Les Négresses Vertes @ Auditorium Horszowski, Monforte (CN), 24 luglio 2022
Il 01/08/2022, di Alice Ferrero.
Formatisi nei primi anni Ottanta in quei quartieri operai di Parigi nei quali la creatività ribolliva sotto un fitto strato di disagio sociale, Les Negrésses Vertes nascono sull’impulso punk del cantante Helno, che insieme ad alcuni compagni di scuola, riversa in musica tutte le influenze musicali e culturali che scorrevano loro nelle vene, dal punk al rock, dallo ska alla chanson francais, dai suoni gitani al reggae poi sfociate nelle tracce che sarebbero andate a comporre il primo album ‘Mlah’ capace di mettere sotto i riflettori le diverse radici culturali dei musicisti che passano dalla Francia, all’Algeria e alla Spagna, sino a riscuotere un grande successo sia in Europa che Oltre Oceano.
Lo stesso esplosivo mix sonoro che la band, orfana da anni di Helno scomparso per overdose da eroina nel 1993 a soli 29 anni, offre al pubblico di Monfortinjazz in un’assolata domenica, dove la qualità artistica della manifestazione, che ormai da 46 anni nel mese di luglio caratterizza la Langa del Barolo, ha pienamente appagato i presenti.
Chi ha avuto modo di assistere al concerto de Les Négresses Vertes, nella splendida cornice dell’Auditorium Horszowski, ha vissuto una tipica fusione musicale piena di energia e umanità come d’altronde da sempre emanano i loro spettacoli.
Il concerto ha seguito una scaletta incominciando con quel delizioso ‘La valse’, brano con il quale inizia il memorabile debutto del gruppo nel 1988, ed il susseguirsi di altri brani ormai passati alla storia, come ‘Voilà l’été’, l’indimenticabile ‘Zobi la Mouche’ o ‘Les Yeux De Ton Père’.
È stato un tripudio di suoni pieni di gioia, ma anche in qualche modo malinconici, con i musicisti che hanno coinvolto il pubblico presente dal primo all’ultimo brano, un pubblico che non ha saputo resistere ed ha cantato e ballato con loro fino alla fine del concerto.
Les Négresses Vertes, con il loro tipico spirito da gitani e più in forma che mai, hanno davvero saputo entusiasmare la totalità degli spettatori, regalando a tutti, con il loro stile musicale che è diventato anche un messaggio culturale, un concerto davvero speciale.