Candlemass + Novembre + Adrenaline + Arkana Code + Crimson Dawn @ Slaughter Club – Paderno Dugnano (MI), 18 gennaio 2020
Il 25/01/2020, di Dan.
Evento imperdibile per tutti gli appassionati di doom metal quello svoltosi sabato 18 gennaio 2020 allo Slaughter Club di Paderno Dugnano (MI) e che ha visto protagonisti gli svedesi Candlemass, maestri indiscussi del genere. Più precisamente, la data di stasera completa una sorta di mini-tour invernale che ha visto gli scandinavi impegnati un po’ a spot in giro per il mondo: da Tokyo passando per Miami, fino ad approdare in Europa con alcune date in Austria e quest’ultima in Italia. Oltre ai Candlemass, ad impreziosire la serata troviamo un bill che vanta la presenza di altre quattro band, tutte italiane, a rimarcare la più che condivisibile volontà degli organizzatori di dare spazio a band nostrane.
Complice il sabato, arriviamo con congruo anticipo per goderci tutti i gruppi. Alle 19,45 in uno Slaughter ancora piuttosto vuoto per la verità, tocca ai Crimson Dawn dare il via alla serata aprendo il proprio show con il brano ‘Tower of Sin’ estratto dal disco ‘In Strange Aeons…’. Considerati gli headliner, l’epic doom metal della band milanese è certamente ben allineato alla serata e risulta fin dalle prime battute più che convincente, sia per qualità compositiva che per perizia d’esecuzione. Sensazioni positive che proseguono con i successivi brani di cui menzioniamo in particolar modo ‘The Suffering’ e ‘Cosmic Death’ che ben restituiscono la qualità dei Crimson Dawn, ovvero una band solida e che meriterebbe di essere apprezzata con un minutaggio superiore a propria disposizione.
Se il doom dei Crimson Dawn ha risvegliato la serata, il death/thrash degli Arkana Code la scuote ulteriormente. Come sopra, anche per i pescaresi il tempo concesso è piuttosto limitato, ma nella mezzora a propria disposizione riescono a creare un granitico muro di suono per una performance in cui apprezziamo in particolar modo grinta e attitudine per un concerto senza troppi fronzoli, ma con una buona dose di violenza sonora.
Stessa intensità, ma con melodia al posto della violenza per gli Adrenaline grazie ad un dinamico mix di hard&heavy. La proposta della band di Viareggio è piuttosto distante dal gusto di uno spettatore medio di un festival doom, ma nonostante ciò l’esibizione dei cinque ragazzi ha colpito nel segno, innanzitutto per la tecnica dimostrata, ma anche per la compatta presenza scenica che ha restituito un concerto interessante e che, per quanto ci riguarda, ci ha fatto conoscere una nuova ed interessante band.
In uno Slaughter finalmente pieno, giunge il momento della performance dei Novembre alla quale non riusciamo ad assistere per esigenze logistiche, ma dalle informazioni raccolte dagli spettatori riportiamo che la band gothic/doom ha dedicato ampio spazio nell’ora a propria disposizione nell’eseguire estratti dell’album ‘Classica’.
Ore 23.30 e, come da programma, gli headliner della serata compaiono sul palco. La band svedese vanta tra le proprie file lo storico singer Johan Langquist, ben noto grazie alla partecipazione alle registrazioni dell’album più iconico della band e, a detta di molti, del genere intero. ‘Epicus Doomicus Metallicus’, uscito nel lontano 1986, è infatti una pietra miliare nella storia della musica metal, un disco come pochi altri e capace ancora di influenzare una miriade di band. La scaletta dei Candlemass, come lecito aspettarsi nonostante il recente nuovo disco – di cui eseguiranno esclusivamente il brano ‘Astorolus – The Great Octopus’ – è incentrata sul repertorio storico e trae prevalentemente estratti dal sopracitato Epicus. ‘A Sorcerer’s Pledge’, ‘Demons Gate’, ‘Solitude’ non hanno bisogno di troppi commenti, come del resto anche i brani selezionati dall’album ‘Nightfall’ come ‘Bewitched’ o ‘The Well of Souls’, accolti con grande entusiasmo dal pubblico presente ( forse un po’ troppo composto, a dire il vero, ma decisamente attento per tutta la durata del concerto).
Attitudine da veterani, atmosfere cupe e perizia esecutiva sono i fili conduttori dell’intera performance dei Candlemass che, grazie anche ad un ottimo settaggio di suoni, bilanciati e nitidi, restituiscono un ottimo concerto dal punto di vista squisitamente musicale. Uno show che non contempla particolari sfarzi scenografici o futili orpelli, ma demanda alla Musica le migliori interazioni di trasporto e pathos con il pubblico. Johan tiene benissimo il palco e non si lascia andare più di tanto a interazioni con il pubblico, se non con qualche brevissimo commento di maniera, ma va benissimo così. Consueti saluti seguiti dal rientro per i bis, attesa l’esecuzione di ‘Crystal Ball’ e ‘Solitude’ che puntualmente avvengono e che certificano ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, l’ennesimo esemplare concerto dei maestri del doom metal.
Candlemass setlist:
Marche Funebre
The Well of Souls
Dark Reflections
Mirror Mirror
Astorolus – The Great Octopus
Bewitched
Dark Are the Veils of Death
Under the Oak
A Sorcerer’s Pledge
Encore:
Demons Gate
Crystal Ball
Solitude
FOTO DI ALICE PANDINI