock/glam, se si esclude l’headliner Doro. Infatti troviamo in apertura i Dobermann, band nostrana, più precisamente di Torino che abbiamo imparato a conoscere, apprezzare ed amare per la genuinità della proposta e per l’impegno che il terzetto ha sempre messo nella band. Il programma, complice l’assenza dei Crashdiet, slitta e sono passate le 18 quando il terzetto sale sul palco pronto ad infiammare il pubblico (se c’era bisogno visto il calore regalatoci dalla stagione).
Una decina di brani, suonati con cuore, anima e tanta voglia di rock, convince non solo chi vi scrive, che conosce da anni il terzetto, ma anche i presenti che iniziano a cantare e ballare per merito di canzoni ben composte ed altrettanto ben suonate. Al terzetto non manca davvero nulla, sul palco sono in tre ma spaccano come se fossero il doppio. Anni ed anni di concerti fatti davvero ovunque hanno formato in maniera perfetta la band che, a mio parere, non solo merita di suonare in situazioni del genere molto più spesso, ma tiene il palco e dimostra qualità e attitudine che altri spesso non hanno. Nota a margine per le coreografie, i giochi con il fuoco ed il fumo che colpiscono nel segno. Promossi a pieni voti.
Dobermann setlist:
01. Shaken to the Core
02. Stiff Upper Lip
03. I Need a Holiday
04. Summer Devil
05. You talk It, You Walk It (Drum Solo short version)
06. Pure Breed
07. Rocksteady
08. Taking In The Out Takes
10.War Thunder
(Grazie a Valerio ‘Mohicano’ Riccardi)
Iniziata e chiusa la parentesi italiana, si vola in Svezia, prima con l’esibizione degli Eclipse e successivamente arriveranno gli H.E.A.T. Il quartetto sale sul palco ed in quattro e quattr’otto, per merito di canzoni riuscitissime che hanno già incontrato il gusto degli amanti del genere, conquistano e coinvolgono i presenti sin da subito. Brano come ‘Roses On Your Grave’ o ‘Run For Cover’ o ancora ‘The Storm’ vengono cantate da tutti all’unisono. Colpiscono le esecuzioni di ‘Runaway’, ‘The Hardest Part Is Losing You’, e ‘Hearts Collide’ brani che non sempre compaiono nelle setlist della band ma che si stanno ritagliando il loro spazio. Il cambiamento della setlist, con l’esclusione di brani come ‘Battlegrounds’ o ‘Mary Leigh’ o ‘ The Masquerade’, potrebbe lasciare perplesso il pubblico, ma invece la partecipazione è sempre massiccia, dimostrazione questa che pur cambiando le canzoni, la qualità delle stesse rimane altissima. Non serve segnalarvi che il brano di chiusura è stato affidato a ‘Viva La Victoria’, canzone riuscitissima che fa cantare e saltare tutti. Anche loro promossi a pieni voti.
Eclipse setlist:
01. Roses On Your Grave
02. The Hardest Part Is Losing You
03. Saturday Night
04. Run For Cover
05. Runaway
06. The Storm
07. Hearts Collide
08. Hurt
09. The Downfall Of Eden
10. Black Rain
11. Never Look Back
12. Twilight
13. Viva La Victoria
(Grazie a Sonia Carugati)
Cambio di palco decisamente rapido ed ecco salire gli H.E.A.T pronti a proseguire nel sentiero tracciato dalle precedenti band. I cambiamenti di lineup non hanno influito sulla composizione di canzoni che hanno creato una produzione discografica di tutto rispetto. Si parte a 1000 km/h con ‘Back To The Rhythm’ con il folletto Kenny che canta e corre ovunque senza fermarsi un attimo (diventa anche difficile fotografarlo N.d.R.) ma è un piacere vederli perché trasmettono allegria. ‘Dangerous Ground’ non molla un centimetro, potenza e melodia si fondono come si fonde l’energia sprigionata dalla band e restituita dal pubblico. Brani come ‘Rock Your Body’ rallentano un attimo, ma sono così carichi che diventa impossibile non cantare/ballare con la band. Che dire di pezzi come ‘Hollywood’ o ‘Beg Beg Beg’… strepitosamente coinvolgenti. Kenny ci presenta ‘Living On The Run’ come una delle sue preferite… come se non lo fosse anche per noi. Chiude l’esibizione ‘Nationwide’ lasciandoci esausti. Impossibile non promuovere a pieni voti anche questa band.
H.E.A.T setlist:
01. Back to The Rhythm
02. Dangerous Ground
03. Rock Your Body
04. Redefined
05. Hollywood
06. Tainted Blood
07. One By One
08. Beg Beg Beg
09. 1000 Miles
10. Living On The Run
11. Nationwide
(grazie a John Tee)
Attesa da molti, sale sul palco la band headliner e seguita da un’ovazione ecco la regina del metal: Doro. La signorina in questione conta quasi sessanta primavere ma ha una carica da far invidia a chi i palchi li ha appena iniziati a calcare. ‘I Rule The Ruins’ fa il suo sporco dovere, far esplodere l’entusiasmo del pubblico e caricare i musicisti che affiancano la cantante tedesca. L’assenza del nostrano Luca Princiotta è stata (da tempo) sostituita con Bill Hudson (chitarrista dell’ottima band: NorthTale) il quale si è ben inserito nella band e lascia il segno. ‘Earthshaker Rock’ è un altro pugno in pancia ma di quelli che fanno bene visto come viene accolto. La scaletta alterna canzoni della discografia solista di Doro a brani dei Warlock che ormai hanno fatto la storia di questa grintosissima cantante. La cover dei Judas Priest ‘Breaking The Law’ ci accompagna all’esecuzione di un altro super classico ‘Für Immer’ cantato da tutti i presenti. L’esplosione totale avviene durante l’esecuzione di quello che ormai è un inno e cioè ‘All We Are’. Semplicemente storia. L’esibizione della band è decisamente positiva, l’unica nota negativa è stata la decisione di cacciare noi fotografi a metà della prima canzone per scelta del manager. Non discuto le motivazioni, ma comunicarlo prima a tutti avrebbe permesso di portare a casa un lavoro migliore, cosa che abbiamo provato a fare a distanza. Band promossa, manager decisamente bocciato.
Doro setlist:
01. I Rule The Ruins
02. Earthshaker Rock
03. Time For Justice
04. Burning The Witches
05. Fight For Rock
06. Rock Till Death
07. Blood, Sweat & Rock’n’Roll
08. Breaking The Law
09. Für Immer
10. Metal Racer
11. Raise Your Fist Drum solo
12. Hellbound
13. Revenge
14. All For Metal
15. All We Are
16. Burn It Up
(grazie a Bill Hudson)