Hardcore Superstar @Piazza Duomo, Prato, 29 agosto 2022

Il 02/09/2022, di .

Hardcore Superstar @Piazza Duomo, Prato, 29 agosto 2022

Per la rassegna Prato è Spettacolo, lunedì, giorno un bel po’ strano per dei concerti visto che tutti lavorano, sarebbero stati di scena i Wolfmother insieme agli Hardcore Superstar. Purtroppo un problema di salute ha colpito un membro dei Wolfmother facendogli annullare tutte le date ed ecco che gli Hardcore Superstar sono diventati headliner e, nel giro di breve tempo, la lineup del concerto è cambiata aggiungendo gli Speed Stroke (vecchia conoscenza degli Hardcore Superstar stessi) ed i pratesi Bluagata.

Sono quasi le 21 quando i Bluagata prendono possesso del palco. Poche canzoni (sette per la precisione) per provare a conquistare un pubblico che forse non è il loro. La musica proposta è qualcosa che fatico a racchiudere in un genere musicale e questo a volte è un bene. Tolto il fatto che tra una canzone e l’altra ci sono troppi momenti vuoti che dovrebbero essere riempiti in qualche maniera e che le voci escono poco, i brani proposti mancano di quella parte melodica che potrebbe conquistare gli ascoltatori se escludiamo la cover di ‘Blue’. Mentre i loro inediti danno l’impressione di essere senza né capo né coda, commento che ho sentito anche bisbigliare tra il pubblico. Assolutamente rimandati.

Bluagata:
01. Comodità / 02. Persone Vuote / 03. Blue / 04. Quattro Mani / 05. Liberati / 06. Resti Qui / 07. Ti Puoi Fidare

Rapidissimo cambio palco, musiche della colonna sonora di ‘Rocky IV’ ed ecco salire sul palco gli Speed Stroke. Il genere è vicino a ciò che propongono gli headliner, quindi le canzoni hanno facile presa sul pubblico presente. Jack, il singer, non solo presenta le canzoni, intrattiene i presenti, ma difficilmente si ferma. E’ un continuo saltare, correre, andare a stuzzicare i suoi musicisti, prendere delle bacchette e suonare i piatti. La band è ben oliata ed il cambio di line-up in nulla ha modificato il tiro della stessa. I brani volano via in un attimo tanto che quando Jack ci annuncia che ne mancheranno solo due alla fine dell’esibizione, ci sembra quasi impossibile. Belli i siparietti tra il cantante Jack ed il chitarrista Michael, sia quelli alcolici che quelli di ‘lotta’ che nasce come una sfida per finire con un high-kick ed uno schienamento in pieno stile wrestling. Sempre meglio.

Speed Stroke:
01. Heartbeat / 02. Nothin’s True / 03. The End Of This Fight / 04. Scene Of A Crime / 05. From Scars To Scars
06. Demon Alcohol / 07. Soul Punx / 08. No Love / 09. Who Fuck Who / 10. Believe In Me

Il mega palco viene spogliato di tutte le cose inutili per lasciare solo la batteria di Adde ed ecco gli Hardcore Superstar salire sul palco. Si parte a cannone con ‘Catch Me If You Can’ estratta dall’ultimo album, ‘Electric Rider’ presa dal penultimo e ‘Wild Boys’ che ci fa fare un salto indietro nel tempo di ben diciassette anni essendo contenuta su ‘Hardcore Superstar’, un trittico capace di lasciare il segno sin da subito.
Chi si ferma è perduto e quindi i quattro svedesi ripartono immediatamente con ‘Forever And A Day’ anch’esso estratto da ‘Abrakadabra’, un altro brano che si ritaglierà il suo spazio anche nelle prossime setlist per arrivare all’esecuzione di ‘Liberation’, la canzone più vecchia tra quelle proposte, risalente addirittura al 2000.
Purtroppo il basso di Martin inizia ad avere problemi (ci dirà dopo che tutto quello che poteva non funzionare… l’ha fatto) e quindi rimangono sul palco Vic e Jocke a regalarci un’improvvisata e cioè una versione acustica di ‘Someone Special’ mentre la crew cerca di risolvere i problemi tecnici. Quando tutto è sistemato Jocke ci accenna ai problemi di volo che ha avuto la band che per metà è andata a Barcellona mentre l’altra metà era a Parigi. Ma la cosa importante è che tutti siano arrivati a destinazione in tempo. ‘Above The Law’ rimette in moto la macchina degli Hardcore Superstar e lo fa con un bel carico di adrenalina che esplode letteralmente con ‘Last Call For Alcohol’ dove lo stesso Jocke si prende la briga di scendere dal palco per cantare (e brindare) praticamente sulle transenne poste tra noi fotografi ed il pubblico infiammando letteralmente i presenti. Queste sono cose che fanno esaltare tutti. ‘Moonshine’ chiude la prima parte di set anche se sappiamo tutti che la band dovrà risalire al più presto sul palco perché il pubblico presente non è ancora pago.  I tre brani scelti per quelli che una volta erano i bis sono ‘Abrakadabra’ brano che da il titolo all’ultimo album, ma soprattutto ‘We Don’t Celebrate Sunday’ attesa da tutti i presenti ed utile per farci bruciare le poche energie rimaste. Prima di chiudere il concerto Jocke ci presenta un brano dal significato speciale racchiuso nel titolo stesso ‘You Can’t Kill My Rock’n’Roll’.
Un altro concerto degli HCSS è già -purtroppo- alle spalle. Ci rimane l’energia e l’adrenalina che questi quattro ragazzotti svedesi sanno sprigionare. Ogni volta che tornano a suonare da noi è per loro un’occasione speciale visto quanto amano il nostro paese. Mi racconteranno che anche la band stessa aveva proprio bisogno di questa adrenalina tutta italiana che noi siamo in grado di dargli. Come ha detto Jocke ‘Italy loves Hardcore Superstar… and Hardcore Superstar  love Italy. We’ll be back soon’.

Hardcore Superstar:
01. Catch Me If You Can / 02. Electric Rider / 03. Wild Boys / 04. Forever And A Day / 05. Liberation / 06. Someone Special (acoustic) / 07. Above The Law / 08. Last Call For Alcohol / 09. Moonshine / 10. Abrakadabra / 11. We Don’t Celebrate Sunday / 12. You Can’t Kill My Rock’n’Roll

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