Helloween @Mediolanum Forum – Assago (MI), 17 novembre 2017
Il 19/11/2017, di Alex Ventriglia.
Un evento nell’evento, la performance meneghina degli Helloween con tanto di rimpatriata di Michael Kiske, cantante storico ed autentica “pietra angolare” nel celeberrimo “metal style” delle “zucche” di Amburgo che tanto fece bene all’epoca, con tournée di grande prestigio e album d’alta classifica. Che il ritorno del figliol prodigo fosse ormai il classico segreto di Pulcinella, lo sapevano anche i muri, non c’era più da augurarselo, bensì, la sola cosa da sapere erano le date del tour (mondiale, naturalmente…) che avrebbe definitivamente sancito la buona riuscita dell’operazione. Chi scrive, lo sapeva da più di tre anni che i tedeschi stavano lavorando sottotraccia pur di portare a compimento la clamorosa reunion, gli ultimi scogli da superare erano sia lo spinoso rapporto tra Kiske e Mikael Weikath, che incongruenze relative al ruolo che avrebbe sostenuto Andi Deris (il rischio che l’ex Pink Cream 69 fosse del tutto delegittimato era estremamente grosso, giusto un passo prima di finire sulla graticola…). Ma questi sono teutonici precisi e scafati, e nulla è stato lasciato al caso, ispirazione e sagacia tattica sono andate splendidamente a braccetto, come dimostrerà appunto anche lo show tenuto dentro un Forum bello stipato in ogni ordine di posto – oltre 7000 aficionados di vecchia e nuova militanza, cifre che sinceramente per gli Helloween in Italia non ricordo, eccezion fatta per gli storici Monsters Of Rock, quando tempi e numeri erano senz’altro più favorevoli. Anche lo spostamento, dal preventivato Alcatraz al più prestigioso e capiente Forum, ha significato molto, è stato un barometro più che emblematico sul tempo che volgeva al bello in casa Helloween, una band che, in Italia, ha sempre avuto migliaia di estimatori, e questo fin dagli gloriosi anni iniziali di Kai Hansen & Co. Fatto sta che, e credo non potesse essere altrimenti, la calata italica delle “zucche” si è trasformato in uno degli assoluti eventi metallici dell’anno, e fiotti di adrenalina pura si sono riversati sugli astanti, non appena le danze, puntualissime, si sono aperte con una ‘Helloween’ al fulmicotone! Su un palco importante, agghindato di tutto punto e completato da un maxi schermo direi fondamentale nell’economia scenografica della serata – tra vecchi clips, immagini di grandi, coloratissime suggestioni e le gag di Seth e Doc, squinternata coppia di “zucche” animate – gli Helloween hanno spinto subito a tavoletta chiamando in causa prima ‘Dr. Stein’ e poi ‘I’m Alive’, anthem tra i più riusciti degli interi anni Ottanta e brano di spicco dello storico ‘Keeper Of The Seven Keys Part I’ che, lo ricordiamo, giusto quest’anno festeggia il suo trentennale. Più che un concerto, una festa durante la quale si ritrovano vecchi amici, ripercorrendo esperienze e vicissitudini sull’onda emotiva di canzoni che han cresciuto un po’ tutti noi. ‘If I Could Fly’ e ‘Are You Metal?’ sono state a completo appannaggio di Deris che, di fatto, ha spostato molto il baricentro dell’happening milanese. Spettacolare il medley centrale affidato all’ugola di Kai Hansen il quale, indemoniato come non mai, ha sibilato in rapidissima battuta ‘Starlight’ e ‘Ride The Sky’, ‘Judas’ e ‘Heavy Metal (Is The Law)’, facendo tremare polsi e fondamenta! ‘Walls Of Jericho’ non smentisce mai il proprio valore, vero e proprio bastione dello speed metal europeo. Con l’esecuzione di ‘Forever And One’, affrontata in coppia da Deris e Kiske, i pensieri si sono illanguiditi, ma non ho potuto non rammaricarmi, dato che, del Kiske dei tempi d’oro, è rimasto davvero poco; questo va detto e non solo per onore di cronaca. Indoriamo la pillola finché vogliamo, ma la sostanza resta, impietosa… Lo sprint finale si è rivelato a dir poco solenne, ‘How Many Tears’, ‘Eagle Fly Free’ (da brividi!), ma soprattutto ‘Future World’ e ‘I Want Out’, condotta finalmente in porto da un Andi Deris stellare, il quale, a mio modo di vedere, è stato l’autentico ago della bilancia. Una performance strabiliante quella degli Helloween, sicuramente, la valutazione non può che essere positiva, solo che, se li prendiamo singolarmente, qualcosa può anche scricchiolare…
FOTO DI ALBERTO GANDOLFO