Joe Satriani @Anfiteatro di Ponente – Molfetta (BA), 21 luglio 2018
Il 23/07/2018, di Giuseppe Cassatella.
Joe Satriani in Italia ci torna spesso e volentieri. Seppur in tour con il G3, il chitarrista mancava dal nostro Paese dalle tre date con Roth e Petrucci di inizio aprile scorso. Così rivederlo dopo solo tre mesi nuovamente qui ha destato un po’ di sorpresa, soprattutto perché il guitar hero per una delle sue due scorribande estive ha scelto l’Anfiteatro di Ponente di Molfetta, in provincia di Bari, luogo non proprio bazzicato dalle star del rock. Ma è evidente che questa estate qualcosa è cambiato qui in Puglia, la stessa città solo qualche giorno prima aveva ospitato Ian Anderson con il suo tour celebrativo dei 50 anni di carriera dei mitici Jethro Tull.
Se normalmente in zona agli eventi medio-piccoli la risposta di pubblico è quasi mai esaltante, in queste due occasioni le cose sono andate oltre ogni più rosea aspettativa: pienone per l’inglese, sold out per l’italo-americano (la famiglia della madre è, tra le altre cose, originaria della provincia di Bari). Cosa volere di più?
Con precisione chirurgica allo scoccare delle 21:30 la band – formata da Mike Keneally (chitarra e tastiera), Bryan Beller (basso) e Joe Travers (batteria) – è salita sul palco, mentre Joe si è fatto attendere solo qualche secondo, attraccando subito con ‘Energy’, brano d’apertura del disco del 2018, ‘What Happens Next’, che da anche il nome al tour attualmente in corso. Ed è stata sempre l’ultima fatica la protagonista della fase iniziale dell’esibizione, dato che a ruota è stata eseguita ‘Catbot’. Da lì in poi un fiume inarrestabile di note, interrotto solo da poche pause per i ringraziamenti di rito al pubblico caloroso e accaldato. ‘Satch Boogie’, ‘Cherry Blossoms’, ‘Flying In A Blue Dream’, ‘Thunder High on the Mountain’, ‘Ceremony’, ‘Cataclysmic’, ‘Ice #9’, ‘Cool #9’, ‘Headrush’, ‘What Happens Next’, ‘Super Funky Badass’, ‘Always With Me, Always With You’, ‘Summer Song’. Tra una smorfia del viso, un assolo e una scala, Joe ha lasciato spazio anche ai compagni di avventura, forse non i migliori che abbia mai avuto, ma comunque funzionali e capaci di assecondare alla grande il maestro d’ascia statunitense. Soprattutto Mike Keneally ha potuto godere di una maggiore esposizione rispetto agli altri, non solo durante il momento dedicato al lui, ma anche in occasione dei lunghi duetti chitarristici con l’Alieno.
L’esibizione è scivolata via in modo veloce e coinvolgente, certo la componente tecnica è preponderante rispetto a quella emozionale, ma lo show non è risultato algido e poco coinvolgente. Così quando le note delle conclusive ‘Crowd Chant’ e ‘Surfing With the Alien’ hanno lasciato spazio al silenzio, è partito l’assalto – facilitato dall’assenza di transenne – dei fan, con Satriani ben contento di regalare plettri, strette di mano e autografi.