Porcupine Tree @ Forum di Assago, Milano, 24 Ottobre 2022
Il 26/10/2022, di Gaetano Iannarelli.
Milano evidentemente attendeva a braccia aperte i Porcupine Tree: pochi posti liberi al Forum di Assago, praticamente un sold out. Partenze senza indugi con ‘Blackest Eyes’, audio ovviamente al top, Garrison spinge con un rullante enorme. Secondo posto in scaletta per l’ultimo album, con Harridan. Accostamento che fa riflettere su una certa continuità tra i due brani storicamente tanto lontani. Poi momento più intenso con ‘Of the New Day’, live in chiave più distorta. Molto apprezzata. Segue ‘Rats Return’. Tutto il sound risulta molto più heavy in chiave live. Chitarre molto aggressive, quasi da offuscare le tastiere. Gavin non manca di condire qua e là, dando ancora più energia al suo drumming in studio. Si torna al passato con ‘Even Less’, Wilson è carico, deciso su chitarra e voce. Il leader fondatore imbraccia poi l’acustica per la coppia ‘Drown with Me’ e ‘Dignity’. Dopo tutto questo tempo concesso alla riproposizione dell’ultima opera, Wilson chiede un parere alla platea: reazione timida dal pubblico, subito invitato scherzosamente a lasciare il forum. Poi invito all’ascolto. Per andare sul sicuro quindi salto nuovamente nel passato per la celebre ‘The Sound of Muzak’, rivisitata un minimo ovviamente da Harrison. Assolo di chitarra magistralmente riproposto da Wilson… da sembrare in play back. Notevole. ‘Last Chance to Evacuate Planet Earth Before It Is Recycled’ regala un’atmosfera magica, mentre la chiusura della prima parte è affidata a ‘Chimera’s Wreck’, oserei dire il brano più cupo mai scritto dai PT. Sicuramente dalla resa maggiore live rispetto la versione in studio, con l’enfatizazzione della sessione ritmica che ne aumenta la tensione.
Si riparte con ‘Fear of a blank planet’ e la sua energia. Uno dei loro apici. Poi atmosfera con ‘Buying New Soul’, per poi tornare a C/C con ‘Walk the Plank’. Wilson va al piano ed è il turno di ‘Sentimental’. Si continua ad intrecciare le tracce dell’ultimo album con il passato: ‘Herd Culling’, tra i brani più progressive di C/C. Wilson è in serata, voce al top, supportato alla grande dalla seconda voce e chitarrista alla sua destra. Ottima resa generale dei cori. Indispensabile direi. Si torna negli anni d’oro con ‘Anestetize’, tracce tra le più rappresentative del progetto PT, a parere credo anche del resto della platea che accoglie le prime note con un’ovazione. Il video dietro completa l’opera d’arte e Gavin Harrison ci fa innamorare della batteria ancora e ancora. Sulla coda del brano, le tastiere e le voci ci ricordano che i Pink Floyd non erano stati proprio scomodati invano. Segue ‘Sleep Togheter ‘, traccia conclusiva dell’album ‘Fear of a Blank Planet’, che è stato a mio parere uno degli apici della carriera di Wilson, dove i suoi ingredienti caratteristici si sono perfettamente fusi in un concept a dir poco miracoloso per gli anni 2000.
Immancabile bis. ‘Collapse the Light into Earth’ ballata d’effetto con Wilson al piano a scaldare amori presenti e altri collassati su questa ormai fredda Terra. Squarcia il Forum pieno di luci Harrison con il suo rullante per dare il via ad ‘Halo’ e nuovo slancio alla serata. Si chiude con ‘Trains’ e un preambolo del cantante che ci tiene a precisare che i PT non hanno mai prodotto una hit da classifica, il che li rende liberi di scegliere come chiudere i loro concerti. Della serie… il bicchiere lo vogliamo vedere mezzo pieno. Ma per molti dei loro fan probabilmente il parametro classifica incide poco, forse sarebbe stato un punto a sfavore addirittura.
Una serata gratificante per fan e band c’è poco da dire. I PT avvolti dal caloroso pubblico del Forum, quest’ultimo diventato quasi piccolo e più intimo per un concerto sicuramente da ricordare per i fan di lunga data. I porcospini hanno saputo incantare la platea con una scaletta ben dosata con interessanti e azzeccati accostamenti, con riproposizioni curate e quasi sempre impeccabili. Omaggio a decenni di arte, con solo un piccolo incident! Grazie.