Tarja Turunen @ Anfiteatro Romano, Fiesole (Fi), 8 luglio 2022
Il 22/07/2022, di Maria Teresa Balzano.
Unica data italiana per Tarja Turunen e il suo ‘Raw Summer 2022’ quella dell’anfiteatro Romano di Fiesole (Fi), location indubbiamente teatrale e ricca di pathos. Al calar del sole compare la band sul palco, nessun opener, i riflettori sono puntati tutti su di lei, la finnica regina dei ghiacci la cui voce cristallina ha rinfrescato anche le afose serate fiorentine.
Non la vedevo in sede live dai tempi in cui militava nei Nightwish ma devo dire, che come un buon vino, Tarja è migliorata e maturata, ampliando il suo corredo vocale grazie al quale, senza perdere un colpo, ha fluttuato con grazia e potenza tra vari stili musicali durante la serata.
Senza alcun dubbio risentire il suo timbro ha resuscitato non pochi ricordi di gioventù.
Qualche pecca nell’equalizzazione dei volumi penalizza la performance ma l’impeto, suo e della band che l’accompagna, basta ad emozionare e far cantare a squarciagola il pubblico di fedelissimi che, dagli accenti, è accorso da diversi angoli dello stivale.
La scaletta corre veloce con i brani dei suoi dischi da solista, ma in cuor mio aspetto che da un momento all’altro tiri fuori un classico dei Nightwish e, finalmente, dopo sei pezzi arriva ‘Nemo’.
Tarja ormai è una Diva come la canzone che ci canta saltellando nel completino di latex, non c’è più spazio nella sua musica e nella sua vita per la melensa malinconia di Holopanien. Le frecciatine, dopo tutti questi anni, non mancano e un ammiccante e sottolineato “I walk alone” prima dell’omonimo brano, che personalmente ho inteso come un “ce la faccio lo stesso anche da sola”, mi fa sorridere. È vero, ce l’ha fatta anche da sola, magari con numeri più contenuti ma di certo non meno affezionati.
Ci ricorda che sono ben 26 anni che calca i palcoscenici e ringrazia calorosamente il pubblico che l’ha vista crescere, come artista e come donna.
Da ‘Nemo’ in poi la voce è calda e ogni brano è sempre più coinvolgente, intervallato da qualche chiacchiera in perfetto italiano (chapeau), per un totale di una buona ora e mezza di musica in crescendo che esplode nella standing ovation per ‘Over the Hills and Far Away’.
Tarja ci congeda con la dolcissima ‘Until My Last Breath’, cala il sipario e torniamo all’afa del day after.
Ci resta negli occhi e nelle orecchie una piacevole serata passata in compagnia di una talentuosa vecchia amica, impreziosita dalla splendida cornice dell’anfiteatro romano, ma la bilancia del cuore ancora non ha deciso se pendere per la crisalide dei Nightwish o per la farfalla che oggi si libra solitaria nei cieli.
Ad maiora.
FOTO DI FILIPPO BALZANO
Setlist
Dead Promises
Demons in You
Falling Awake
Undertaker
Goodbye Stranger
Nemo (Nightwish cover)
Diva (rock version)
Victim of Ritual
Innocence
Tears in Rain
I Walk Alone
Over the Hills and Far Away (Gary Moore cover)
Until My Last Breath