Butcher Babies + Eyes Set To Kill + Klogr @Legend – Milano, 13 marzo 2018

Il 16/03/2018, di .

Butcher Babies + Eyes Set To Kill + Klogr @Legend – Milano, 13 marzo 2018

In un preludio timido di serata primaverile, Milano resta imperturbabilmente caotica. Una serie di incidenti rallentano la mia corsa verso il locale Legend, ormai abituale ritrovo party rock/metal all’ultimo sorso. Stasera, dopo quattro anni di assenza dallo stivale, tornano le Butcher Babies per un’unica data italiana. Il gruppo americano nato dalla volontà ferrea (avrebbero potuto fare altro, dalla televisione alla moda ed invece scelgono via più complicata…) del duo vocale Heidi (Shepherd) e Carla (Harvey), ha da poco dato alla luce il loro terzo album intitolato ‘Lilith’. Ed è un ottimo lavoro, forse il migliore per varietà e consistenza dei singoli brani. La loro musica trova un nuovo equilibrio, innestando influenze che variano dal pop al rock più melodico, per restituirci brani con un equilibrio virtuoso tra melodia e aggressione hardcore. Prima di saggiare come se la cavano dal vivo le Babies, andiamo ad osservare le band che le supportono, curiosi di vedere se sono in grado di riservare sorprese.

Klogr

Giunti al loro terzo album, rilasciato nel 2017 con il titolo di ‘Keystone’, i Klogr sono una band italo-americana che suona alternative metal con influenze progressive. Senza tentennamenti aprono le danze con ‘Draw Closer’ che corre nelle linee vocali filtrate di Rusty sostenuto da un riffing massiccio e da una sezione ritmica non da meno. I Klogr dimostrano di avere esperienza e voglia di fare sul palco, sempre centrati ed allo stesso in grado di trasmettere energia agli spettatori. La loro musica è caricata da un riffing ben definito, gli screaming vengono iniettati da lampi di melodia, tanto da dar vita ad un’esplosiva ‘King of Unknown’ oppure alla vibrante ‘Prison of Light’. Chiudono la loro ottima esibizione con la punkeggiante ‘Guinea Pigs’ che dedicano a Sea Shepherd (associazione no profit per la difesa degli oceani). I Klogr hanno convinto grazie a brani ben costruiti suonati con un’energia notevole.

Eyes Set To Kill

Ci muoviamo in orario anche con gli Eyes Set To Kill, una band americana che suona post hardcore. Il gruppo è stata fondato dalle sorelle Alexia e Anissa Rodriguez nel 2003, ma sono stati diversi i cambi di formazione e ad oggi rimane solo Alexia Rodriguez. Si alternano parti vocali piuttosto aggressive a linee melodiche che devono molto alle loro influenze metalcore. In ultimo vi è una forza davvero trascinante nei loro brani che scorre impetuosa nei riffing possenti di ‘Lost And Forgotten’ oppure nell’aggressione controllata di ‘Break’. Il secondo brano in realtà che propongono è una cover di ‘Zombie’ che è tributo alla memoria di Dolores O’Riordan, cantante dei Cranberries, scomparsa da poco. L’esecuzione è davvero notevole e rivela un’affinità davvero ben radicata nella musica del gruppo americano, che è palese soprattutto quando gli Eyes Set To Kill eseguono ‘Not Sorry’. Il concerto viene chiuso poi con il riffing paranoico e punkeggiante di ‘Infected’. Gli Eyes Set To Kill chiudono così un concerto di grande energia e con canzoni trascinanti.

Butcher Babies

Le luci si affievoliscono oscurando parzialmente il palco quando le Butcher Babies irrompono sul palco. Carla e Heidi si muovono irrefrenabili sotto i colpi della title-track del nuovo album ‘Lilith’. Un riffing possente e ben giocato nelle ritmiche di una batteria carichissima scuote il pubblico visibilmente colpito dall’aggressione sonora del gruppo americano. Se ‘Burn the Straw Man’ è di nuovo aggressione senza troppo fronzoli, il terzo brano ‘Monster Ball’ vive nei cori del pubblico e le Butcher sembrano davvero colpite, tanto da dichiarare di voler tornare il prima possibile nel nostro paese. Carla e Heidi non si risparmiano sul palco e oltre ad investirci con la loro carica adrenalinica, sanno affascinarci… basta poco a dire il vero, come quando in ‘The Huntsman’ vestono una mantella e il brano si carica ulteriormente di un fascino misterioso e oscuro. Il concerto delle Butcher è un party sfrenato e irrefrenabile in brani selvaggi quali ‘Pomona (Shit Happens) oppure nella carica festaiola della cover di ‘Beer Drinkers & Hell Raisers’ dei Motorhead. C’è spazio ovviamente anche per il nuovo album con brani fortemente melodici quali ‘Headspin’ oppure ‘Korova’ che ben figurano nella set-list donando una varietà virtuosa. Durante il brano ‘Underground and Overrated’ la cantante Heidi scende dal palco e chiama verso di sé i fan in una corsa in cerchio selvaggia mentre lei al centro mena fendenti vocali con una forza sorprendente. Le Butcher Babies cancellano il brusio di scherno dei social nel modo migliore dei modi, con un concerto che palesa la loro voglia di stare sul palco, la loro energia contagiosa e una musica che sebbene perfettibile riesce comunque a farsi sentire nell’animo dello spettatore. Ben fatto Babies!

FOTO DI EMANUELA GIURANO

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