Marlene Kuntz @ Teatro Magda Olivero, Saluzzo (CN) – 25 marzo 2023
Il 28/03/2023, di Alessandro Fabro.
Negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale la provincia di Cuneo si distinse per merito grazie all’attività di numerose bande e brigate partigiane; diverse sono le testimonianze, non solo storiche ma anche letterarie, che sono giunte fino a noi. In particolare, lo scrittore albese Beppe Fenoglio ha descritto in modo sottile e profondo i suoi personaggi, innalzandoli a veri e propri eroi mitici. Ma la loro grandezza, a differenza degli eroi dell’epica tradizionale, non sta nell’essere invincibili o perfetti: al contrario, l’eroismo fenogliano risiede proprio in una sconfitta che, di fronte a un nemico feroce e soverchiante, appare inevitabile. La Resistenza, dunque, consiste nel gesto di lottare nonostante queste difficili premesse, con impegno e dignità, ed è in questa azione che si ritrova la libertà personale perduta.
Questa premessa è necessaria per cercare di descrivere quanto accaduto ieri sera nel Teatro Magda Olivero di Saluzzo, nel cuore della provincia di Cuneo. Ma procediamo con ordine. I Marlene Kuntz si sono esibiti a pochi giorni dalla prematura scomparsa dello storico batterista e co-fondatore della band Luca Bergia e hanno dato vita ad un concerto di raro impatto emotivo. Lo spettacolo, già di per sé ricco di spunti di riflessione, ha chiaramente assunto un ulteriore significato: quello di un saluto commosso e solenne all’ amico, al musicista, al compagno di viaggio e al padre che è stato ricordato e raccontato con amore e dolcezza durante tutto il corso della serata.
Un dramma personale che si inserisce, tuttavia, in una tragedia di carattere universale: mi riferisco al surriscaldamento globale, tema dominante dell’ultima fatica artistica dei Marlene Kuntz, il disco ‘Karma Clima’. Il concerto, in effetti, è stato parte del tour nei teatri destinato a promuovere questo lavoro artistico e si è aperto con la proiezione di un filmato montato dal vivo in cui le immagini hanno raccontato in modo sperimentale e simbolico la vita della montagna, inducendo lo spettatore a riflettere sull’impermanenza umana e invitandolo a perdersi in questi pensieri. La band, dietro il telo cinematografico, ha accompagnato tutta la proiezione con una lunga improvvisazione fatta di feedback controllati, sfuriate di batteria e vocalizzi quasi primitivi. Sicuramente uno degli episodi più interessanti e affascinanti dell’intero show.
Una volta concluso questo momento iniziale il telo si è sollevato e la band si è esibita nell’esecuzione integrale di tutto ‘Karma Clima’. Un disco che, dal vivo, trova una buona dimensione grazie all’attualità dei temi trattati e ad una proposta musicale inedita per i Marlene Kuntz. Mai era stata così forte e presente una componente elettronica e di gusto “berlinese” nei loro dischi, una scelta che ha fatto anche discutere ma che ha trovato il favore del pubblico presente in sala ieri. Particolarmente efficaci, alle orecchie del sottoscritto, sono state ‘Vita su Marte’ e ‘Acqua e fuoco’, capaci di evocare scenari musicali apparentemente lontani, avvicinandosi a tratti ai Massive Attack o ad alcuni momenti della scena alternative hip-hop. Significativo, da questo punto di vista, appare essere stato l’apporto del tastierista e violinista Davide Arneodo.
Dopo una breve pausa la band è tornata sul palco e ha suonato canzoni appartenenti al proprio repertorio più classico, andando a ripescare episodi di tutta la discografia, da una ‘Nuotando nell’aria’ in versione guitar duo Godano-Tesio a ‘Osja amore mio’, passando attraverso’ Fingendo la poesia’. Ed è in questa parte del concerto che Cristiano Godano, portavoce della band, ha ricordato in molti momenti il compagno scomparso con grande commozione e sobrietà. Toccante è stato il momento degli encore in cui, da solo con la chitarra acustica, il frontman ha cantato la canzone ‘Ti voglio dire’, scritta anni fa per il suo disco solista e dedicata (già in fase di scrittura) proprio a Luca, per poi riunirsi alla band e concludere il concerto con una accorata versione di ‘Grazie’.
Ma perchè introdurre questo live report con un discorso relativo alla Resistenza? Perchè i Marlene Kuntz, a mio parere, possiedono quello spirito, artisticamente parlando. Non hanno smesso di perseguire la propria visione artistica, anche di fronte a difficoltà insormontabili. Il crollo nelle vendite causato prima dalla pirateria e poi dello streaming, il calo di popolarità del genere e il diffuso squallore del mercato musicale italiano. Ed è raro trovare nel music business esempi di altrettanta dignità nel portare avanti ciò in cui si crede, specie in un paese come il nostro. Non mi riferisco solo alla proposta musicale, ma anche all’attenzione riservata ai contenuti dei loro dischi e al messaggio da consegnare al pubblico. Specie negli ultimi lavori, quello dei Marlene Kuntz è uno sguardo spesso rivolto alle anime salve di de andreiana memoria o comunque a chi si trova a vivere in uno stato di difficoltà, in una condizione di minoranza. La difesa del pianeta e la necessità di proteggere realtà a rischio (il disco dei Marlene Kuntz è inserito anche in un progetto di salvaguardia di alcuni comuni alpini) è parte integrante di questo sforzo, così come ricordare con amore un amico scomparso.
Ed è qui che risiede, dal mio punto di vista, parte del valore della loro proposta: cantare e raccontare realtà umane che verrebbero dimenticate o abbandonate a se stesse in quanto incompatibili con quanto richiesto oggi dagli algoritmi e dal ritmo forsennato in cui siamo immersi.
Con questo spirito, indulgente ma risoluto e capace di guardare al futuro, i Marlene Kuntz ieri hanno affrontato le due tragedie di cui abbiamo parlato sopra. Tragedie che riguardano entrambe, in qualche modo, la terra: dal punto di vista delle proprie radici personali ma anche di tutto il genere umano.
Set Karma Clima
1) Improvvisazione noise su filmato montato dal vivo
2) La fuga
3) Tutto tace
4) Lacrima
5) Bastasse
6) Laica preghiera
7) Acqua e fuoco
8) Scusami
9) Vita su Marte
10) L’aria era anima
Set 2
11) Osja, amore mio
12) L’abbraccio
13) Fingendo la poesia
14) La canzone che scrivo per te
15) Nuotando nell’aria
16) Musa
17) Paolo anima salva
18) Ti giro intorno
19) E poi il buio
Encore
20) Ti voglio dire (Cristiano Godano)
21) Grazie
Servizio fotografico a cura di Alice Ferrero Image