Arch Enemy + Behemoth + Carcass + Unto Others @Alcatraz, Milano, 12 ottobre 2022

Il 15/10/2022, di .

Arch Enemy + Behemoth + Carcass + Unto Others @Alcatraz, Milano, 12 ottobre 2022

Un martedì sera intenso quello svoltosi nell’accogliente Alcatraz di Milano, location che ha visto ospitare ‘The European Siege Tour 2022’ con Arch Enemy e Behemoth coadiuvati da Carcass e Unto Others e di cui vi proponiamo un personalissimo report.

 

Unto Others
A causa di un orario non proprio comodo nel bel mezzo della settimana lavorativa e alle usuali problematiche logistiche del traffico meneghino, purtroppo, perdiamo completamente il concerto degli Unto Others, band di Portland, Oregon che l’anno scorso hanno dato alla luce il secondo full lenght, ‘Strength’. Un vero peccato, perché da quanto carpito chiacchierando con chi ha assistito allo show, nel breve tempo a propria disposizione, i quattro ragazzi hanno convinto appieno grazie al loro heavy/rock a tinte goth che riconfermano le ottime impressioni che ho avuto qualche anno fa, quando ancora con il moniker Idle Hands (nel 2021 mutato in Unto Others per problemi di trademark), ho avuto modo di vederli come opener in un festival in Germania.
Una talentuosa giovane band da monitorare attentamente nel corso del prossimo futuro.

 

Carcass
Gli inglesi Carcass capitanati da Jeff Walke e Bill Steer, per il sottoscritto, sono la band più interessante o quantomeno più attesa della serata. Padri fondatori del genere grindcore e tra i pionieri del death metal la band britannica ha scritto pietre miliari della storia della nostra musica preferita, grazie anche (soprattutto) a un certo Michel Amott, abile chitarrista che vedremo poi in impegnato negli Arch Enemy, headliner della serata. Tempi purtroppo ormai lontani quelli del bellissimo ‘Heartwork’, con Amott alla chitarra, ma la band, seppur reduce dal non eccezionale ‘Torn Arteries’ l’ultimo album album uscito del 2021, conservano sempre quel fascino un po’ vintage che spetta ai veterani.
Con un palco allestito giusto il minimo indispensabile e considerato il minutaggio a propria disposizione stasera la formazione inglese si dedica comprensibilmente a suonare evitando di perdere troppo tempo in fronzoli, senza tuttavia risultare fredda o distaccata, anzi, i sorrisi e le scherzose imprecazioni di Jeff Walke non sono mancate, visibilmente soddisfatto dai feedback del pubblico. Buoni i suoni, un pò meno i volumi, almeno per una band di questa caratura. Poco male, la scaletta si bilancia tra materiale storico e nuovo, quest’ultimo che dal vivo acquisisce una marcia in più rispetto che su disco. Ci referiamo a ‘Kelly’s Meat Emporium’’, per esempio, ma ovviamente i brani che rimangono più impressi sono le “storiche” ‘Buried Dreams’ e ‘Heartwork’ in grado, peraltro, di creare un buon moshpit tra le prime file e che certificano, ancora una volta, quanto questi pezzi siano ben presenti nei cuori di molti.
Quaranta minuti scarsi che volano via per un concerto breve ma di impatto e che ripaga bene le aspettative.

Setlist:
Buried Dreams
Kelly’s Meat Emporium
Incarnated Solvent Abuse
This Mortal Coil
Dance of Ixtab (Psychopomp & Circumstance March No. 1 in B)
The Scythe’s Remorseless Swing
Corporal Jigsore Quandary
Heartwork
Carneous Cacoffiny

 

