Kissin Dynamite + Dynazty + Formosa @Legend, Milano 05 marzo 2023
Il 11/03/2023, di Andrea Lami.
Serata all’insegna dell’hard rock melodico in quel di Milano e più precisamente al Legend. Sono le 18 quando una folta e nutrita massa di gente si è accodata dall’ingresso. Queste sono quelle cose che quando arrivi in una location per un live, ti fanno subito star bene. Un po’ perché la musica che tu apprezzi è apprezzata anche da altri, un po’ perché vedere del locali pieni per metà fa male sia a chi suona ma anche a chi scrive ed in ultima battuta la cosa bella è che nella cosa puoi ritrovare i soliti amici ‘da concerti’.
Cosa che è realmente accaduta visto che tutti i membri delle tre band non erano in giro e quindi prima del concerto ci siamo dilettati a parlare con altri fan degli eventi a cui si è stati e dei prossimi a cui si andrà tutto questo fino a quando non hanno aperto le porte del Legend e tutti siamo potuti entrare a prendere posto. Primissima cosa che abbiamo notato, per chi come noi vive le location sotto più punti di vista, è che lo spazio per il merchandise, prima in pratica all’aperto e praticamente fuori, oggi era al chiuso e strettamente collegato al locale, questo permette a chi entra di farsi un giro nei tre shop prima di addentrarsi alla ricerca del posto migliore.
Il compito gravoso di aprire le danze è affidato ai Formosa, una band tedesca dedica all’hard rock decisamente potente. In tutta sincerità non conoscevo la band, che ha un album all’attivo ed un secondo in uscita e devo ammettere che sono stato favorevolmente colpito dalla loro proposta. Decisamente potente al punto da contattare la band per chiedere più notizie relativamente alla loro attività. Promossi.
Formosa setlist:
01. Living On A Blade
02. Burning Desire
03. Fuck Up Your Liver
04. Solo My Soul
05. Horns Up
06. Melinda
07. Manic Lover
08. Bad Boys
Cambio palco abbastanza veloce tenuto conto che bisognava togliere la batteria aggiunta e piazzata sulla destra del palco, ed ecco i Dynazty prender possesso dello stage. L’esplosiva ‘Power Of Will’ apre le danze e ci mostra una band carichissima. Gli stessi musicisti sono già stati in Italia come band di supporto a Joe Lynn Turner ma questa è la primissima volta che ci vengono a trovare come Dynazty, e sicuramente vogliono non solo far bene, ma dimostrare il loro valore e la qualità delle loro canzoni. Si susseguono ottimi brani come ‘Firesign’ oppure ‘Natural Born Killer’ il cui giro di tastiera è ipnotizzante quasi come il chorus del brano stesso. L’intro del bassista Jonathan che vola tra le note libero per poi atterrare tra gli accordi di ‘Hot For The Teacher’, regala un po’ di tempo a cantante Nils per riprendersi (proseguendo la lettura capirete la motivazione). ‘Advent’ è un altro brano potente e diretto, decisamente riuscito che anticipa la parte strumentale che altro non è se non ‘Highway Star’.
La scaletta non ci da tregua, che poi è quello che tutti vogliamo, con l’esecuzione dell’ottima ‘Yours’ prima del solo di batteria di Egg, sempre preciso e potente dietro le pelli. Il concerto prosegue senza soluzione di continuità, con la band che ci propone i propri highlights. Se si vuole cercare il pelo nell’uovo, se prima i Dynazty erano più hard rock, oggi le canzoni hanno virato verso l’epicità e sono più quadrate, più metal se vogliamo. Questo non è un male, gli artisti devono essere liberi di esprimersi nel modo che ritengono giusto ed opportuno. Personalmente avendoli conosciuti leggermente più soft, non ho fatto fatica ad affezionarmi a queste canzoni. A fine concerto abbiamo avuto la possibilità di parlare molto con quasi tutti i ragazzi della band (tolto Nils e Love che sono scappati al caldo del tourbus) ed abbiamo scoperto che lo stesso Nils si è sentito male poco prima dell’inizio del concerto. Addirittura ha perfino vomitato. Tutto questo solo per aggiungere merito a Nils il quale ci ha regalato una prestazione a dir poco fantastica. Auguriamo ai ragazzi della band una prontissima guarigione ed un buon proseguimento di tour con la speranza di poterli rivedere dalle nostre parti, ma questa volta headliner come è giusto che sia.
