Evanescence + Within Temptation @ Mediolanum Forum, Assago (MI) – 10 novembre 2022
Il 12/11/2022, di Fabio Magliano.
E’ un Forum di Assago delle grandi occasioni quello che accoglie due delle female fronted metal band più celebri e influenti del Globo. Due potenziali headliner che si dividono la scena (e purtroppo anche il tempo dello show) che regalano ai fan italiani tre ore (intervallate da un lungo cambio di palco, però) differenti in quanto a sound e impatto scenico ma ugualmente coinvolgenti. Per ragioni lavorative e di trasporti ci perdiamo lo show dei Veridia il gruppo alternative rock di Nashville chiamato a tirare la volata alle due “monster band” in questo “Worlds Collide Tour” ma siamo puntualmente sotto il palco quando una Sharon den Adel incoronata insieme ai suoi compagni di viaggio prende possesso di un palco imponente sul quale troneggia una enorme scultura incastonata in uno spettacolo di luci, visual e fiamme a ricreare un insieme visivo di grande effetto. Avevo avuto modo di assistere a spettacoli dei Within Temptation in diverse occasioni nel corso degli anni e in situazioni differenti, ma è indubbio che oggi, con 26 anni di carriera alle spalle e una line-up finalmente ben oliata, la band olandese abbia raggiunto lo zenit. Tutto funziona come un orologio svizzero nello show milanese, sin dall’apertura affidata alla possente ‘See Who I Am’, canzone cui tocca il compito di accompagnare lo spettatore attraverso un suggestivo viaggio nell’evoluzione stilistica del gruppo. Con ‘Paradise (What about us?)’ il forum esplode grazie alla innata carica della canzone stessa, qui impreziosita da un duetto “virtuale” con Tarja, mentre ‘Angels’, uno dei tanti classici del gruppo, viene eseguita da Sharon issata sulla testa che domina il palco. C’è tempo per un pensiero all’Ucraina cui viene dedicata ‘Raise Your Banner’ con tanto di bandiera giallo/blu sventolata sul palco, ‘All’I Need’ in un tripudio di telefonini al vento vede la cantante emozionare dondolandosi da un’altalena issata al centro del palco, per un crescendo emozionale che vede ‘Supernova’, ‘Ice Queen’ e ‘Starway To The Skies’ apparecchiare per il gran finale affidato all’immancabile ‘Mother Earth’, degna chiusura di un concerto purtroppo troppo breve (è la dura legge dei co-headliner) ma incredibilmente emozionante, offerto da un gruppo che è, come ripetuto più volte dalla stessa Sharon, prima di tutto una grande famiglia a prescindere dal legame sentimentale che la unisce al chitarrista Robert Westerholt e questo affiatamento emerge limpido durante lo show, con sette musicisti che sul palco divertono ma soprattutto si divertono, uniti da una chimica pazzesca. Sicuramente uno degli highlight live di questo 2022 che va a chiudersi.
Setlist: See Who I Am/ Iron/ Paradise (What About Us?)/ Angels/ The Purge/ Raise Your Banner/ Entertain You/ Don’t Pray for Me/ All I Need/ The Reckoning/ Supernova/ Ice Queen/ Stairway to the Skies/ Mother Earth
Dopo, come detto, un lunghissimo cambio palco che porta lo stage dalle sfarzosità dei Within Temptation a una dimensione quasi minimale, tocca agli Evanescence il compito di prendersi la scena. A dominare il palco è la batteria di un furioso Will Hunt (si, il batterista del “nostro” Vasco Rossi) al quale vanno via via aggiungendosi la new entry Emma Anzai, Troy McLawhorn, Tim McCord prima che irrompa sul palco Amy Lee, cuore, anima e cervello della band di Little Rock. Cosa salta subito all’orecchio è che, se per i “compagni di viaggio” olandesi il punto di forza era l’amalgama, per la band statunitense tutto ruota attorno alla cantante, abile a circondarsi di ottimi musicisti che la assecondano in un concerto che la vede suonare piano e tastiere, dimenarsi come un’ossessa, urlare, sussurrare, sciorinare un mix sonoro che pesca tanto dal gothic rock quanto dal nu metal che sin dal debutto ‘Fallen’ ha proiettato il gruppo nelle chart di tutto il mondo e continua ancora oggi a farlo. L’apertura è affidata a ‘Broken Pieces Shine’ pescata dall’ultimo lavoro ‘The Bitter Truth’ così come ‘Take Cover’, mentre con ‘Going Under’ viene calato il primo carico da novanta in grado di far saltare tutto il Forum. Chi si aspettava cambi d’abito o effetti speciali degni delle rockstar d’Oltre Oceano è rimasto sicuramente deluso, le proiezioni sul fondale del palco sono gli unici effetti che gli Evanescence concedono al pubblico, il resto è tanta sostanza e energia. Amy Lee è un vero animale da palcoscenico, si dimena durante i pezzi più robusti, mentre emoziona seduta al pianoforte a coda una prima volta per ‘Far From Heaven’, quindi nel gran finale con l’immancabile ‘My Immortal’. Su ‘Use My Voice’ tratta anch’essa dall’ultimo lavoro salgono sul palco Deena Jackoub dei Veridia e Sharon Den Adel, quindi il gran finale, con la già citata ballad resa celebre dalla colonna sonora di ‘Daredevil’ e con la “compagna” ‘Bring Me To Life’, adrenalina pura a chiudere in bellezza uno show forse meno spettacolare rispetto a quello dei Within Temptation ma non certo meno intenso.
Setlist: Artifact/The Turn/ Broken Pieces Shine/ Made of Stone/ Take Cover/ Going Under/ Wasted on You
Lose Control / Part of Me / Never Go Back/ Far From Heaven/ Your Star/ End of the Dream/ Better Without You/ Call Me When You’re Sober/ Imaginary Use My Voice / Blind Belief/ My Immortal/ Bring Me to Life