Behemoth
Un ampio telone bianco viene steso per coprire le frenetiche attività di cambio palco e alle ore 20.10 in un Alcatraz piuttosto pieno, ma lontano dall’essere sold-out, inizia il concerto dei polacchi Behemoth.
Ora, è necessaria una doverosa premessa: non ho mai amato i Behemoth né tantomeno il loro frontman Adam Michał Darski meglio noto come Nergal. Personaggio di sicura intelligenza e acume che tuttavia mi ha dato sempre dato l’impressione di aver costruito la propria notorietà più grazie al fatto di essere un abile influencer e versatile opinionista più che per i meriti musicali dei suoi Behemoth. Intendiamoci è un parere del tutto personale e assolutamente opinabile…e che a conti fatti stride con gli oggettivi risultati in termine di vendite e di seguito di fans che la band ha saputo costruire negli anni. I Behemoth, infatti, forti di undici LP sono una band in piena ascesa e protagonista da oltre quindici anni nel fitto panorama metal. Grazie a una proposta che nella loro fase più matura e per certi versi più personale gli ha portati a rielaborare il black metal, grezzo e diretto, con soluzioni più atmosferiche ed evocative che unite a una migliore tecnica d’esecuzione, restituiscono sicuramene un prodotto quantomeno interessante.
Non stupisce quindi che il quartetto polacco venga accolto, come è giusto che sia, con grande enfasi dal pubblico presente all’Alcatraz li per loro. E devo dire che per un terzo del concerto ho resistito pure io (onestamente più per dovere di cronaca che per altro…) ma ben presto mi sono defilato per una birretta e subdolamente un amico mi ha distratto ponendo maggiormente attenzione su quanto stava avvenendo al Camp Nou di Barcellona…
Tornado al concerto, a detta dei fans che con cui ho interagito alla fine,  i Behemoth hanno confezionano un ottimo show, ricco di scenografia e pathos. Una prova assolutamente positiva e che ha convinto tutti i loro fans presenti.  Le mie sensazioni, invece, si sono alternate tra la noia e la freddezza verso una band che non ho mai seguito e che non mi ha mai interessato. La proposta dei polacchi, già peraltro vista in svariate occasioni, non mi ha mai convinto e anche stasera, purtroppo, non mi hanno fatto cambiare idea. Peccato.

Setlist:
Post‐God Nirvana
Ora Pro Nobis Lucifer
The Deathless Sun
Ov Fire and the Void
Thy Becoming Eternal
Conquer All
Daimonos
Bartzabel
Off to War!
No Sympathy for Fools
Blow Your Trumpets Gabriel
Versvs Christvs
Chant for Eschaton 2000

 

Arch Enemy
Archiviata velocemente la parentesi Behemoth giunge l’ora degli headliner della serata: gli svedesi Arch Enemy. Band consacrata da anni nel mainstream della scena metal e come spesso accade in questi casi una band che divide il pubblico. Troviamo i nostalgici della primissima (lontana) era di Johan Liiva, quelli del periodo Angela Gossow, c’è chi giura che l’apice della band sia stato raggiunto grazie a Alissa White-Gluz… insomma, detrattori ed estimatori con diversi e legittimi punti di vista si spalleggiano ma come si suol dire, va bene tutto basta che se ne parli. Personalmente, da oltre dieci anni tendo a considerare la proposta musicale della band svedese un po’ troppo “catchy”, sicuramente lontana dai miei gusti attuali ma è indubbio che il recente ‘Deceiver’ sia un buon album con interessanti tracce, sicuramente più convincente rispetto ai precedenti lavori del periodo Alissa.

Con una scenografia che richiama appunto la copertina del recente nuovo album il concerto si apre, come previsto, con la titletrack ‘Deceiver, Deceiver’. Suoni cristallini e volumi avvolgenti esaltano il pubblico che nel frattempo ha riempito l’Alcatraz. Una bella atmosfera, che si infiamma ulteriormente con le successive ‘War Eternal’ e ’In the Eye of the Storm’. Una piacevole sorpresa, inoltre, è l’esecuzione di ‘Handshake With Hell’ in cui Alissa mostra le sue abilità vocali anche con delle parti in clean. Brava.
Ad ogni modo, il live-motive del concerto è strutturato dalla collaudata ricetta di death metal melodico e fa breccia nel pubblico, musica alle mie orecchie forse un po’ troppo “facile” ed immediata, scontata in alcuni frangenti, ma che live evidenzia ed impressiona per precisione, abilità e sincronismo dei musicisti che la eseguono. La coppia di chitarristi Amott/Loomis dimostra di essere una delle più tecniche della scena, due assoluti fuoriclasse delle sei corde e la parola più appropriata nel descrivere la prestazione live di questa sera, di tutta la band in generale, non può che essere una: perfetti.
Partivo un po’ prevenuto sugli Arch Enemy ma onestamente dal vivo la band svedese ha dimostrato di essere in grande forma, vantando una consapevolezza dei propri mezzi che ha convinto totalmente anche chi come me non si può considerare il loro fans più accanito.

Setlist:
Deceiver, Deceiver
War Eternal
Ravenous
In the Eye of the Storm
House of Mirrors
My Apocalypse
The Watcher
The Eagle Flies Alone
Handshake With Hell
Sunset Over the Empire
As the Pages Burn
Snow Bound
Nemesis

FOTO DI SALVATORE MARANDO

Leggi di più su: Arch Enemy, Behemoth, Carcass.