Fleshgod Apocalypse+W.E.B.+Nest Of Plagues+Dark Mirror Ov Tragedy@Slaughter Club, Paderno Dugnano (MI), 20 gennaio 2023

Il 31/01/2023, di .

Fleshgod Apocalypse+W.E.B.+Nest Of Plagues+Dark Mirror Ov Tragedy@Slaughter Club, Paderno Dugnano (MI), 20 gennaio 2023

E’ un freddo pungente quello che ci accoglie prima dello show in programma allo Slaughter di Paderno Dugnano, a pochi passi da Milano. Sono le 19:00 quando si aprono le porte e il primo pubblico inizia ad arrivare sul luogo dell’evento. Nel cortile esterno incontro due membri della band coreana Dark Mirror Ov Tragedy, bassista e chitarrista, pronti per lo show che inizierà a breve. Scambiamo qualche parola, si dicono entusiasti di suonare in questa particolare e famosa location milanese, oltre che onorati di aprire per gli italiani Fleshgod Apocalypse. Sono le 19:30 quando la band sale sul palco. Ambientazione oscura, i sei elementi dei Dark Mirror Ov Tragedy si posizionano agli strumenti e la musica esplode in tutta la sua potenza. Autori di un un Black/Gothic Metal dalle tinte sinfoniche ricordano da vicino i primi Cradle Of Filth soprattutto per lo stile del vocalist. Mezz’ora di violenza sonora in piena regola per un’esibizione impeccabile se pure con qualche iniziale problema dei suoni della batteria, leggermente ovattata sui primi due brani, ma sistemata opportunamente in breve tempo dal fonico. I Dark Mirror Ov Tragedy escono vincitori pur non riuscendo a coinvolgere pienamente, complice la poca affluenza di pubblico presente alla loro esibizione.

Lo Slaughter intanto inizia gradatamente a riempirsi quando salgono sul palco i quattro ungheresi Nest Of Plagues con la loro proposta di Deathcore tecnico mescolato con venature Nu-Metal. Al contrario dei coreani che li hanno preceduti i Nest Of Plagues coinvolgono il pubblico con una forza e un carisma da band di punta, soprattutto il cantante-bassista ha una grinta da vendere, tra un brano e l’altro parla e ringrazia i presenti indirizzandoli al pogo incontrollato. Il vocalist dei Nest ricorda molto da vicino Tom Araya, a partire dai capelli, personaggio al quale si ispira senza nasconderlo affatto, e dal leader degli Slayer prende l’attitudine violenta che dimostra di avere sul palco. Il loro live è una botta di adrenalina, brani graffianti e potenti che nulla hanno da invidiare alle grandi band Metal, così che il loro show lascerà a tutti i presenti una forte carica in vista del terzo gruppo in programma prima dell’ingresso degli headliners.

E’ la volta infatti dei greci W.E.B. che non trovano terreno facile dopo la strepitosa prova dei Nest Of Plagues, un set che ha decisamente lasciato attonito il pubblico per violenza e carica espressiva. Gli W.E.B. ci deliziano con un Gothic Metal Sinfonico evidentemente ispirato a Dimmu Borgir e Dark Funeral; il cantante si dimostra un trascinatore di folle al pari del leader dei Nest Of Plagues e il pubblico ormai numeroso è coinvolto nei continui richiami del vocalist ad alzare le mani e gridare Hail al ritmo della loro musica fracassa timpani. Esibizione diretta e senza troppi fronzoli, nonché priva di punti deboli. Soltanto la bassista degli W.E.B. sembra essere poco a proprio agio sul palco, ma nulla toglie a una performance degna di nota. Poco più di mezz’ora e al termine del loro show siamo tutti felici e contenti.

A questo punto si giunge al momento atteso da tutti i presenti, ovvero lo show dei nostrani Fleshgod Apocalypse, unica data italiana (per ora) da headliners. Li vedremo infatti aprire per i Pantera il due luglio a Bologna. I tecnici corrono sul palco a smontare la batteria utilizzata dai tre gruppi in apertura e ad allestire lo stage dei Fleshgod per il grande evento che sta per iniziare. Sono da poco passate le 22:00 quando la band perugina sale sul palco. Pubblico in visibilio, pochi secondi e la musica del gruppo esplode in tutta la sua potenza. Non soltanto Death Metal, non soltanto Metal sinfonico, ma un concentrato di suoni evocativi e al contempo violenti, un’altalena di emozioni date dalla sicurezza e dal mestiere di Francesco Paoli alla voce, un teatrante e abile intrattenitore, e dalla soave voce di Veronica Bordacchini, il vero contraltare sinfonico rispetto alla potenza della band. Il tasso emozionale cresce brano dopo brano, da ‘The Fool’ a ‘Minotaur (The Wrath Of Poseidon)’, passando per il più recente ‘No’, alla bordata ‘Fury’, la traccia d’apertura del loro ultimo full-lenght ‘Veleno’, fino alla straordinaria ‘Monnalisa’, brano che cattura tutta l’essenza e l’anima dei Fleshgod Apocalypse, cantata a piena voce da tutti i presenti. Ma il punto più alto dello show, quello che riesce a fondere le anime del pubblico e quelle dei componenti della band in una perfetta alchimia tra gli elementi, è la straordinaria ‘Epilogue’; il locale esplode letteralmente quando Veronica si posiziona a centro palco e chiede l’aiuto di tutti i presenti per l’esecuzione di uno tra i brani più epici della loro discografia. ‘Epilogue’ è un capolavoro, su questo non si discute, e la band sugli scudi lo esegue alla perfezione.
L’esecuzione del gruppo è priva di imperfezioni, e se qualche lieve sbavatura è inevitabile durante un live, va assolutamente detto che ognuno dei musicisti ha dato davvero il massimo in termini di prestazione tecnica ed emozionalità. Ferrini al piano tesse trame suggestive, Paoli è una macchina da guerra e non molla il tiro un istante, Veronica ha una voce soave ma potentissima che riesce a sovrastare anche le bordate soniche di un Death Metal suonato sempre all’ennesima potenza, insomma in questo live tutto è andato a meraviglia, il tempo è purtroppo volato ma ha lasciato un dolce sapore di vittoria per i Nostri, complice anche il tasso emozionale che si è fatto sentire in abbondanza. I Fleshgod Apocalypse sono una tra le band di punta del panorama Metal nostrano e il riscontro ricevuto dal pubblico in termini di affetto e devozione è facilmente riscontrabile da un seguito sempre più numeroso di fan sparsi in tutta Europa e anche oltreoceano. Dopo un’ora e quarantacinque minuti circa di live il pubblico è evidentemente felice. Usciamo dal locale con un grande sorriso stampato in faccia, certi di avere assistito a una data speciale, una data che non dimenticheremo facilmente. Performance assolutamente impeccabile.

 

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