Watain+BØLZER+Concrete Winds @ Orion, Roma, 16 maggio 2023

Il 24/05/2023, di .

Watain+BØLZER+Concrete Winds @ Orion, Roma, 16 maggio 2023

Appuntamento con il black metal e il ‘battesimo di sangue’ per il primo concerto a Roma degli svedesi Watain, accompagnati dai Concrete Winds e dai BØLZER, martedì 16 maggio all’Orion di Ciampino.

Le porte si aprono con un leggero ritardo rispetto all’orario previsto e il live inizia con un power trio anomalo che arriva dalla Finlandia: Concrete Winds. Sul palco due chitarre e una batteria. Tre ragazzi, niente trucco e un set devastante di furioso black/death metal, nudo e crudo, che prepara l’atmosfera per la serata. Paradossalmente i brani diventano micidiali quando la velocità di esecuzione rallenta e si trasforma in un black/death rock ’n roll inarrestabile.

A seguire i BØLZER, un duo svizzero formato da HzR (Fabian, batteria) e KzR (Okoi Thierry Jones, chitarra e voce) che ha il compito di continuare la cerimonia preparatoria. I BØLZER lanciano i primi incantesimi dal palco con un set basato sui brani tratti dalle loro produzioni. Sono solo in due ma vi posso assicurare che la loro musica non è meno potente e pesante rispetto a quella di una band con più elementi. L’atipico mix di death e black metal del combo svizzero ha conquistato i presenti grazie ad un approccio vocale che sembrava provenire direttamente dall’oltretomba, una chitarra stranissima a 10 corde che sparava suoni claustrofobici e un drumming senza sosta. La scenografia con poche decorazioni e un set di luci minimale ha contribuito a rendere l’esibizione pesante come una lastra di cemento e scura e impenetrabile come una foresta nordica. Una piacevole scoperta da approfondire e seguire.

La preparazione dell’arrivo degli Watain richiede inevitabilmente più tempo per la ricchezza dei dettagli e degli oggetti presenti in scena. L’atmosfera cambia completamente: le catene, le ossa, l’altare, le croci rovesciate in bella vista davanti al palco, i totem giganteschi ai lati della batteria, gli stendardi e tutto il resto prendono il loro posto. Gli Watain stanno per arrivare! Lo spettacolo inizia e gli svedesi tramortiscono tutti al primo colpo riversando un’energia incontenibile e una potenza malvagia sul pubblico. Anche senza gli elementi pirotecnici e le fiamme reali, vietate per ragioni di sicurezza (credo), lo show è stato sincero e genuino, nonostante le voci e le controversie che girano intorno alla band. Il loro ultimo album è grandioso e il fuoco dell’inferno black metal è palpabile nello sguardo posseduto e impazzito di Erik Danielsson, il maestro di cerimonie indiscusso della serata, esuberante, selvaggio, esoterico e mistico, quando si inginocchia davanti all’altare per officiare il rito del battesimo di sangue (vero!!?!!) sulle prime file. Il black metal degli Watain ha ereditato sia dai Bathory che dai Venom, ma anche dai Mercyful Fate e dagli schemi più classici dell’heavy metal, la potenza dei groove, gli arpeggi malefici e la composizione di melodie che conquistano. Tra cavalcate inarrestabili e un rituale blasfemo, è stato un inferno.

AVE WATAIN

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