Mister Folk Fest @ Traffic, Roma, 13 maggio 2023
Il 23/05/2023, di Giuseppe Bellobuono.
Non poteva esserci occasione migliore per il Mister Folk Fest edizione 2023 di festeggiare il decimo anniversario della sua nascita con un concerto che ha visto sul palco del Traffic Live a Roma, come headliner, gli scozzesi Saor.
Ad essere coinvolti in questa giornata dedicata ad una delle fanzine fondamentali della Capitale altre cinque band e un gruppo di danza.
Ma andiamo con ordine. Il primo gruppo che si è esibito sono stati gli Haegen di Ancona che davanti a pochi intimi si sono dimostrati molto professionali e simpatici ad intrattenere i presenti e a coinvolgerli nel loro breve set.
Dopo un veloce cambio di palco è stata la volta dei legionari romani Dyrwyn che, in costume, hanno proposto il loro pagan metal molto potente attraverso una setlist composta da brani estratti dai loro due dischi: ‘Sic Transit Gloria Mundi’ e ‘Il Culto del Fuoco’. La band ha raccontato le storie ispirate all’antica Roma con un ottimo show che ha infiammato le persone che man mano riempivano il locale.
Terminata l’esibizione dei Dyrwyn, a sorpresa, sono arrivate tra il pubblico, le Tengri Tribe, un gruppo di danza composto da tre ragazze, sotto la direzione artistica di Erika dell’Acqua.
I movimenti armoniosi della danza, i loro costumi e la musica folk antica e moderna, che faceva da sottofondo, hanno ipnotizzato i presenti che con molta attenzione hanno sottolineato la performance con applausi meritatissimi.
Intanto sul palco era tutto pronto per il set dei Bloodshed Walhalla, (progetto one man band da Matera, nato nel 2006, del polistrumentista Drakhen), autori di un epic viking metal ispirato ai mitici Bathory. Un nome di culto che in occasione del Mister Folk Fest ha presentato brani dal nuovo e atteso disco ‘Glory To The Sacred Land’, sesto lavoro in studio. Con una band molto solida e precisa e un vocalist davvero incredibile (sembrava il sosia di Joey DeMaio dei Manowar) hanno coinvolto il pubblico sempre più numeroso che ha accolto alla grande il brano dei Bathory inserito nella scaletta del loro live.
Da Matera alle montagne piemontesi, per il set dei Lou Quinse, l’attesa è stata riempita di nuovo con un altro bellissimo momento delle Tengri Tribe. La loro particolare danza si sposa alla perfezione con le immagini create dalla musica. Per pochi minuti il locale buio del Traffic live si è trasformato in una foresta illuminata dal bagliore delle fiamme e dai loro abiti bianchi.
L’immagine idilliaca è durata giusto il tempo della preparazione del palco per il set dei Lou Quinse, poi si è scatenato l’inferno!
Erano in sette, tra fisarmonica, chitarre, basso, batteria, voce e uno strumento a corda particolarissimo. Protagonisti di un devastante ed esplosivo live act, tra folk metal, ritmi serratissimi hardcore punk, stacchi thrash metal da infarto e un cantato, in lingua occitana, mostruoso. La loro esibizione ha mandato in visibilio il pubblico travolgendoli senza tregua e che è andato fuori controllo alle prime note di un riff degli Slayer che introduceva un loro pezzo scatenando il pogo totale. Grande live ragazzi \m/
Nemmeno il tempo di prendere fiato e bere qualcosa che irrompono on stage i romani ADE. Una band con quattro dischi alle spalle che suona ‘Ancient Roman Death Metal’ molto tecnico. I legionari non hanno lasciato prigionieri. La sezione ritmica guidata da un batterista sovrumano e dal nuovo bassista ha disintegrato ogni cosa. I riff a valanga delle due asce e i grugniti del possente vocalist hanno raso al suolo tutto. Brano dopo brano, il loro grido di battaglia è diventato sempre più forte e implacabile come un’orda dannata. Ottima esibizione per loro e tecnicamente i migliori della giornata.
Finalmente è arrivato il momento tanto atteso della serata e come ciliegina sulla torta di un pomeriggio partito all’insegna della celebrazione della decima edizione del Mister Folk Fest, sono saliti sul palco del Traffic Live gli scozzesi SAOR.
Il legame tra la musica dei Saor e le immagini evocate è indissolubile. La loro abilità è arrivare direttamente al cuore e anche se i suoni a tratti sembravano indistinguibili e poco definiti, il concerto è stato di una rara bellezza emotiva, affascinante, epico e potente.
Era la terza tappa del Tour italiano e per poco più di un’ora siamo stati catapultati in terre lontane e misteriose. Davanti a noi un massiccio muro di suono delle chitarre, un batterista a dir poco perfetto e gioioso e il carisma di Andy Marshall, bassista, voce e mastermind del gruppo. Tra suoni di flauti e cornamuse un violino elettrico riempiva di mistero le pause e definiva i momenti più dilatati e le esplosioni sonore come una colata di lava che si solidifica dopo l’eruzione. Per questo l’esibizione si è rivelata una sorta di mantra che accompagnava gli scenari infiniti e la natura incontaminata della splendida terra di origine della band e che ha concluso lo show tra gli applausi a scena aperta e le urla di acclamazione. I Saor si sono congedati poi dal pubblico del Traffic Live con lo scatto finale di rito.
Qualcuno si aspettava forse un bis… e magari Mister Folk si aspettava maggiore partecipazione di pubblico per questa edizione.
Ma questa è un’altra storia… ci si vede alla prossima.