Katatonia + Solstafir @ Live Music Club, Trezzo sull’Adda (MI), 03 febbraio 2023
Il 07/02/2023, di Gaetano Iannarelli.
Live Music Club strapieno: i Solstafir sul palco iniziano a scaldare la serata. Un metal viscerale che alterna ritmi cadenzati a esplosioni armoniche, un cantato graffiante con un registro sempre molto alto. Bella sfida per il frontman della band, Tryggvason, quasi del tutto vinta. La scaletta ripercorre la discografia del progetto Solstafir. Ad aprire la lunga ‘Nattmal’, poi si scorre con brani estratti da quasi ogni album della band. L’atmosfera si scalda canzone dopo canzone, un audio molto curato fa apprezzare a pieno l’esecuzione impeccabile della band islandese. Sono i brani con più groove a far risuonare il pubblico maggiormente. In chiusura i classici ‘Fjara’ e ‘Ottà’. Il cantante Tryggvason, esaltato, lascia la chitarra e si aggira qualche minuto per il palco caricando il pubblico e sdraiandosi comodamente ai bordi del palco per qualche selfie d’autore.
È il momento degli headliner. Ovazione dal pubblico. Band avvolta nella nebbia, Renkse annegato nella sua folta chioma guadagna la scena. Le prime due tracce dell’ultimo album infiammano il pubblico, ‘Austerity’ e ‘Colossal Shade’. Brani molto diretti, linee vocali accattivanti già popolano le menti dei fan che sostengono la voce del frontman, che sembra molto in forma. Poi è il turno di ‘Lethean’, ormai un classico. La cassa della batteria altera il battito del cuore dei presenti, una compressione inaudita. Tuffo indietro a ‘The Great Cold Distance’ con ‘Deliberation’, apice artistico, a mio parere, della band, spartiacque del loro percorso.
Con ‘Birds’ energia pura. Chitarre un po’ indietro a favore delle voci, batteria protagonista a rimarcare le ritmiche articolate, contratte, diventate ormai ingrediente caratteristico della band. Cenno a ‘City Burials’ con ‘Behind the Blood’, ben accolta dai fan. Segue ‘Night is the New Day’ con ‘Forsaker’, album della maturità che ha forgiato il sound dei Katatonia.
‘Opaline’ è già un classico, applausi ritmati accompagnano l’inizio del brano, cori seguono. Tanto da offrire insomma. Su e giù lungo una discografia ormai lunga, ‘Buildings’ e la perla ‘My Twin’, che live e con tutti i decibel che questa sera il Live Music Club dispone… un trip catatonico. Renkse sul finale cede il microfono al pubblico che intona il coro. Si spazia sul resto della discografia, purtroppo senza mai affondare nel passato glorioso di ‘Viva Empitiness’ e ‘Last Fair Deal Gone Down’. ‘Atrium’, ‘Old Heart Falls’, ‘Untrodden’ chiudono la scaletta. Ritorno in scena per offrire altro al caloroso pubblico.
‘July’, un capolavoro, una tempesta perfetta di armoniche e ritmiche taglienti e ipnotiche. Chiude ‘Evidence’. Arte, idee, carattere, perseveranza. Lunga vita ai Katatonia.
Setlist Sostafir
Náttmál
Köld
Melrakkablús
Bloodsoaked Velvet
Rökkur
Fjara
Ótta
Goddess of the Ages
Setlist Katatonia
Austerity
Colossal Shade
Lethean
Deliberation
Birds
Behind the Blood
Forsaker
Opaline
Buildings
My Twin
Atrium
Old Heart Falls
Untrodden
Encore:
July
Evidence
Foto di Elisa Catozzi