P.O.D. + Alien Ant Farm + Dead Girls Academy @Live Club – Trezzo Sull’Adda (MI), 14 novembre 2019
Il 26/11/2019, di Alice Pandini.
Dopo la data di febbraio al Rock Planet di Pinarella di Cervia, gli attesissimi P.O.D. tornano sul suolo Italico, questa volta nella cornice del Live Club di Trezzo sull’Adda.
Insieme ad Alien Ant Farm e Dead Girls Academy, abbiamo assistito a un vero e proprio salto temporale in quei gloriosi primi anni 2000, in cui il Nu Metal e il Crossover la facevano da padroni.
La serata inizia con l’esibizione dei californiani Dead Girls Academy, nati circa tre anni fa dalle ceneri dei Vampires Everywhere!; ci troviamo davanti a una band giovane e che purtroppo mostra di non aver ancora ben chiara la propria identità. Sono veramente troppo lampanti i continui riferimenti, sia in fatto di apparenza scenica che sonora, a band come My Chemical Romance e Mötley Crüe. Il tutto condito da un abuso di basi pre-registrate.
Lo show non desta particolare reazione nel pubblico presente, che partecipa in maniera piuttosto distratta e disinteressata. Anche il tentativo finale di procurarsi e conquistarsi una fetta di fan in più risulta vano, i DGA improvvisano infatti una cover di ‘Girls, Girls, Girls’ che purtroppo non aggiungerà nulla di buono alla loro esibizione.
Un rischio abbastanza elevato in ogni caso, essendo una band che si discosta nettamente in fatto di genere, da AAF e P.O.D.
Dopo un veloce cambio palco, è ora il momento degli Alien Ant Farm, che tutti ricordiamo per la celeberrima cover di ‘Smooth Criminal’. La band capitanata dal buon Dryden Mitchell, propone un set da greatest hits partendo subito con ‘Bad Morning’ e ‘Movies’.
La scena musicale è cambiata molto dai primi anni del 2000 e gli AAF sono qui per farci rivivere di nuovo il loro momento di gloria, quell’epoca in cui MTV trasmetteva ancora i video musicali anziché propinare trashate in stile Jersey Shore.
Lo show procede con una versione più “pestata” di ‘Wish’, che ritroviamo tra le OST di Tony Hawk Pro Skater 3, la grungy ‘Stick And Stones’ e altri brani estratti dagli album ‘ANThology’ e ‘Up In The Attic’. Dulcis in fundo : ‘Smooth Criminal’, dove il pubblico si riaccende finalmente dal torpore. Non ci sono stati particolari slanci durante quest’esibizione, un live senza lode né infamia.
È giunto ora il momento più atteso della serata, il motivo per cui in un piovoso giovedì il Live Club è ricolmo di gente: I P.O.D.
La band di ‘We Are, We Are’ calca il palco con un’energia e un entusiasmo invidiabili, dopo più di 15 anni di carriera live – Partendo da ‘Listening For The Silence’, tratta da ‘Circles’ (2018) e incendiando il pubblico su hit come ‘Boom’ e ‘Rockin’ With the Best’. Sonny confessa inoltre il suo amore viscerale per l’Italia, facendo presente che le sue radici nascono proprio qui, senza però dimenticare mai l’amore per la sua California intonando ‘Always Southern California’.
Durante l’esecuzione del singolo per eccellenza ‘Youth Of The Nation’; assistiamo a uno dei momenti salienti della serata, in cui due giovanissimi fan della band sono invitati a cantarne i cori on stage.
I P.O.D. estraggono dal capello un singolo dopo l’altro: ‘Will You’, ‘Alive’, ‘Satellite’ giusto per citarne alcuni, terminando la setlist in maniera abbastanza inaspettata con una ‘Who’s In This House’ risalente a ‘Snuff The Punk’ (1994).
I quattro di San Diego hanno portato a casa uno show da 10 e lode, dando prova della loro tenacia e affiatamento on stage nonostante la lunga attività musicale. Abbiamo atteso parecchio per rivederli in Italia, ma ancora una volta, ne è valsa davvero la pena!