Dynazty setlist:
01. Power Of Will
02. Firesign
03. Natural Born Killer
04. Paradise Of The Architect
05. Threading The Needle
06. Advent
07. Instrumental
08. Yours
09. The White
10. Drum solo
11. Waterfall
12. Presence Of Mind
13. The Human Paradox
14. Heartless Madness
Ultimo cambio di palco, questa volta più breve visto che la batteria è praticamente la stessa ed ecco arrivare i Kissin Dynamite. Ho avuto già occasione di vedere la band dal vivo (ai tempi del Dagda Live!! Bei tempi!!!) ed il miglioramento a livello di tenuta di palco è decisamente notevole anche se le dimensioni del palco stesso sono un pochino castranti, sono convinto che band come loro ed i Dynazty darebbero il massimo in palchi più grandi. Ma torniamo all’esibizione.
La band è in formissima, il pubblico pronto ad esplodere visto che durante l’esibizione precedente è stato completamente coinvolto. Il locale sembra pronto ad esplodere e lo fa saltando e cantando le prime canzoni in setlist che rispondono al nome di ‘No One Dies A Virgin’ ma anche a ‘I’ve Got The Fire’ e ‘Sex Is War’, brani decisamente potenti che lasciano poco spazio a dubbi ed esitazioni. Qui si fa rock’n’roll alla vecchia maniera.
‘Love Me Hate Me’ rallenta un attimo la corsa, ma è poca cosa perché si riparte subito con ‘Only The Dead’ altro brano simpatico che viene cantato da tutti. Il singer Johannes abbandona il palco per tornare con lo scettro ed il mantello da re, perfetta introduzione di ‘I Will Be King’. Se è vero che concerti come questo sono ricchi di adrenalina che la band getta al pubblico, è altrettanto vero che questa adrenalina torna indietro alla band centuplicata quando il pubblico è partecipe creando una sinergia unica. Premessa questa per giustificare l’errore in scaletta di Johannes, cosa che gli viene fatta notare da uno dei suoi musicisti, ma lo stesso è bravo a tenere il palco ed a risolvere il tutto con una spiegazione simpatica che ruba un sorriso al pubblico. ‘DNA’ alza ancora la temperatura.
Johannes nel ringraziare il pubblico presente inizia un discorsone sulla bellezza della musica che riesce ad unire tutti, noi compresi. Un discorso molto semplice ma altrettanto profondo per chi come noi la musica la ama realmente, questo è il concetto rinchiuso nella canzone che hanno eseguito intitolata ‘You’re Not Alone’ una delle mie preferite dell’album precedente, peccato solo che la parte vocale sembrava un po’ meno alta del disco, ma nulla di grave. Chiudono la serata ‘Not The End’ ed ormai il loro classicone ‘Flying Colours’ brano usato da un po’ di anni come chiusura di concerti prima del saluto creando la piramide umana, in perfetto stile tedesco, come dimenticare gli Scorpions maestri in quest’arte.
Ultime considerazioni di una bella serata di hardrock: la band di apertura è stata una bella sorpresa, spero di poterla riascoltare presto. I Dynazty hanno dimostrato quanto di buono sanno fare e sono pronti per un tour da headliner vista anche la risposta del pubblico.I Kissin Dynamite hanno ben figurato, molto probabilmente li rivedremo quest’estate in qualche festival pronti a regalarci un’altra dose di adrenalina e rock’n’roll.
Kissin Dynamite setlist:
01. intro
02. No One Dies A Virgin
03. I’ve Got The Fire
04. Sex Is War
05. Love Me Hate Me
06. Only The Dead
07. Livin In The Fastlane
08. What Goes Up
09. I Will Be King
10. DNA
11. Six Feet Under
12. You’re Not Alone
13. Not The End
14. Flying Colours
Foto Eric Dellari