Domine + The Ossuary + Witchunter + Overcrown + De Puglia Madre live @ Indian Biker – Foggia, 10 Marzo 2018
Il 14/03/2018, di Giuseppe Cassatella.
La Morrigan Promotion ha fornito a tutti i defender pugliesi una ghiotta occasione per rispolverare le armature. Con un nome come Metal On Metal, il festival dauno lasciava poco spazio ai dubbi, metallo ortodosso servito in cinque piatti dal sapore eterogeneo. L’epic metal degli headliner Domine, il doom metal dei baresi The Ossuary, lo speed metal degli abruzzesi Witchunter, il symphonic metal dei trevigiani Overcrown e lo sludge metal dei De Puglia Madre. Potevamo mancare noi di Metal Hammer in tale tripudio di metallo incandescente? Ovviamente no! Per questo ci siamo recati baldanzosi presso il campo di battaglia prescelto: l’Indian Bikers di Foggia, locale bazzicato abitualmente dai moderni cavalieri su due ruote.
L’onore dell’apertura è toccato ai De Puglia Madre, purtroppo ho potuto assistere solo alla parte conclusiva dello show dei ragazzi di Ascoli Satriano. Per quello che ho ascoltato, si è trattato di uno spettacolo pieno di energia e groove, una prestazione muscolare. Spero di ribeccarli presto per giudicarli in modo più esaustivo.
Agli Overcrown andrebbe dato un premio solo per i chilometri percorsi per potersi esibire. Purtroppo il loro show ha visto un pubblico modesto numericamente e qualche problemino tecnico – il microfono ha fischiato spesso – che ne ha penalizzato in parte la resa finale. Niente di trascendentale, alla fine anche per questi ragazzi è arrivata una buona dose di applausi.
L’atmosfera si è fatta bollente con i Witchunter. Non abbiamo avuto neanche il tempo di renderci conto che il gruppo era salito sul palco, che siamo stati travolti da una colata di metallo rovente. Avevo avuto modo di ascoltare la band su disco, ma devo ammettere che dal vivo sono molto meglio. Metallo old style suonato a velocità folli, senza un attimo di respiro tra un brano e l’altro. Ma non solo musica, i Witchunter hanno un’ottima presenza scenica, cosa che rende ancora più entusiasmanti i loro show. Senza ombra di dubbio, la più bella sorpresa del festival!
Niente sorprese ma solo certezze dai baresi The Ossuary. Solita prestazione mastodontica e oscura. Il doom-protometal della band acquista sempre nuove sfumature dal vivo, regalandoci questa volta anche delle ipnotizzanti suggestioni psichedeliche. Non nascondo che speravo di ascoltare almeno un brano nuovo, ma così non è stato. Poco male, alla fine i The Ossuary hanno proposto quasi per intero il loro esordio ‘Post Mortem Blues’ (è mancata solo ‘The Crowning Stone’ all’appello), che è sempre un bel sentire.
Per il sottoscritto i Domine sono state una delle maggiori passioni di metà-fine anni novanta. Ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo la band dei due Paoli in altre occasioni, una proprio nel foggiano (a Lucera, una mitica serata di una ventina di anni fa con Death SS, Extrema e Drakkar) e l’altra a un Heineken Jammin’ Festival in concomitanza con la calata in Italia degli Iron Miaden freschi di reunion con Bruce. Un po’ perché lontani dal mercato discografico da anni, un po’ per il mio abbandono di certe sonorità, avevo perso di vista i toscani. Ma quando mi si è presentata l’opportunità di poterli riascoltare, mi sono mosso verso Foggia molto volentieri. Devo dire che ho trovato la band in grande spolvero, peccato che l’esibizione sia iniziata all’una di notte (qualcuno del pubblico era già andato via e altri non hanno retto per tutto lo show) perché la band meritava una platea numericamente superiore. Quasi 90 minuti di musica ininterrotta, con un Morby sugli scudi con la sua voce ancora graffiante. Una scaletta fatta di grandi classici che ha acesso l’entusiasmo del pubblico che più di una volta ha intonato cori battaglieri. ‘Hymn’, ‘Thunderstorm’, ‘True Believer’, ‘The Messenger’, ‘The Aquilonia Suite’, ‘The Fall of the Spiral Tower’, ‘The Chronicles of the Black Sword’, ‘The Hurricane Master’, ‘The Eternal Champion’, ‘Dragonlord (The Grand Master of the Mightiest Beasts)’, ‘The Ride of the Valkyries’ e ‘Defenders’, i brani inseriti nella ricca setlist. Una bella serata di musica, che ha ricompensato chi tra il pubblico è rimasto sino a tarda notte per ascoltare un pezzo di storia del metal tricolore.